Riforme costituzionali: comunicato congiunto degli uffici stampa di Senato e Camera
Il Presidente del Senato della Repubblica, Renato Schifani, e il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, hanno avuto stamattina un colloquio, a seguito delle riunioni di ieri delle rispettive Conferenze dei Capigruppo, in merito alle modalità di esame dei progetti di legge in tema di riforme costituzionali.
I Presidenti hanno ribadito che l'iter dei progetti di revisione costituzionale concernenti il Parlamento debba proseguire presso il Senato, la cui Commissione Affari costituzionali ha già avviato da tempo l'esame di provvedimenti in materia, secondo le intese assunte all'inizio della Legislatura.
Tra l'altro, con decisione adottata il 24 marzo scorso, tale Commissione ha concordato, con l'unanimità dei Gruppi, sul fatto che l'esame del disegno di legge di iniziativa del senatore Zanda, in materia di riduzione del numero dei parlamentari, si svolga congiuntamente a quello di altre proposte di revisione costituzionale, già presentate o preannunciate, in materia di struttura e funzioni delle Camere.
Strage di via dei Georgofili. Il Presidente Schifani: "Dolore ancora vivo, non vogliamo e non dobbiamo dimenticare"
"Non vogliamo e non dobbiamo dimenticare. La mafia si combatte anche con la memoria". E' quanto dichiara il Presidente del Senato, Renato Schifani, ricordando la strage mafiosa di via dei Georgofili."Sedici anni fa la criminalità organizzata mafiosa attentò al cuore democratico dello Stato, seminando morte, lutti e distruzione, in via dei Georgofili, a Firenze. Cinque vite innocenti vennero spezzate, 48 furono i feriti: un attacco allo Stato, alla sicurezza degli italiani, al patrimonio artistico vanto e storia della nostra Italia. Fu un atto criminale e incivile - afferma il Presidente Schifani - che colpì duramente le coscienze di tutti gli italiani. A distanza di anni, il dolore per quanto accadde è immutato, è ancora vivo in tutti noi. Il mio pensiero e il mio commosso ricordo va a tutte le vittime innocenti di questo feroce attentato"."Abbiamo il dovere di continuare a percorrere il cammino della legalità contro qualunque forma di violenza che attenti alle regole della civile convivenza. Abbiamo l'obbligo - conclude il Presidente del Senato - di non abbassare mai la guardia e di contribuire tutti insieme alla sconfitta di questa organizzazione criminale".