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Il diritto di sposarsi "in età adatta": in Senato gli studenti vincitori del concorso "Testimoni dei diritti"

Gli studenti dell'Istituto Comprensivo Borsi in Aula con la Vice Presidente Valeria Fedeli

"Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione". Esordisce con queste parole l'articolo 16 della Dichiarazione universale dei diritti umani, scelto dalla classe 3H dell'Istituto Comprensivo "Borsi" di Milano per partecipare al concorso Testimoni dei diritti, organizzato dal Senato e dal Ministero dell'Istruzione e rivolto alle scuole secondarie di primo grado. La classe 3H dell'IC Borsi ha vinto il concorso e la premiazione si è svolta oggi in Senato, all'indomani della discussione e approvazione delle mozioni sulle iniziative di contrasto al fenomeno del matrimonio forzato.

Una coincidenza che è stata sottolineata dalla presenza in Aula, per accogliere gli studenti, della Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli, prima firmataria della mozione n. 637, approvata all'unanimità nella seduta antimeridiana di giovedì 13 ottobre insieme alla mozione n. 649 (testo 2). La Vice Presidente ha ringraziato studenti e docenti per il loro impegno nell'affrontare un tema così importante e drammatico se è vero che, come si legge nella mozione, secondo le stime dell'ultimo rapporto Unicef "nel mondo circa 700 milioni di ragazze si sono sposate in età minorile" e "oltre un terzo di loro, circa 250 milioni, hanno contratto matrimonio addirittura prima di compiere 15 anni".

Gli studenti hanno visitato Palazzo Madama e, una volta in Aula, dove era presente ad accoglierli anche il senatore Roberto Cociancich, hanno potuto ascoltare dalla viva voce dei protagonisti alcune informazioni essenziali sull'attività parlamentare, il lavoro di resocontazione e sulla storia della stessa Aula Legislativa.

La giornata di studenti e docenti della classe 3H era iniziata presso il Centro di In-Form@zione - Libreria del Senato, dove avevano illustrato il loro progetto. "Il lavoro sulla Dichiarazione universale dei Diritti umani - si legge nell'introduzione dell'elaborato che ha vinto il concorso - si inserisce in un percorso iniziato dalla classe lo scorso anno con la partecipazione alla Marcia dei diritti dell'infanzia dell'Unicef, in cui la classe ha avuto un ruolo attivo realizzando interviste audio e video".

"Dopo aver letto in classe la Dichiarazione - si legge ancora nel testo presentato dalla classe 3H dell'IC Borsi - è stato chiesto ai ragazzi di scegliere un articolo da analizzare insieme e su cui impostare un lavoro di ricerca, indagine e comunicazione. I ragazzi hanno scelto, dopo una lunga discussione, di concentrarsi sull'articolo 16 in parte perché interessati al tema del matrimonio (in particolare al tema della libertà di scelta rispetto al matrimonio), in parte perché riconoscono nella famiglia un punto di riferimento importante e in parte anche perché interessati a discutere e ad approfondire la questione della parità tra i sessi".



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