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Comunicati stampa del Senato

Scomparsa Furio Scarpelli, il Presidente Schifani: "Contribuì a rendere il cinema italiano uno dei primi al mondo"

"E' con profondissimo dolore che ho appreso la notizia della scomparsa di Furio Scarpelli. Il mondo dello spettacolo perde oggi un personaggio straordinario che, non meno degli altri grandi degli anni Sessanta e Settanta, contribuì a rendere l'arte italiana del cinema una delle prime al mondo".Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ricorda, anche a nome dei colleghi Senatori, "l'occhio privilegiato, la padronanza di linguaggio, l'impareggiabile ironia" dello sceneggiatore e scrittore scomparso la scorsa notte."Nel dopoguerra, insieme ad Agenore Incrocci formò la coppia Age e Scarpelli - ricorda il Presidente Schifani -, firmando le sceneggiature di film memorabili tra i quali "I soliti ignoti", "La grande guerra", "Sedotta e abbandonata", "C'eravamo tanto amati..", oltre a tanti altri capolavori di quel genere definito poi commedia all'italiana, il cui racconto è entrato con naturalezza nella storia della società e del costume, arrivando fino ai nostri anni con il suo insegnamento al Centro Sperimentale di Cinematografia".

Presidente Schifani ha ricevuto vertici Fnsi e Fieg

Il Presidente del Senato Renato Schifani ha ricevuto questa mattina a Palazzo Madama i vertici della Fnsi e della Fieg. La delegazione della Federazione nazionale della Stampa Italiana era composta dal segretario Franco Siddi, dal presidente Roberto Natale e dal direttore Giancarlo Tartaglia e dal presidente dell'Unci (Unione Nazionale Cronisti Italiani) Guido Columba. Per la Federazione Italiana Editori giornali era presente il direttore generale Alessandro Brignone. L'incontro è durato 45 minuti.

Schifani telefona a Fini: la solidarietà del Presidente del Senato

Il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel corso di una telefonata ha espresso la più sincera solidarietà al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, per l'articolo apparso oggi su "Il Giornale".

"Morti bianche": comunicato della Commissione d'inchiesta in occasione della Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro

In occasione della "Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro" promossa dall'Organizzazione internazionale del lavoro, la Commissione d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro del Senato "desidera testimoniare il proprio convinto sostegno a tutte le iniziative volte a favorire la prevenzione ed il contrasto del fenomeno degli infortuni e delle morti sul lavoro e a riaffermare, come autorevolmente indicato dal Presidente della Repubblica, una cultura della legalità, della sicurezza e della promozione del 'buon lavoro' e della 'buona impresa'". E' quanto si legge in un comunicato diffuso dalla stessa Commissione.

"Malgrado il numero degli infortuni sul lavoro in generale e di quelli mortali in particolare registri negli ultimi anni un trend decrescente, permane ancora - si legge nel comunicato - un numero troppo elevato di incidenti, che occorre aggredire con decisione. Si tratta peraltro di un fenomeno complesso, la cui soluzione chiama in causa le competenze e le responsabilità di diversi attori, istituzionali e sociali: serve quindi uno sforzo congiunto, capace di unificare le migliori energie del Paese verso questo obiettivo".

"Come l'esperienza di questi anni ha dimostrato, i punti critici sui quali occorre intervenire - afferma la Commissione d'inchiesta sulle "morti bianche" - sono da un lato quelli della prevenzione e della formazione-informazione dei lavoratori e delle imprese, dall'altro quello del rafforzamento dei controlli da parte degli enti preposti, al fine di promuovere una consapevolezza sempre più ampia sulle esigenze della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Oltre agli infortuni, si deve poi ricordare il tema delle malattie professionali, spesso sottovalutate ma sempre presenti, che richiede un ripensamento degli stessi modelli di organizzazione del lavoro".

La Commissione d'inchiesta, nell'ambito del suo mandato istituzionale, "è attivamente impegnata su questi temi, cercando di favorire il dialogo e la collaborazione fra tutti i soggetti interessati, istituzionali e sociali, nell'auspicio - conclude il comunicato - che i prossimi anni possano segnare una decisa riduzione del numero delle vittime degli incidenti e delle malattie professionali e la diffusione di sempre più elevati standard di sicurezza nelle attività lavorative".



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