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Archivio delle notizie

Dal Senato 250 giovani Testimoni dei Diritti Umani

Gli studenti in AulaHanno lasciato l'Aula del Senato con un preciso mandato i 250 studenti italiani che hanno partecipato il 30 gennaio alla Seduta straordinaria voluta da Palazzo Madama per ricordare il 60mo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti umani. Saranno i Testimoni di quanto contenuto nel documento approvato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Insigniti con una spilla simbolo dal Presidente del Senato, Renato Schifani, i giovani delle scuole superiori nell'emiciclo in rappresentanza di tutti gli studenti italiani, si impegneranno, come recita la risoluzione approvata per all'unanimità dall'Assemblea ''a compiere ogni sforzo possibile per la conoscenza e l'attuazione dei principi della Dichiarazione universale dei Diritti umani, soprattutto per quanto attiene i diritti dei giovani, facendosene attivi e convinti artefici della loro diffusione e realizzazione''. Il documento proposto dai giovani ha ricevuto il motivato parere favorevole del presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, Pietro Marcenaro.

Il comunicato stampa »

Semplificazione normativa: il decreto in 1a Commissione

Con la relazione del sen. Pastore la Commissione Affari costituzionali ha avviato l'esame del ddl 1342, di conversione del decreto-legge n. 200 del 2008, in materia di semplificazione normativa, approvato dalla Camera dei deputati.

Veicoli d'interesse storico e collezionistico

La Commissione Lavori pubblici, il 3 febbraio in Ufficio di Presidenza, nell'ambito dell'esame dei disegni di legge in materia di veicoli d'interesse storico e collezionistico, ha svolto l'audizione di rappresentanti dei Registri Auto storiche Fiat, Autobianchi, Lancia e Alfaromeo, UNASCA, FMI e ANCI.

Tutela minori nei mezzi di comunicazione: audizione in Commissione Infanzia

La Commissione parlamentare per l'infanzia ha svolto oggi l'indagine conoscitiva sulla tutela dei minori nei mezzi di comunicazione con l'audizione del direttore scientifico del Centro Studi Minori e Media, Isabella Poli.

Aula: l'agenda della settimana

Come stabilito dall'ultima Conferenza dei Capigruppo, da oggi, martedì 3 febbraio alle ore 11, viene esaminata la ratifica sul trattato di amicizia tra Italia e Libia (ddl 1333); è all'ordine del giorno anche la ripresa della discussione del ddl sulla sicurezza pubblica (ddl 733), sospeso lo scorso 15 gennaio.
Con l'occasione il Ministro dell'interno riferirà sugli eventi accaduti al Centro di accoglienza di Lampedusa e sugli sbarchi di clandestini.
In agenda questa settimana anche i decreti-legge di proroga di termini e in materia ambientale.

Dinamica dei prezzi petroliferi: indagine in 10a Commissione

La Commissione Industria ha portato avanti l'indagine conoscitiva sulla dinamica dei prezzi petroliferi con l'audizione di Rappresentanti di EON.

Attuazione direttiva controllo spedizioni rifiuti radioattivi

La Commissione Ambiente, in sede consultiva su atti del governo ha concluso l'esame dell'atto di governo n. 53 - Schema di decreto legislativo recante: "Attuazione della direttiva 2006/117/Euratom, relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito". La Commissione ha conferito il mandato al Relatore a redigere un parere favorevole con osservazioni conformi a quelle avanzate dalla Conferenza Stato-Regioni.

Partecipazione dei lavoratori: audizioni nelle Commissioni 6a e 11a riunite

Le Commissioni Finanze e Lavoro riunite, in Ufficio di Presidenza hanno ascoltato le organizzazioni sindacali CGIL, UIL, CISL e UGL, in relazione all'esame dei disegni di legge in materia di informazione e consultazione dei lavoratori, nonchè di partecipazione azionaria dei dipendenti (A.S. 803 e 964).

Trattato di amicizia tra Italia e Libia in Aula

L'Aula ha definitivamente approvato il ddl 1333, contenente la "Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008", già approvato dalla Camera dei deputati.
Il Trattato, volto al rafforzamento della pace, della sicurezza e della stabilità nell'area del Mediterraneo, impegna le parti a non ricorrere alla minaccia o all'impiego della forza, a non ingerire negli affari interni, a ricercare soluzioni pacifiche delle controversie e a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali. L'Italia contribuirà alla realizzazione di progetti infrastrutturali, i cittadini italiani espulsi in passato potranno ottenere visti di ingresso in Libia senza limitazioni e sarà cercata una soluzione per i crediti vantati dalle aziende italiane. Il partenariato bilaterale darà impulso alle relazioni politiche, alla cooperazione scientifica, culturale, economico-industriale ed energetica e alla collaborazione nella lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti, all'immigrazione clandestina, nonché nei settori della difesa e nei rapporti parlamentari e tra enti locali. Il ddl di ratifica reca misure per l'istituzione di un'addizionale IRES a carico di determinate società e il riconoscimento di un ulteriore indennizzo ai titolari di beni, diritti e interessi sottoposti in Libia a misure limitative.

Replicando agli interventi in discussione generale, il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica ha sottolineato che l'accordo chiude quasi cento anni di storia conflittuale dei rapporti italo-libici e, al di là degli aspetti anche emozionalmente rilevanti che restano parzialmente aperti, costituisce un atto di grande realismo politico, come attesta l'assenza di critiche sostanziali alla ratifica. Il Trattato pone le basi per la soluzione degli annosi problemi relativi ai visti per gli italiani nati in Libia, ai crediti vantati dalle imprese e, attaverso uno specifico articolo inserito nel ddl di ratifica, anche il problema degli indennizzi agli esuli italiani. Il Governo, infine, garantisce che non vi è contraddizione tra le previsioni del Trattato e gli impegni discendenti dall'Alleanza atlantica e considera la parte del Trattato riferita alla cooperazione per il contrasto all'immigrazione clandestina preliminare rispetto ad ulteriori accordi futuri, non potendosi immaginare che la ratifica comporti un effetto immediato ed automatico di blocco del fenomeno migratorio.

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