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Archivio delle notizie

Corte Costituzionale e Vigilanza Rai: Capigruppo congiunta

Come convenuto dal Presidente del Senato, Renato Schifani, e dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini, per dare seguito al monito del Capo dello Stato circa l'adempimento da parte delle Camere dei propri doveri istituzionali, si è svolta mercoledì 8 ottobre alle ore 11, una riunione congiunta delle Conferenze dei Presidenti di Gruppo dei due rami del Parlamento, al fine di esaminare la situazione determinatasi in merito all'elezione di un giudice della Corte Costituzionale e del Presidente della Commissione di vigilanza sulla Rai.

La riunione congiunta è riconvocata martedì 14 ottobre alle ore 17.30 per prendere atto del risultato dei contatti tra i Gruppi parlamentari. In caso di esito negativo, il Parlamento in seduta comune e la Commissione di Vigilanza sulla RAI saranno convocati quotidianamente e a oltranza per procedere ai rispettivi adempimenti.

Il comunicato stampa congiunto »

Nota di aggiornamento al DPEF: sì dell'Aula alla risoluzione della maggioranza

Con 151 voti favorevoli, 128 contrari e 4 astenuti, nella seduta pomeridiana di mercoledì 8 ottobre, l'Assemblea ha approvato la risoluzione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2013, il cui esame era iniziato ieri con la relazione del sen. Azzollini e la relazione di minoranza illustrata dal sen. Morando.
Con questo documento il Governo aggiorna il conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche per il periodo 2008-2013. Le differenze, relativamente contenute, rispetto alle stime indicate nel DPEF, derivano principalmente dai seguenti fattori:

  • un indebolimento delle prospettive di crescita dell'economia italiana;
  • una più puntuale ripartizione della manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2011 tra le categorie economiche di entrata e spesa del conto delle Amministrazioni pubbliche;
  • le modifiche alla manovra introdotte in sede di conversione dei provvedimenti attuativi;
  • l'aggiornamento del conto delle Pubbliche amministrazioni per il 2008 in base all'attività di monitoraggio;
  • le variazioni dei tassi di interesse derivanti dalle turbolenze sui mercati finanziari.

Come riferito dal sen. Azzollini, nella Nota di aggiornamento al DPEF le previsioni di crescita dell'economia vengono ridotte di 0,4 punti percentuali tanto per il 2008 quanto per il 2009. Anche le previsioni di crescita per il 2010 e il 2011 sono riviste al ribasso, anche se per percentuali inferiori, mentre la previsione di una crescita pari all'1,5 per cento è confermata per il biennio successivo. Per l'anno 2008 il valore dell'indebitamento netto è confermato, ma per gli anni successivi si registra un peggioramento a causa della contrazione dell'avanzo primario e dell'aumento della spesa per interessi. Il debito pubblico evidenzia conseguentemente un percorso di rientro più lento, anche se l'obiettivo di portare il rapporto debito/PIL al di sotto del 100 per cento nel 2011 risulta confermato. Azzollini ha inoltre riferito che la Nota non fornisce motivazioni sulla modifica, rispetto alle indicazioni dello scorso giugno, delle misure una tantum, profila un aggiustamento strutturale più impegnativo e ridetermina il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, che è fissato ad un livello più elevato pur mantenendo un andamento discendente nel periodo di riferimento.

Ministro Carfagna in Commissione Infanzia

La Commissione parlamentare per l'infanzia ha svolto l'audizione del Ministro per le pari opportunità, Maria Rosaria Carfagna, sulle politiche del Governo in materia di contrasto alla prostituzione minorile.

Nota di aggiornamento al DPEF: sì dell'Aula alla risoluzione della maggioranza

Con 151 voti favorevoli, 128 contrari e 4 astenuti, nella seduta pomeridiana di mercoledì 8 ottobre, l'Assemblea ha approvato la risoluzione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2013, il cui esame era iniziato ieri con la relazione del sen. Azzollini e la relazione di minoranza illustrata dal sen. Morando.
Con questo documento il Governo aggiorna il conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche per il periodo 2008-2013. Le differenze, relativamente contenute, rispetto alle stime indicate nel DPEF, derivano principalmente dai seguenti fattori:

  • un indebolimento delle prospettive di crescita dell'economia italiana;
  • una più puntuale ripartizione della manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2011 tra le categorie economiche di entrata e spesa del conto delle Amministrazioni pubbliche;
  • le modifiche alla manovra introdotte in sede di conversione dei provvedimenti attuativi;
  • l'aggiornamento del conto delle Pubbliche amministrazioni per il 2008 in base all'attività di monitoraggio;
  • le variazioni dei tassi di interesse derivanti dalle turbolenze sui mercati finanziari.

Come riferito dal sen. Azzollini, nella Nota di aggiornamento al DPEF le previsioni di crescita dell'economia vengono ridotte di 0,4 punti percentuali tanto per il 2008 quanto per il 2009. Anche le previsioni di crescita per il 2010 e il 2011 sono riviste al ribasso, anche se per percentuali inferiori, mentre la previsione di una crescita pari all'1,5 per cento è confermata per il biennio successivo. Per l'anno 2008 il valore dell'indebitamento netto è confermato, ma per gli anni successivi si registra un peggioramento a causa della contrazione dell'avanzo primario e dell'aumento della spesa per interessi. Il debito pubblico evidenzia conseguentemente un percorso di rientro più lento, anche se l'obiettivo di portare il rapporto debito/PIL al di sotto del 100 per cento nel 2011 risulta confermato. Azzollini ha inoltre riferito che la Nota non fornisce motivazioni sulla modifica, rispetto alle indicazioni dello scorso giugno, delle misure una tantum, profila un aggiustamento strutturale più impegnativo e ridetermina il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, che è fissato ad un livello più elevato pur mantenendo un andamento discendente nel periodo di riferimento.

Nuovo calendario dei lavori fino al 23 ottobre

Come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo del 7 ottobre, la prossima settimana saranno all'attenzione dell'Assemblea il ddl sulla partecipazione a missione UE in Georgia e a missioni internazionali e il decreto-legge su istruzione e università, se trasmesso dalla Camera. E' in calendario anche l'elezione di due senatori segretari, la discussione di mozioni e, per la seduta pomeridiana del 16 ottobre, un question time, con interrogazioni a risposta immediata.
Nella settimana successiva, nelle sedute del 21, 22 e 23 ottobre, è previsto il seguito degli argomenti non conclusi.

Crisi mercati: Ministro Tremoni riferisce in Aula

Si è svolta stamattina un'informativa all'Aula sulla crisi finanziaria internazionale del ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti. A deciderlo è stata la Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama, come riferito ieri dal Presidente di turno, Rosi Mauro.

Le nuove istituzioni europee e il Trattato di Lisbona

Il Presidente Schifani partecipa al convegno per la presentazione del libro di ASTRID "Le nuove istituzioni europee. Commento al Trattato di Lisbona".

Rendiconto e assestamento: sì dell'Aula

Nella seduta pomeridiana di mercoledì 8 ottobre, l'Aula ha approvato in via definitiva i ddl 1032, contenente il "Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2007" e 1033, recante "Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2008".
Il sen. Pichetto Fratin ha riferito sul Rendiconto, in cui si conferma il divario tra i dati di previsione e i risultati di gestione di competenza delle entrate e delle spese. Il relatore ha sottolineato che questo è «un elemento in qualche misura fisiologico, che tuttavia evidenzia anche per il 2007 una sensibile differenza nel confronto dei dati consuntivi con le previsioni definitive e con quelle iniziali» e che «nel complesso va osservato come nel 2007 ad un rilevante incremento delle entrate si sia accompagnato un ancor più significativo aumento delle spese».
Il sen. Garavaglia ha invece illustrato i contenuti del ddl di Assestamento, che registra «un peggioramento di tutti i saldi principali. Il saldo netto da finanziare peggiora di quasi 23 miliardi di euro. Il risparmio pubblico di 22. L'avanzo primario per 16, il ricorso del mercato aumenta di quasi 17 miliardi di euro».

Riforma del Regolamento: martedì 14 ottobre si riunisce la Giunta. Il Presidente Schifani: dialettica costruttiva sulle regole

Si riunirà martedì 14 ottobre alle ore 12 la Giunta per il Regolamento, chiamata a una prima discussione sulle proposte che i Gruppi politici avanzeranno in merito alla riforma del Regolamento. La decisione di riunire la Giunta è stata annunciata in Aula dal Presidente Schifani nel corso della seduta pomeridiana del 7 ottobre. «E' notorio - ha detto il Presidente del Senato - che, negli ultimi anni di vita democratica del nostro Paese, il ricorso alla decretazione d'urgenza ha costituito - ahimè! - la prassi dell'azione degli Esecutivi che si sono succeduti, a causa della lungaggine dei lavori parlamentari in via ordinaria: una lungaggine che è determinata dai Regolamenti, non certo dai politici che si sono susseguiti. Ritengo, però, che - al segnale che ci è stato dato dagli elettori, di semplificazione del quadro politico - commetteremmo un errore se non rispondessimo da parte nostra con la semplificazione anche della procedura legislativa ordinaria: questo è il segnale che dovremmo rendere a quegli elettori che ci hanno chiesto la semplificazione della politica e del quadro politico.
«Ed ecco perché, in questa logica - ha detto ancora il Presidente Schifani -, vedo la soluzione in un ritorno alla riappropriazione del proprio ruolo da parte del Parlamento con la legislazione ordinaria e non d'urgenza, mediante l'esame immediato e tempestivo della riforma dei Regolamenti. Di questo mi sono fatto carico, convocando la Giunta per il Regolamento per la giornata di martedì prossimo alle ore 11, quando inizieremo a discutere le proposte di modifica del Regolamento presentate da maggioranza e opposizione che vanno in quella direzione: nel senso, cioè, di dare tempi certi all'attivazione del programma di un Esecutivo che è stato votato dagli elettori e all'espressione delle controproposte di un'opposizione che ha dritto di veder garantiti i propri tempi, per poter discutere le proprie proposte.
«A questo - ha proseguito il Presidente - si è accompagnata la richiesta dell'opposizione di una migliore riorganizzazione dei lavori di Aula e di Commissione, richiesta sulla quale ho aperto un confronto chiedendo a tutti i Capigruppo delle controproposte. Io mi auguro che sul tema della riapertura delle regole si possa iniziare, in Aula e in Giunta, un modello di confronto della politica che riporti una dialettica veramente politica e costruttiva sulle regole e quindi riesca a svelenire quel clima che fuori dal Palazzo sta caratterizzando i momenti di questa giornata politica. Mi auguro che sia il Parlamento il centro del confronto, il centro del dibattito della politica e che dal Parlamento arrivino al Paese segnali di momenti di sintesi che, quando si raggiungono, costituiscono sicuramente momenti di alta politica.
«Credo che il percorso sia stato tracciato. La Giunta per il Regolamento è stata convocata dal sottoscritto con l'intesa unanime di tutti i Capigruppo e mi auguro che quello della prossima settimana sia l'inizio di un percorso, in maniera tale che con la semplificazione condivisa dell'iter ordinario della formazione delle leggi si possa conseguentemente arrivare alla riduzione della decretazione di urgenza. Avremmo così fatto un favore al Parlamento - ha concluso il Presidente Schifani - e avremmo fatto un favore a una migliore efficienza della nostra democrazia parlamentare».

Magistrati nelle sedi disagiate: sì del Senato

Il Senato ha approvato con 247 voti a favore e un astenuto il disegno di legge 1018 di conversione del decreto recante interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario. Il decreto si propone di migliorare la funzionalità del sistema giudiziario sotto due specifici profili: assicurare il funzionamento delle cosiddette sedi disagiate e rendere operativo il Fondo unico della giustizia, istituito dal comma 23 dell'articolo 61 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, come convertito dalla legge n. 133 di quest'anno. Viene quindi modificata la disciplina del trasferimento d'ufficio dei magistrati al fine di sopperire alla scopertura dell'organico del personale nelle cosiddette sedi disagiate. Il provvedimento in esame muta inoltre le definizioni stesse di trasferimento d'ufficio e di sede disagiata e prevede adeguate incentivazioni per favorire il trasferimento dei magistrati in tali sedi. Infine, vengono stabilite le norme per il funzionamento del Fondo unico di giustizia, indicando la tipologia delle risorse che confluiranno nel Fondo e le regole di amministrazione dello stesso.
Il provvedimento passa ora al vaglio della Camera.



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