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Le decisioni del Consiglio di Presidenza per i fatti del 2 ottobre in Aula

Il Consiglio di Presidenza si è riunito lunedì 5 ottobre a Palazzo Madama - integrato ai sensi dell'articolo 12, comma 2, del Regolamento - per valutare quanto accaduto nella seduta dell'Assemblea di venerdì 2 ottobre. Il Consiglio «deplora in modo fermo tutte le condotte poste in essere da senatrici e senatori appartenenti a diversi Gruppi, che hanno turbato l'ordine dei lavori e assunto verso l'istituzione, la Presidenza, i senatori Segretari, atteggiamenti e usi di linguaggio censurabili e deplorevoli. Da questo momento - ha detto in Aula il Presidente Grasso riferendo le decisioni del Consiglio di Presidenza - non sarà consentita alcuna deroga ai principi di correttezza dovuti al Senato e a ciascuno dei suoi componenti. I Capigruppo dovranno collaborare con la Presidenza perché condotte poco consone non abbiano più a ripetersi».

«Nel corso della stessa seduta - ha aggiunto il Presidente Grasso - si sono verificati fatti specifici di inaccettabile gravità, che hanno offeso la dignità di persone e istituzioni e minato l'autorevolezza e la credibilità dell'intera Assemblea, proprio nel momento in cui i lavori si concentravano su uno dei temi più alti e significativi dell'attività parlamentare, quale è la riforma della Costituzione. La volgarità di alcuni gesti e di alcune espressioni è al di fuori di ogni regola di civiltà. Sono state offese le istituzioni, le donne e gli uomini, dentro e fuori dal Senato. Per tali ragioni, sono comminate, con effetto immediato, le seguenti sanzioni ai sensi dell'articolo 67 del Regolamento del Senato. Nei confronti dei senatori Lucio Barani e Vincenzo D'Anna, l'interdizione di partecipare ai lavori del Senato per cinque giorni di seduta. Nei confronti del senatore Alberto Airola, l'interdizione di partecipare ai lavori del Senato per un giorno di seduta. Al senatore Gianluca Castaldi è inflitta le censura. Al Gruppo Lega Nord-Autonomie è comminata la censura per la condotta tenuta nella seduta di giovedì I ottobre».

«Il Consiglio di Presidenza - ha concluso il Presidente del Senato - ha inoltre convenuto di estendere le proprie valutazioni ad altri episodi accaduti nella stessa seduta del 1° ottobre. A tal fine si procederà ad un'ulteriore convocazione del Consiglio, una volta acquisiti i necessari elementi istruttori».



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