Strage di Pizzolungo, 28 anni dopo. Il Presidente Grasso: "Il ricordo ci rende più forti"
" 'Rassegnati alla morte non all'ingiustizia'. Questo è il messaggio inciso sulla stele posta sul ciglio della strada statale che attraversa Pizzolungo e che ci ricorda una strage, quella del 2 aprile 1985, tragicamente ingiusta. Un attentato diretto a un Procuratore impegnato nella lotta alla mafia ha travolto tre innocenti, tre giovani vite, e al contempo ne ha devastate molte altre. Da quel giorno la vita di Carlo Palermo e quella dei suoi agenti di scorta non è stata più la stessa". Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, in un messaggio inviato ai responsabili di Libera, "Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", di Trapani.
"Anche la comunità trapanese - aggiunge il Presidente Grasso - è ancora segnata da quell'attacco, perché il boato dell'esplosione ha colpito tutti noi che, come cittadini, uomini delle istituzioni o magistrati, continuiamo a credere in una società libera dalla mafia. L'immagine dei corpi dilaniati di Barbara, di Salvatore e di Giuseppe non deve fermare il nostro impegno civile e la nostra lotta per la legalità. Mi unisco quindi idealmente a voi nella giornata dedicata alla memoria della strage di Pizzolungo. Il ricordo non solo ci rende più forti, ma rappresenta anche il percorso attraverso il quale i giovani possono fare tesoro delle esperienze passate e contribuire alla costruzione di una società migliore. E' questo un traguardo che può essere raggiunto con le nostre scelte di ogni giorno, dal coraggio delle denunce antiracket alla ricerca di un 'lavoro pulito' ".
"Nel ringraziare tutti voi - conclude il Presidente del Senato - per la forza e il coraggio che sapete dedicare a queste battaglie civili, impegnandovi personalmente nella solidarietà alle vittime della mafia, vorrei rivolgere a Margherita il mio più affettuoso pensiero".