Senato. Il cordoglio del Presidente Grasso per la scomparsa di Carpi
''E' con profondo dolore che ho appreso la notizia della scomparsa del senatore Umberto Carpi, membro autorevole di questa Assemblea nella XII e XIII legislatura''. Così si è espresso il Presidente del Senato Pietro Grasso esprimendo alla famiglia il più sentito cordoglio.
Il Presidente Grasso ha ricordato ''la sua straordinaria sensibilità civile, formatasi in un periodo di grande fermento per il nostro Paese, che lo ha portato in modo del tutto naturale alla politica attiva, prima come cittadino partecipe, poi come parlamentare, infine con un delicato incarico di Governo''.
''In tutti questi ambiti - ha proseguito il Presidente del Senato - come nel suo amato mondo universitario, ha sempre messo al servizio della collettività le sue poliedriche competenze, mostrando una libertà intellettuale di cui dobbiamo far memoria''.
Mercoledì 7 convocata Giunta Elezioni dalle ore 20 al termine dei lavori Aula
La Giunta per le elezioni del Senato è convocata per domani, mercoledì 7 agosto, alle ore 20. Tuttavia alla luce del nuovo calendario dei lavori dell'Aula, approvato oggi dalla Conferenza dei Capigruppo, la stessa avrà inizio solo al termine della seduta dell'Assemblea di Palazzo Madama, qualora dovesse protrarsi oltre le ore 20.
I lavori della Giunta non sono pubblici e, come da Regolamento interno, possono parteciparvi solo i componenti.
Mafia. Presidente Grasso: "Cassarà e Antiochia esempi di memorabile attaccamento ai valori della giustizia e del lavoro"
"In occasione del 28mo anniversario del barbaro assassinio di Antonino Cassarà e dell'agente di scorta Roberto Antiochia, desidero rinnovarne la memoria e ricordarne il sacrificio. I loro nomi sono per noi tutti esempio di mirabile attaccamento ai valori quotidiani della giustizia e del lavoro, pagati con il prezzo estremo della vita". Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, in una dichiarazione.
"Eroe contemporaneo dalle grandi doti morali, - aggiunge il Presidente Grasso - spinto fino al sacrificio estremo da un sentimento di profondo attaccamento allo Stato e alla nostra terra di Sicilia, Ninni Cassarà, nel suo ruolo di vice dirigente della Squadra mobile di Palermo, era riconosciuto come uno dei migliori investigatori della Polizia del capoluogo siciliano. Aveva contribuito all'operazione 'Pizza Connection', che aveva portato all'arresto di decine di mafiosi tra Italia e Stati Uniti, e sotto il coordinamento del pool antimafia della Procura di Palermo aveva diretto molte operazioni decisive per la lotta alla criminalità organizzata. Investigatore tenace ed instancabile, le sue doti di altissimo profilo lo avevano reso prezioso collaboratore di quei magistrati, tra tutti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che all'epoca avevano intrapreso con coraggio e determinazione il difficile e impervio cammino della lotta alla mafia".
"Ai familiari - conclude il Presidente del Senato - rinnovo la mia commossa vicinanza. Agli uomini della Polizia, che hanno saputo sapientemente proseguire nel cammino tracciato da Ninni Cassarà e Roberto Antiochia, va la mia più sincera gratitudine".
Presidente Grasso ricorda il Procuratore Gaetano Costa. "La sua storia deve diventare oggi la nostra storia"
"Ricorre oggi, 6 agosto, il 33mo anniversario della morte di Gaetano Costa, Procuratore Capo di Palermo barbaramente assassinato per mano mafiosa il 6 agosto 1980. Magistrato prima per passione che per professione, dimostrò fin dai primi anni della sua carriera professionalità, indipendenza ed equilibrio, ma soprattutto una grande umanità e una particolare attenzione per i soggetti più deboli". Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, in una dichiarazione.
"Lo ricordo come mio Procuratore - aggiunge il Presidente Grasso - durante il periodo delle indagini sull'omicidio Mattarella: un uomo che ha trascorso la sua esistenza vivendo ogni giorno in prima persona il giuramento di fedeltà alla Costituzione e l'impegno di uomo dello Stato. Mi auguro che il ricordo di questa straordinaria figura, alla quale venne riconosciuta la medaglia d'oro al valore civile, continui a essere vivo nella memoria di ognuno di noi. Perché il suo sacrificio non sia stato inutile, la sua storia deve diventare oggi la nostra storia". "Il suo profumo di libertà, la sua sete di trasparenza - conclude il Presidente del Senato - devono andare oltre la sua esistenza e giungere a tutti noi, dandoci il coraggio di continuare quella lotta all'illegalità per la quale lui e tanti altri eroi sono morti".