Seminario Assemblea Parlamentare Nato, messaggio del Presidente Grasso: "Costruire futuro comune di pace e sicurezza. Corridoio umanitario per i profughi"
"Un momento di confronto importante per elaborare e condividere comuni processi politici per la costruzione di un futuro comune di pace, sicurezza e stabilità, in particolare nell'area del Mediterraneo e del Medio Oriente". Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, definisce il Seminario del Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell'Assemblea parlamentare della NATO che si è svolto a Montecitorio.
"In questo contesto geopolitico così complesso - scrive il Presidente Grasso nel messaggio inviato ai partecipanti al seminario - sono convinto che la ridefinizione in corso del legame transatlantico consentirà nel prossimo futuro all'Alleanza atlantica di affermarsi come attore in grado di sostenere gli obiettivi strategici del mondo occidentale. Auspico in proposito un avanzamento del processo di convergenza fra NATO e difesa europea, in un quadro di mutuo rafforzamento e complementarità".
"L'Europa - si legge ancora nel messaggio del Presidente del Senato - ha la responsabilità di dialogare con i Paesi del Mediterraneo allargato e deve concorrere attivamente ai processi di transizione democratica ed alla stabilità dell'area e del mondo. Essendo un convinto sostenitore della via diplomatica per la soluzione dei conflitti, ho accolto con speranza l'accordo concluso a Ginevra nel negoziato nucleare con l'Iran e l'annuncio del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon che a gennaio si terrà una Seconda Conferenza sulla Siria".
"A proposito delle conseguenze umanitarie delle crisi regionali - conclude il Presidente Grasso - ritengo sia ineludibile che l'Unione Europea e la comunità internazionale affrontino insieme il problema, che si crei un corridoio umanitario per i profughi e che si intervenga sulla questione epocale delle migrazioni verso la sponda nord del Mediterraneo. E' arrivato il momento di cambiare la storia. Dobbiamo volerlo, dobbiamo crederci".
Italiani all'estero, il Presidente Grasso: mettere in campo tutte le migliori energie per tornare a crescere
"L'incontro odierno rappresenta un'iniziativa di fondamentale importanza per affrontare, in un momento di profonda transizione, i nodi sensibili relativi alla rappresentanza e alla tutela dei diritti degli italiani all'estero". Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, in un messaggio inviato agli organizzatori dell'incontro che si è svolto questa mattina in Senato tra le Commissioni Affari Costituzionali, Affari esteri e il Comitato per le questioni degli italiani all'estero in vista del Consiglio Generale degli italiani all'estero che si riunisce da domani in assemblea plenaria alla Farnesina.
"Da un lato - afferma il Presidente Grasso - si pone la questione relativa all'elezione dei Comites, su cui sta lavorando il Ministero degli esteri per garantire entro il 2014 il rinnovo di tutti i Comitati, secondo modalità di voto più razionali e più flessibili. Un secondo fattore di transizione è legato alla rappresentanza politica degli italiani all'estero, sulla quale sono contenute proposte nella relazione della Commissione per le riforme costituzionali. E' questo un tema che dovrà essere analizzato nella sua complessità, per le implicazioni sul significato della cittadinanza italiana, sulla dimensione della rappresentanza politica, sul ruolo stesso del Parlamento, ma anche per una verifica sull'idoneità delle attuali procedure di voto. Vi è infine la questione relativa al piano di riorientamento della rete degli Uffici all'estero, che ha comportato la soppressione di 14 sedi consolari e l'apertura di 3 nuove sedi. Una riforma funzionale alle rinnovate esigenze di proiezione del Sistema Paese verso quelle aree emergenti dove fino a ieri non eravamo sufficientemente radicati. E, grazie alle straordinarie capacità della nostra rete consolare sono certo sarà portata a compimento senza disagi per le comunità".
"Nei miei viaggi ufficiali - conclude il Presidente del Senato - ho trovato un'Italia all'estero che troppo spesso in Italia ignoriamo, che è fatta dalle tante persone che ogni giorno contribuiscono a rendere grande il nome del nostro Paese nel mondo. Perché l'Italia ritorni a fare sistema, dobbiamo mettere in campo tutte le nostre migliori energie e capacità, valorizzando le esperienze dei tanti connazionali all'estero per fare crescere il Paese con progetti innovativi. A voi, membri del Consiglio generale degli italiani all'estero e ai rappresentanti dei Comites spetta il compito di rendere possibile questa prospettiva".