"Testimone coraggioso del Vangelo": il Presidente Schifani ricorda Don Pino Puglisi
"Don Pino Puglisi è stato, nei comportamenti e con i suoi insegnamenti, strenuo oppositore della cultura mafiosa, fino ad offrire la sua vita: sulle sue orme e nel suo nome possiamo e dobbiamo continuare nella direzione da lui tanto coraggiosamente e serenamente indicata". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, ricorda Don Puglisi nel diciannovesimo anniversario della morte. "La scelta di Don Pino - afferma il Presidente del Senato - di diventare giorno dopo giorno strumento vivente di rinnovamento sociale e di sostegno coerente alla dignità di ciascuno, per contrastare quella cultura violenta che vuole arrogarsi il potere di soggiogare e di imporre le proprie regole illegali, ha rappresentato per i prepotenti una provocazione". "Desidero rinnovare, ancora una volta, il ricordo del suo sacrificio - conclude il Presidente Schifani - offerto quale testimone coraggioso del Vangelo e apostolo dei giovani e degli emarginati in un ambiente che non ne sopportava il messaggio di liberazione".
Il Vice Presidente Chiti alla Conferenza "World e-Parliament": "La democrazia di fronte alle sfide del populismo e del terrorismo. La violenza produce solo distruzione"
Il Vice Presidente Vannino Chiti rappresenta il Senato della Repubblica alla giornata conclusiva della Conferenza 2012 "World e-Parliament", in corso oggi alla Camera dei deputati, in coincidenza con la Giornata Mondiale della Democrazia delle Nazioni Unite.
''La democrazia, che ha vinto nel XX secolo le sfide dei totalitarismi di destra e di sinistra - ha detto il Vice Presidente Chiti nel suo discorso davanti ai rappresentanti dei parlamenti di oltre 100 paesi - è oggi di fronte a nuove prove, anche al rischio di crisi. Le sfide del nostro tempo risiedono in una globalizzazione non governata, ma priva di ogni regola, e negli attacchi che vengono mossi dai populismi e dal terrorismo''.
''Si pensi - ha aggiunto Chiti - all'attentato di Bengasi in cui è stato ucciso l'ambasciatore degli Stati Uniti, agli assalti alle ambasciate occidentali in Sudan, ai disordini avvenuti in Egitto, Libano e Tunisia: la violenza produce solo distruzione. E' necessario che ci sia sempre il rispetto per i sentimenti religiosi ma bisogna anche chiedere fermezza a questi paesi, a partire da quelli protagonisti della 'primavera araba' che hanno aperto speranze di cambiamento, perché niente può giustificare questi atti di intolleranza".
"Un ruolo decisivo per superare gli ostacoli alla transizione verso la democrazia deve essere svolto dalla comunità internazionale. L'Italia, con l'Europa ha un ruolo primario da svolgere nel Mediterraneo: anzi, un dovere, vista anche la nostra collocazione geografica. Dobbiamo operare perché questo mare diventi un ponte di dialogo, fiducia reciproca, cooperazione".
"Le regole, la governance nel tempo della globalizzazione richiedono una nuova Onu, non più fotografia della seconda guerra mondiale, ma espressione delle varie aree del mondo. Solo così - ha concluso il Vice Presidente del Senato - si potranno affrontare le sfide climatiche e ambientali, la tutela ovunque dei fondamentali diritti umani. Nel nostro Continente abbiamo il compito di costruire una democrazia sovranazionale, di dare prospettive concrete e forza ideale all'obiettivo degli Stati Uniti d'Europa''.