Il Presidente Grasso risponde all'appello dell'Anci: domani incontro a Palazzo Madama
Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha invitato a Palazzo Madama una delegazione dell'ANCI al termine della manifestazione di domani per poter essere informato nel dettaglio di quanto propone l'Associazione.
E' stato lo stesso Presidente del Senato a raggiungere telefonicamente il Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, Graziano Delrio, a seguito della lettera con cui l'Associazione aveva chiesto "un breve incontro per poter illustrare le gravi e urgenti questioni che interessano il Sistema dei Comuni".
Nel suo discorso di insediamento, il Presidente Grasso aveva posto come priorità l'attenzione verso i Comuni: "Penso alle Istituzioni sul territorio, ai Sindaci dei Comuni che stanno soffrendo e faticano a garantire i servizi essenziali ai loro cittadini. Sappiano che lo Stato è dalla loro parte - aveva detto in Aula il Presidente - e che il nostro impegno sarà di fare il massimo sforzo per garantire loro l'ossigeno di cui hanno bisogno".
Il Presidente Grasso all'Associazione Ilaria Alpi: "Grazie per la costante opera di ricerca della verità"
"In occasione del diciannovesimo anniversario della scomparsa di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, è con commozione e determinazione che desidero ricordare il loro sacrificio. La drammatica vicenda che li ha visti coinvolti testimonia quanto la ricerca della verità e la libertà di informazione, di cui noi quotidianamente godiamo, non è un valore scontato e banale. E' nostro dovere avere coscienza di questa verità,essere consapevoli che vi sono persone che per assicurare a noi tutti il diritto di cronaca quotidianamente rischiano la vita". E' quanto si legge in un messaggio che il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha inviato a Mariangela Gritta Grainer, Presidente dell'Associazione Ilaria Alpi.
"Il nostro Paese - aggiunge il Presidente Grasso - ha bisogno di ricordare, è vero, ma anche di comprendere finalmente le ragioni di quanto accaduto. Accertare la verità e individuare i responsabili deve continuare ad essere una priorità, perché tutti noi abbiamo il diritto di conoscere le vere ragioni di un gesto così efferato. La cultura della legalità rimane, per noi tutti, l'obiettivo principale da perseguire nella difesa della democrazia, dello Stato e delle Istituzioni".
"Con questo sentimento - conclude il Presidente del Senato - desidero farvi giungere il mio più sincero ringraziamento, per la costante opera di ricerca della verità e di trasmissione della memoria che l'Associazione continua a svolgere, continuando così l'opera dolorosamente e coraggiosamente iniziata dai genitori di Ilaria".
Il Presidente Grasso ricorda Manganelli: "Un amico e un eccezionale servitore dello Stato"
"A nome mio personale e di tutti i colleghi senatori, esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Manganelli, al quale mi hanno legato affetto e amicizia per tanta parte della mia vita. Attraverso la sua carriera, giunta fino al massimo grado, e il suo incessante e proficuo impegno ha saputo mostrare, con serena semplicità, il significato del senso del dovere, della responsabilità e della lealtà nei confronti degli uomini da lui diretti".
Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ricorda il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, deceduto oggi.
"Per me è scomparso oggi non solo un eccezionale servitore dello Stato, ma anche un amico e una persona con la quale ho avuto modo di collaborare più volte nel corso della mia carriera all'interno della Magistratura, sempre apprezzandone le doti non comuni di investigatore e di uomo delle Istituzioni".
"Fu Manganelli - ricorda il Presidente Grasso - ad accompagnare Tommaso Buscetta in aula, nel corso del maxiprocesso a Cosa Nostra dove ero giudice a latere. Lo incontrai di nuovo, all'inizio degli anni Novanta, da componente della Commissione Centrale per i programmi di protezione nei confronti di testimoni e collaboratori di giustizia, nella sua veste di Direttore del Servizio Centrale di Protezione. Quando poi fui chiamato a ricoprire il ruolo di Procuratore della Repubblica a Palermo lo ritrovai come Questore del capoluogo siciliano, poi importante punto di riferimento investigativo quando fu nominato alla Criminalpol. Infine, da Procuratore nazionale antimafia ho avuto modo di collaborare quasi quotidianamente con Manganelli che, nel frattempo, era stato designato dapprima al vertice del Dipartimento della pubblica sicurezza, quindi all'incarico di Capo della Polizia. Incarico che ha degnamente concluso una straordinaria carriera spesa al servizio dello Stato, a protezione dei cittadini onesti e nel contrasto a tutte le forme di criminalità".
"Alla moglie Adriana, alla figlia e a tutti i familiari - conclude il Presidente del Senato - va tutto il mio affetto e la mia vicinanza".