Agende del Senato. Il Senatore Questore Adragna: "Dai 532 mila euro del 2005 ai 41 mila del 2011: i fatti confermano l'impegno per la riduzione delle spese"
"Dai 532 mila euro del 2005 ai 136 mila del 2008 fino ai 41 mila del 2011. E' questo l'andamento del costo reale sostenuto dal Senato della Repubblica per la realizzazione delle agende distribuite a fine anno. Un andamento che testimonia il nostro impegno per una diminuzione reale delle spese". Lo dichiara il Senatore Questore Benedetto Adragna. In risposta all'articolo pubblicato oggi dal quotidiano "Libero", con il titolo "Si fanno l'agenda in pelle di contribuente", firmato dal direttore Maurizio Belpietro, il Senatore Adragna afferma: "La spesa sostenuta dal Senato per la realizzazione delle agende (tascabili e da tavolo) negli ultimi tre anni è pari a 46 mila euro nel 2009, 47 mila euro nel 2010 e, come già detto, 41 mila euro nel 2011. Una cifra non tale, forse, da giustificare il titolo principale in prima pagina di un importante giornale nazionale, con il consueto corredo di riferimenti alla «casta» e agli «sprechi» di Camera e Senato.
Nel dettaglio, per la realizzazione delle agende 2012, distribuite a fine 2011, il Senato ha versato al fornitore 228 mila euro. La fornitura complessiva è stata di 5.500 agende da tavolo e 18.636 tascabili. Parte rilevante della fornitura è stata messa in vendita e il ricavato complessivo è pari a 187 mila euro. Ecco perché la spesa reale sostenuta dal Senato si riduce a 41 mila euro".
"Per quanto riguarda il bando di gara pubblicato dai giornali per le nuove forniture di agende - precisa il Senatore Adragna - , è stato adottato il criterio del prezzo più basso che, ci auguriamo, condurrà a risparmi ancora più consistenti. Il valore stimato di 950 mila euro - per il quale ci attendiamo significativi ribassi - va diviso per i quattro anni complessivi della fornitura, per una cifra pari quindi a 237.500 euro all'anno, con una clausola che ci consente di decidere una diminuzione ulteriore del 20% del quantitativo totale. L'obiettivo è quello di giungere il più vicino possibile al pareggio tra entrate e uscite".
"Negli ultimi mesi - aggiunge il Senatore Questore - sono state adottate decisioni molto importanti sul fronte della riduzione delle spese, che sono destinate ad incidere fortemente - come nel caso delle nuove regole sui vitalizi - sullo 'status' del parlamentare. La stessa indennità base dei Senatori ha registrato, dal 2006 ad oggi, una perdita del 20% circa, se si tiene conto delle riduzioni e dei mancati aumenti decisi dal Consiglio di Presidenza. Ma non è questa la sede per elencare tutti i risparmi realizzati o messi in cantiere in questi anni, su indicazione e con l'appoggio determinante del Presidente Renato Schifani. Dispiace solo dover ripetere continuamente - come nel caso delle agende - concetti già espressi anche attraverso comunicati stampa, come una semplice ricerca nel sito del Senato potrebbe agevolmente dimostrare".
"Ancor più dispiace leggere - conclude il Senatore Adragna - quello che scrive il quotidiano 'Italia Oggi' e cioè: «Pare infatti che le costose agende dei senatori stampate per il 2012 contenessero due clamorosi errori di stampa». I «clamorosi errori», in realtà, erano stati segnalati dall'articolo di un settimanale ma si trattava di un'unica copia difettosa giunta in mano ad un collaboratore di quel periodico. L'ufficio stampa del Senato aveva inviato una rettifica, pubblicata, come al solito, in fondo al giornale e con una evidenza di gran lunga inferiore all'articolo. Ancora più grave, l'articolo in questione appare tuttora, senza traccia di smentite, nel sito internet del settimanale. E a parte quel collaboratore, non è giunta agli uffici del Senato nessun'altra segnalazione di copie difettose".