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Comunicati stampa del Senato

Giornata contro la violenza alle donne. Il Presidente Schifani: "Dobbiamo tutti impegnarci per l'affermazione del rispetto della donna"

"Oggi 25 novembre ricorre la giornata internazionale contro la violenza alle donne. Numerose le cause di tanta diffusa violenza, a cominciare da quella domestica, spesso taciuta, che colpisce tutte le classi sociali in tutti i Paesi. Per affrontare questa piaga terribile occorre scardinare innanzitutto le dinamiche di discriminazione ancora presenti anche nella nostra società". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato al Presidente della Consulta femminile regionale per le Pari Opportunità della Regione Lazio, Donatina Persichetti, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, che ricorre oggi, mercoledì 25 novembre."Dobbiamo tutti impegnarci per l'affermazione del rispetto della donna e della cultura della non violenza a partire dalle scuole. Vorrei ricordare - aggiunge il Presidente del Senato - i numerosi passi in avanti, a livello politico e istituzionale, raggiunti negli ultimi anni, primo fra tutti l'introduzione del reato di stalking che permette alle donne che hanno subito comportamenti persecutori di essere tutelate. Così come il Piano nazionale antiviolenza, recentemente varato grazie all'impegno del Ministro per le Pari Opportunità e prontamente recepito dal Parlamento, il cui obiettivo è rafforzare la rete di servizi di assistenza alle donne vittime di violenza. Questi interventi vanno però accompagnati da uno sforzo più ampio, una presa di coscienza generale che coinvolga tutto il Paese, una profonda rivoluzione culturale e sociale che porti ad una mobilitazione costante dell'opinione pubblica, nazionale e internazionale, affinché questo dramma possa essere affrontato senza pregiudizi e con unità di intenti. Ogni giorno dell'anno - conclude il Presidente Schifani - dovrà divenire Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per non dimenticare, per affermare in ogni momento, in ogni fatto quotidiano, il diritto alla vita e alla serenità sulle sofferenze e vessazioni che offendono e mortificano il mondo femminile".

XXX Congresso Nazionale Forense

"Desidero esprimere il mio plauso per l'attività svolta dall'Organismo unitario dell'Avvocatura, il cui Congresso Nazionale, in particolare, rappresenta una sede di primaria importanza per discutere e approfondire le priorità di intervento nel sistema giustizia e il ruolo, anche sociale, dell'avvocato, in un contesto di necessarie riforme economico sociali". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio al Presidente dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura, Maurizio Di Tilla, in occasione del XXX Congresso Nazionale Forense, che si apre oggi a Genova. "Nella giornata di ieri il Senato ha approvato il disegno di legge recante la nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense. L'intento - prosegue il Presidente del Senato - è quello di mantenere alta la qualità delle prestazioni, di modernizzare e razionalizzare il sistema giustizia innanzitutto a garanzia effettiva di tutti i cittadini. Una giurisdizione improntata ai criteri di efficacia, rapidità e trasparenza aumenta il livello di fiducia che il cittadino nutre nei confronti di tutte le Istituzioni dello Stato e ne fa riemergere il senso di appartenenza troppo spesso mortificato dalla lunghezza dei processi. Il senso dello Stato - conclude il Presidente Schifani - si rafforza con la percezione quotidiana di una giustizia effettiva, garanzia del diritto contro gli abusi e le prevaricazioni".

Senatori e dipendenti di Palazzo Madama: operativi i "tagli" per 35 milioni di euro

Riduzione delle competenze accessorie dei Senatori; blocco dell'adeguamento automatico delle retribuzioni dei dipendenti; trattenute del 5 per cento sulle retribuzioni sopra i 90 mila euro e del 10 per cento per quelle superiori a 150 mila; modifiche al sistema pensionistico dei dipendenti. Sono queste le decisioni adottate oggi dal Consiglio dei Presidenza del Senato della Repubblica per rendere operative le misure deliberate il 29 luglio di quest'anno e grazie alle quali sono previsti risparmi per 35 milioni di euro nel triennio 2011-2013. Cifra che va ad aggiungersi ai 7 milioni e 900 mila euro di risparmi per il bilancio dello Stato derivanti dal blocco della dotazione per il Senato.

Entrando nel dettaglio delle decisioni odierne, va precisato che la riduzione delle competenze accessorie dei Senatori - sostanzialmente le voci "diaria" e "rimborso delle spese per lo svolgimento del mandato parlamentare" - è stata proposta oggi dal Collegio dei Senatori Questori che avevano ricevuto dal Consiglio di Presidenza del 29 luglio un mandato per individuare le competenze da ridurre, quantificando le rispettive decurtazioni, anche in linea con le analoghe decisioni adottate dall'altro ramo del Parlamento. La riduzione delle competenze sarà pari, come annunciato, a mille euro netti al mese, per un risparmio complessivo di 12 milioni di euro nel triennio.

Il blocco dell'adeguamento automatico delle retribuzioni dei dipendenti del Senato comporterà invece un risparmio di 16 milioni 800 mila euro, sempre nel triennio. Infine, dalle trattenute del 5 e 10 per cento deriveranno minori uscite per 7 milioni di euro.

Per quanto riguarda il sistema pensionistico dei dipendenti, il Consiglio di Presidenza ha deciso di portare a 65 anni di età il requisito per il collocamento a riposo di uomini e donne, con una norma transitoria riguardante le dipendenti che, alla data di entrata in vigore della delibera, abbiano compiuto 60 anni. Per la cosiddetta "pensione di anzianità", invece, saranno richiesti 40 anni di contributi ovvero 60 anni di età, unitamente ad altri requisiti; inoltre, sono dettate norme più severe anche per quei dipendenti che già avevano maturato il diritto a pensione in base alla normativa vigente. Per esigenze dell'Amministrazione saranno possibili scaglionamenti con differimento del pensionamento per non più di 4 "finestre". Per i neoassunti resta confermato il sistema pensionistico basato su sistema contributivo, già definito con Decreto del Presidente del Senato del 27 maggio 2010.



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