Senato. Nuove regole per le trattative sindacali interne: ammesse solo le organizzazioni con almeno il 5% di dipendenti iscritti. Lo ha deciso il Consiglio di Presidenza
Nuove regole in Senato per le trattative sindacali interne con i rappresentanti dei dipendenti. Il Consiglio di Presidenza che si è riunito oggi ha infatti deciso di introdurre per la prima volta una soglia minima di rappresentatività per le organizzazioni sindacali ammesse a trattativa, fissando tale soglia al 5% dei dipendenti iscritti ai sindacati.
Il testo approvato è stato proposto dalla "Rappresentanza permanente del Consiglio di Presidenza per i problemi del personale", organismo interno presieduto dalla Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli, a seguito di diversi incontri con le stesse organizzazioni, in accordo con la quasi totalità di queste ultime e in analogia con la normativa della Camera dei deputati.
E' stato inoltre espressamente indicato il quorum per la validità degli accordi, prevedendo l'adesione di un numero di sigle sindacali che costituiscano, nel loro complesso, almeno la metà (+ 1) del numero dei dipendenti iscritti.
Il passaggio ai nuovi criteri avverrà in modo graduale nelle prossime settimane per diventare pienamente effettivo a partire dal 31 gennaio 2014.