'Dipinti dal Quattrocento al Settecento nelle Raccolte d'Arte del Senato' : un volume le ripropone dopo lungo lavoro scientifico
Sarà presentato giovedì 31 marzo, alle 10.30, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il volume ' Dipinti dal Quattrocento al Settecento nelle Raccolte d'Arte del Senato'. La pubblicazione, frutto di un lungo lavoro scientifico, ripropone, rivisitandola, una parte dell'importante patrimonio culturale custodito e conservato nei Palazzi ora sedi di uno dei rami del Parlamento. L'opera descrive 55 dipinti del periodo dal XV al XVII secolo. Nel corso del 'censimento' oltre 40 tele sono state oggetto di nuove attribuzioni. L'intero progetto è stato promosso dal Presidente del Senato Renato Schifani che interverrà alla presentazione. Ne parleranno, inoltre, Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, Nicola Spinosa, già Sovrintendente del Museo Capodimonte di Napoli e Rossella Vodret, Sovrintendente del Polo museale romano, componenti del comitato scientifico che gratuitamente hanno collaborato al progetto curato da Tiziana Ferrari. Durante il riaggiornamento della quadreria non sono mancate le sorprese. Sono venuti, infatti, alla luce, tra l'altro, due importanti tele napoletane di Francesco Solimena prima attribuite ad altro autore, insieme all'opera proveniente dalla Bottega del Perugino e oli su tela di altri grandi artisti. Delle 55 opere solo 4 sono di proprietà del Senato e tra queste figurano proprio i due Solimena acquistati nel 1937. Le rimanenti sono in deposito presso i palazzi del Senato dagli anni '30 e provengono dai più importanti musei e galleria d'Italia: dal Museo di Capodimonte di Napoli alle Gallerie fiorentine e Galleria degli Uffizi di Firenze, dal Museo di Palazzo Reale di Genova alla Pinacoteca Nazionale di Bologna alla Pinacoteca di Brera, alle grandi Gallerie nazionali di Arte antica di Palazzo Orsini, di Palazzo Barberini di Roma e altre ancora. Più della metà delle opere sono collocate a Palazzo Madama. Diverse, oltre ai Solimena - 'Zeusi dipinge il ritratto di Venere scegliendo a modello le fanciulle di Crotone' e 'Apelle dipinge il ritratto di Pampapse alla presenza di Alessandro il Grande' - sono visibili durante il percorso riservato al pubblico che ogni primo sabato del mese può accedere liberamente per visitare il Senato. Come la 'Salomè con la testa del Battista' di Carlo Dolci che insieme ai due oli su tela del pittore napoletano si trovano in una delle sale adiacenti l'emiciclo; come le opere di Gian Paolo Panini - 'Foro romano' e 'Terme di Diocleziano' che campeggiano nella Sala Marconi, sempre visitabile. Ogni opera ha la sua storia che si intreccia inevitabilmente con quella più grande dei palazzi che ospitano questo ramo del Parlamento. ''Il Senato - scrive il Presidente Schifani nella prefazione del volume - si propone di arricchire la continuità della memoria attraverso la storia dei capolavori custoditi nei suoi Palazzi accogliendo, in particolare, migliaia di visitatori. Per i visitatori più giovani il Senato realizza un'azione di apertura. Introdurre i ragazzi alla Storia e all'Arte significa permettere loro di approfondire gli stessi valori che la Costituzione pone a fondamento della convivenza civile, della formazione dell'uomo e del cittadino''. ''Avvicinare le Istituzioni ai cittadini - prosegue il Presidente Schifani - è compito primario di una politica matura e lungimirante, capace di superare le divisioni e le diversità nella prospettiva della comune appartenenza all'identità nazionale''. Il volume, inoltre, contiene una sezione dedicata a importanti musei internazionale che correda questo corpus di dipinti: i Musei Vaticani, l'Hermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Londra e il Museum of Fine Arts di Boston. Le immagini di capolavori conservati nei musei esteri instaurano un 'dialogo' con alcuni dei dipinti più significativi della quadreria del Senato, ufficializzando la collezione delle opere. Nota per le segreterie di redazione Le richieste di accredito devono essere inviate al Senato - Ufficio stampa - al fax 06.6706.2947, e-mail accrediti.stampa@senato.it e devono contenere i dati anagrafici completi e gli estremi del documento di identità dei giornalisti, fotografi e operatori e l' indicazione della testata di riferimento.