Comunicato stampa del Presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, sen. Dario Stefàno
Il Presidente della Giunta per le Elezioni e Immunità del Senato Dario Stefàno conferma che la seduta pubblica sulla procedura di contestazione dell'elezione del senatore Silvio Berlusconi, avviata in esito alla decisione assunta lo scorso 18 settembre con riferimento agli articoli 1 e 3 del decreto legislativo 235/2012, si terrà domani 4 ottobre, a partire dalle ore 9,30, nella Sala Koch di Palazzo Madama, così come concordato con il Presidente del Senato.
"Con la formula sintetica "dalla radio al tablet" - spiega il presidente Stefàno in merito alle modalità di partecipazione alla seduta pubblica - abbiamo voluto operare nella direzione, che reputo doverosa, di attivare tutta la strumentazione oggi tecnologicamente disponibile al fine di consentire a tutti i cittadini interessati, anche da casa, ma anche alla stessa comunità di giuristi, oltre agli addetti ai lavori, di seguire in tempo reale la seduta di domani".
Ai sensi del Regolamento, la seduta pubblica dopo la relazione introduttiva prevede gli interventi delle parti, il senatore Silvio Berlusconi e l'onorevole Ulisse Di Giacomo, primo dei non eletti in Molise. Dopodiché sarà interrotta per consentire alla Giunta di riunirsi in Camera di Consiglio per la decisione finale da portare al voto dell'Assemblea al Senato.
Tragedia Lampedusa. Presidente Grasso: "Impossibile immaginare l'orrore, occorre ripensare politica migratoria"
"Quella che è avvenuta a Lampedusa è una tragedia enorme, della quale ancora non conosciamo l'entità. Immaginare l'orrore dei cinquecento migranti su quel barcone in fiamme che si è inabissato è impossibile". Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, in una dichiarazione.
"Il richiamo alla responsabilità, all'accoglienza e al soccorso di chi fugge da situazioni disperate - aggiunge il Presidente Grasso - deve essere sentito da tutte le forze politiche e deve portare a una revisione della nostra legislazione in materia e a una più attenta gestione dei flussi migratori. Noi non possiamo lasciare al loro destino i migranti, l'Italia non deve essere lasciata sola dall'Europa: questa sfida coinvolge tutta la comunità internazionale sia nell'accoglienza che nel sostegno ai paesi di origine, affinché la fuga non sia la sola speranza. Prioritaria in questo senso la creazione di un corridoio umanitario per i profughi e la repressione della tratta di esseri umani".
"Mentre le operazioni sono ancora in corso - conclude il Presidente del Senato - invio un sentito ringraziamento a tutti coloro che, a vario titolo, stanno prodigandosi per il soccorso e il salvataggio".