XIX Anniversario uccisione Paolo Borsellino e della sua scorta. Il Presidente Schifani: "A loro vanno gratitudine e riconoscenza per aver creduto nei valori della nostra Democrazia e per avere servito il nostro Paese"
"Vorrei esprimere tutto il mio apprezzamento per aver dato vita a questa occasione di riflessione sulla cultura della legalità e sulle politiche giovanili nel nome di Paolo Borsellino. Il suo contributo alla lotta alla mafia ha costituito una svolta fondamentale nell'azione di difesa della democrazia da parte dello Stato. La grande dedizione, la passione civile, la ostinata coerenza di Paolo Borsellino hanno inciso profondamente nelle nostre coscienze, rafforzando in chi crede nello stato la ferma volontà di proseguire nel cammino di legalità da lui tracciato. Un ricordo commosso va agli Agenti della Polizia di Stato Agostino Catalano, Walter Eddie Cusina, Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli uccisi con Paolo Borsellino il 19 luglio 1992. A loro vanno gratitudine e riconoscenza per avere creduto nei valori della nostra Democrazia e per avere servito il nostro Paese fino all'estremo sacrificio. Onorare la memoria di Paolo Borsellino e di quanti appartenenti allo Stato sono stati uccisi per mano mafiosa, significa innanzitutto sapere seguire il loro esempio, fare tesoro del loro insegnamento per contribuire nei fatti, con determinazione e tenacia a rendere migliore la nostra terra di Sicilia. Soltanto così facendo, la memoria e il ricordo assumono un vero ed autentico significato perché indicano il percorso da seguire per affermare sopra ogni cosa che la legalità si conquista giorno dopo giorno attraverso l'esempio che sappiamo offrire soprattutto ai nostri giovani, il nostro futuro". Così il Presidente del Senato Schifani, nel messaggio al Direttore Generale della Fondazione Buttitta, Luigi Furitano, nella ricorrenza del XIX Anniversario dell'uccisione di Paolo Borsellino e della sua scorta.
Scomparsa Boris Biancheri: il cordoglio del Presidente Schifani
"Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa di Boris Biancheri, ambasciatore e personalità di primo piano del mondo dell'informazione in Italia". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, in un telegramma inviato ai familiari di Boris Biancheri. "Ricorderemo - aggiunge il Presidente del Senato - il grande impegno al servizio della diplomazia italiana in ruoli e posizioni di estremo prestigio, ma anche la professionalità e la passione per la scrittura, per l'editoria e l'informazione, che lo hanno portato a ricoprire incarichi di notevole rilievo, come la presidenza dell'Ansa e dell'associazione degli Editori. L'Italia perde un uomo di grande cultura, capacità politica, passione che anche di recente non aveva rinunciato a coltivare offrendo la propria esperienza come presidente dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale". "Esprimo - conclude il Presidente Schifani - i sentimenti del cordoglio mio personale, al quale aggiungo il commosso pensiero dei tanti colleghi che ebbero modo di conoscerlo e apprezzarlo".
Senato. Convegno "Giustizia! In nome della legge e del popolo sovrano"
Sarà la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani ad ospitare, giovedì 28 e venerdì 29 luglio, il convegno per la riforma della giustizia italiana dal titolo "Giustizia! In nome della legge e del popolo sovrano", promosso dal Partito radicale nonviolento transnazionale e transpartito, sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio del Senato della Repubblica.
Articolati in più sessioni, i lavori della due giorni inizieranno, alla presenza del Capo dello Stato, alle ore 11 di giovedì 28 luglio con il saluto del Presidente del Senato Renato Schifani, la relazione introduttiva di Marco Pannella, l'intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Al convegno parteciperanno le massime autorità istituzionalmente interessate insieme alle forze politiche e sociali impegnate per la riforma della giustizia e, conseguentemente, per superare l'attuale condizione delle carceri italiane.
Scomparsa di Remo Gaspari: il cordoglio del Presidente Schifani
"Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa di Remo Gaspari, esponente di primissimo rilievo della Democrazia Cristiana per oltre trent'anni. Deputato e Ministro della Repubblica seppe coniugare la necessità dello Stato con le richieste della base rapportandosi con umiltà, vicinanza e saggezza agli uomini e alle donne della sua terra e dell'intero Paese". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel telegramma inviato alla famiglia di Remo Gaspari. "Ci lascia il ricordo di un abruzzese innamorato della propria terra alla quale dedicò una vita di passione politica e impegno civile. Alla famiglia - conclude il Presidente del Senato - giunga il mio pensiero di vicinanza unitamente a quello di tutti i colleghi senatori".