Parlamenti nazionali e Unione europea: il Senato al primo posto nella "graduatoria" dei pareri sulle proposte comunitarie
Nel 2009, il Senato della Repubblica si è collocato al quarto posto nella "graduatoria" dei Parlamenti dei 27 Stati membri dell'Unione europea, che hanno trasmesso pareri motivati sulle proposte legislative comunitarie, ai sensi del nuovo Trattato di Lisbona (entrato in vigore l'1 dicembre 2009). Sommando ai 17 pareri del Senato i 9 trasmessi dalla Camera dei deputati, il Parlamento italiano, nel suo complesso, con 26 pareri, si è collocato al terzo posto. Sulla base, inoltre, di una sommatoria di tutti i pareri espressi nell'ambito della cosiddetta "procedura Barroso" e della procedura di controllo preventivo sulla sussidiarietà, il Senato risulta essere la prima Assemblea dell'Unione europea per quantità di contributi.
E' quanto sottolinea la senatrice Rossana Boldi, Presidente della Commissione Politiche dell'Unione europea del Senato, esprimendo la propria piena soddisfazione per l'approvazione all'unanimità, oggi in Commissione, della Risoluzione sulla Relazione annuale relativa ai "rapporti tra la Commissione europea e i Parlamenti nazionali".
Dall'1 gennaio al 15 giugno 2010 - come ricorda il documento approvato oggi -, il Senato si è già pronunciato, rispettando il termine delle 8 settimane previste dal Trattato di Lisbona, su 19 progetti di atti legislativi, superando, in un solo semestre, il tetto dei 17 pareri trasmessi in tutto il 2009 e fornendo osservazioni e spunti ritenuti interessanti e costruttivi dalla stessa Commissione europea.
"Ci si può dichiarare soddisfatti ed orgogliosi per i risultati finora conseguiti - ha dichiarato la Presidente Rossana Boldi -, che attestano il crescente ruolo di stimolo della sensibilità nei confronti delle problematiche comunitarie svolto dalla Commissione Politiche dell'Unione europea".
Scomparsa Capo della "Catturandi" di Palermo. Il Presidente Schifani: "Ha dedicato tutta la sua vita professionale all'affermazione della legalità"
"E' con grande dolore che ho appreso la notizia della prematura scomparsa di Mario Bignone, primo dirigente della Polizia di Stato e dirigente della Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Palermo. Esemplare servitore dello Stato, ha dedicato tutta la sua vita professionale all'affermazione della legalità". E' quanto scrive il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel telegramma inviato ai familiari di Mario Bignone."Il suo nome - si legge nel telegramma inviato anche al Questore di Palermo - sarà sempre legato agli arresti eccellenti dei boss Raccuglia e Nicchi, un successo quest'ultimo che gli era valso, di recente, una promozione per meriti straordinari"."La Polizia di Stato - aggiunge il Presidente Schifani - perde un funzionario modello e la lotta alla mafia uno dei suoi combattenti più agguerriti, ma sono certo che il suo esempio e il cammino da lui tracciato sapranno guidare la Questura di Palermo e quanti sono impegnati nella quotidiana sfida contro la criminalità organizzata"."Alla famiglia - conclude il Presidente del Senato - giungano i sentimenti del mio più profondo cordoglio. Con un commosso e affettuoso pensiero".
Il Presidente Schifani ricorda Boris Giuliano: "Dobbiamo conservare la memoria di questi uomini coraggiosi e delle loro vite esemplari"
"Boris Giuliano è stato un esempio per tutti, un servitore dello Stato che, mosso da un coraggio non comune e da un alto senso delle istituzioni, ha condotto, grazie anche al suo intuito e altissima capacità investigativa, coraggiose e fruttuose indagini contro la mafia, fino al suo sacrificio estremo". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, ricorda Boris Giuliano nel 31mo anniversario della morte."La Squadra Mobile di Palermo - afferma il Presidente del Senato -, seguendo l'esempio di Boris Giuliano che la dirigeva, ha saputo continuare nel solco da lui tracciato, conseguendo sempre maggiori e più significativi successi. Nel ribadire ancora una volta la necessità di conservare la memoria di questi uomini coraggiosi e delle loro vite esemplari, esprimo un sentimento di partecipe vicinanza ai familiari".