Costituzione dell'Ufficio di Presidenza e altri adempimenti parlamentari di inizio legislatura
L'Assemblea si è riunita per la prima seduta della XVI legislatura il il 29 aprile 2008, alle ore 10,30.
Primo adempimento: costituzione dell'Ufficio di Presidenza provvisorio
«Nella prima seduta dopo le elezioni il Senato è presieduto provvisoriamente dal più anziano di età. I sei senatori più giovani presenti alla seduta sono chiamati ad esercitare le funzioni di Segretari» (art. 2 del Regolamento del Senato).
I tre senatori più anziani erano Rita Levi-Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro, Giulio Andreotti. La prima seduta della XVI legislatura è stata presieduta dal sen. Andreotti, a seguito della rinuncia dei sen. Levi-Montalcini e Scalfaro.
Il presidente provvisorio Andreotti, nella seduta del 29 aprile 2008, ha invitato i senatori Massimo Garavaglia, Anna Rita Fioroni, Donatella Poretti, Enrico Montani, Marco Perduca e Simona Vicari, che sono risultati essere i più giovani senatori presenti in Aula, a prendere posto al banco della Presidenza per esercitare le funzioni di segretari provvisori.
Secondo adempimento: convocazione della Giunta provvisoria per la verifica dei poteri
«1. Costituito il seggio provvisorio, il Presidente, ove occorra, proclama eletti senatori i candidati che subentrano agli optanti per la Camera dei deputati. 2. Per i relativi accertamenti, il Presidente convoca immediatamente una Giunta provvisoria per la verifica dei poteri. 3. La Giunta provvisoria è costituita dai senatori membri della Giunta delle elezioni del Senato della precedente legislatura che siano presenti alla prima seduta» (art. 3 del Regolamento).
Sono 13 i senatori membri della Giunta delle elezioni della XV Legislatura rieletti nella XVI (8 della Pdl e 5 del PD) e faranno tutti parte, ovviamente, della Giunta provvisoria per la verifica dei poteri. Nel caso fossero stati meno di 7, ecco cosa sarebbe successo:
«Qualora il loro numero sia inferiore a sette, il Presidente procede, mediante sorteggio, all'integrazione del collegio sino a raggiungere il numero predetto» (art. 3 del Regolamento).
«La Giunta provvisoria è presieduta dal componente più anziano di età ed ha come segretario il più giovane». (art. 3 del Regolamento).
Ecco l'elenco dei senatori membri della Giunta delle elezioni della XV Legislatura rieletti nella XVI:
Domenico Nania, PDL
Andrea Pastore, PDL
Valerio Carrara, PDL
Luigi Lusi, PD
Maria Elisabetta Alberti Casellati, PDL
Andrea Augello, PDL
Filippo Berselli, PDL
Anna Maria Carloni, PD
Felice Casson, PD
Pasquale Giuliano, PDL
Giovanni Legnini, PD
Lucio Malan, PDL
Magda Negri, PD
La prima seduta della legislatura è stata quindi brevemente sospesa per consentire alla Giunta provvisoria di riunirsi in una sala attigua all'Aula del Senato. La Giunta ha infatti il compito di effettuare gli accertamenti relativi alla proclamazione a senatore dei candidati che subentrano agli optanti per altre circoscrizioni. Dopo la sospensione la seduta è ripresa con la proclamazione, da parte del Presidente, dei senatori subentranti.
Elezione del Presidente
Il Senato ha quindi proceduto alla elezione del Presidente con votazione a scrutinio segreto. Questa la procedura: i senatori passano davanti al banco della Presidenza dove viene approntata una cabina che garantisce la segretezza del voto. Prima di entrare nella cabina, i senatori ricevono dagli assistenti parlamentari una scheda. All'interno della cabina, il senatore scrive il nome del candidato alla Presidenza. All'uscita dalla cabina la scheda viene depositata nell'apposita urna. Nell'appello vengono chiamati per primi i senatori a vita per esprimere il proprio voto. La chiama prosegue quindi con gli altri senatori in ordine alfabetico.
Per quanto riguarda il numero dei voti richiesto, ecco cosa prescrive il Regolamento: «E' eletto chi raggiunge la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato. Qualora non si raggiunga questa maggioranza neanche con un secondo scrutinio, si procede, nel giorno successivo, ad una terza votazione nella quale è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, computando tra i voti anche le schede bianche. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato detta maggioranza, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza, anche se relativa. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età» (art. 4).
Nella seduta n° 1 della XVI legislatura è stato eletto Presidente, con 178 voti, il sen. Renato Schifani. Dopo la sua elezione, il Presidente del Senato, come di prassi, è salito sul banco della Presidenza e ha pronunciato un discorso di insediamento. Si è così conclusa la prima seduta.
Costituzione dei Gruppi Parlamentari
Il prossimo adempimento, dopo la prima seduta, riguarda la costituzione dei Gruppi parlamentari.
Infatti «entro tre giorni dalla prima seduta, ogni senatore è tenuto ad indicare alla Presidenza del Senato il Gruppo del quale intende far parte» (art. 14, comma 2, Regolamento).
Entro le ore 13 di venerdì 2 maggio 2008, ogni senatore è quindi tenuto ad indicare alla Presidenza del Senato il Gruppo del quale intende far parte.
«Ciascun Gruppo dev'essere composto da almeno dieci senatori. I senatori che non abbiano dichiarato di voler appartenere ad un Gruppo formano il Gruppo misto. Il Consiglio di Presidenza può autorizzare la costituzione di Gruppi con meno di dieci iscritti, purché rappresentino un partito o un movimento organizzato nel Paese che abbia presentato, con il medesimo contrassegno, in almeno quindici regioni, proprie liste di candidati alle elezioni per il Senato ed abbia ottenuto eletti in almeno tre regioni, e purchè ai Gruppi stessi aderiscano almeno cinque senatori, anche se eletti con diversi contrassegni» (art. 14, commi 4-5).
«Entro sette giorni dalla prima seduta, il Presidente del Senato indìce, per ogni Gruppo da costituire, la convocazione dei senatori che hanno dichiarato di volerne far parte e la convocazione dei senatori da iscrivere nel Gruppo misto» (art. 15, comma 1).
I Gruppi parlamentari della XVI legislatura sono stati convocati per lunedì 5 maggio alle ore 18, per procedere, ove non lo avessero fatto in precedenza, alla propria costituzione.
Elezione del Consiglio di Presidenza
La costituzione dei gruppi parlamentari è necessaria ad un altro adempimento: «Eletto il Presidente, nella seduta successiva si procede alla elezione di quattro Vice Presidenti, di tre Questori e di otto Segretari» (art. 5, comma 1).
Per questa legislatura appena iniziata la seduta pubblica del Senato, in cui si procederà all'elezione del Consiglio di Presidenza, è stato fissato alle ore 10,30 di martedì 6 maggio.
«Nel Consiglio di Presidenza sono rappresentati tutti i Gruppi parlamentari costituiti di diritto, a norma dell'articolo 14, comma 4, ivi compreso il Gruppo misto. Prima di procedere alle votazioni a norma del comma 2, il Presidente promuove le opportune intese tra i Gruppi» (art. 5, comma 3).
Formazione delle Commissioni
L'ultimo adempimento di inizio legislatura riguarda la formazione delle Commissioni permanenti.
«Ciascun Gruppo, entro cinque giorni dalla propria costituzione, procede, dandone comunicazione alla Presidenza del Senato, alla designazione dei propri rappresentanti nelle singole Commissioni permanenti di cui all'articolo 22, in ragione di uno ogni tredici iscritti, fatto salvo quanto previsto al comma 4-bis» (art. 21, comma 1).
Senato: il "dietro le quinte" della prima seduta
Ventotto emittenti televisive, 4 delle quali straniere, 9 radio, 42 quotidiani, 275 giornalisti accreditati in aggiunta ai professionisti dell'Associazione Stampa Parlamentare, 44 fotografi, 136 tecnici radio-tv. In totale, quasi 500 operatori del mondo dell'informazione "accreditati" in Senato in occasione della prima seduta della XVI Legislatura.
Sono questi i numeri che hanno contraddistinto il "dietro le quinte" dell'elezione del Presidente del Senato.
L'elezione del Presidente del Senato e gli altri adempimenti parlamentari di inizio legislatura
1968-04-08
Senatori subentranti
Nella prima seduta della XVI legisaluta, martedì 29 aprile, il sen. Garavaglia, in qualità di segretario provvisorio, ha comunicato che la Giunta provvisoria per la verifica dei poteri, preso atto delle dichiarazioni di opzione pervenute, per le sostituzioni cui occorre provvedere nei seggi resisi in conseguenza vacanti, ha riscontrato che nelle seguenti Regioni risultano primi dei non eletti i seguenti candidati:
- nella Regione Piemonte, per la lista "Lega Nord", Rossana Lidia Boldi, in sostituzione del senatore Roberto Calderoli;
- nella Regione Friuli-Venezia Giulia, per la lista "Lega Nord", Mario Pittoni, in sostituzione del senatore Roberto Calderoli;
- nella Regione Lombardia, per la lista "Di Pietro-Italia dei valori", Gianpiero De Toni, in sostituzione del senatore Giuseppe Astore e, per la lista "Lega Nord", Irene Aderenti in sostituzione del senatore Roberto Castelli;
- nella Regione Basilicata, per la lista "Partito Democratico", Maria Antezza Papapietro, in sostituzione del senatore Nicola Latorre;
- nella Regione Lazio, per la lista "Partito Democratico", Vincenzo Maria Vita in sostituzione del senatore Franco Marini, Maria Francesca Marinaro in sostituzione della senatrice Anna Maria Paola Luigia Finocchiaro, Roberto Di Giovan Paolo in sostituzione della senatrice Mariapia Garavaglia;
- nella Regione Emilia-Romagna, per la lista "Lega Nord", Angela Maraventano, in sostituzione del senatore Roberto Castelli;
- nella Regione Puglia, per la lista "Di Pietro-Italia dei valori", Giuseppe Caforio, in sostituzione del senatore Felice Belisario.
Sono stati quindi proclamati senatori, dal Presidente provvisorio sen. Andreotti, i candidati: Rossana Lidia Boldi, nella Regione Piemonte, Mario Pittoni, nella Regione Friuli-Venezia Giulia, Gianpiero De Toni e Irene Aderenti nella Regione Lombardia, Maria Antezza, nella Regione Basilicata, Vincenzo Maria Vita, Maria Francesca Marinaro, Roberto Di Giovan Paolo, nella Regione Lazio, Angela Maraventano, nella Regione Emilia-Romagna, Giuseppe Caforio, nella Regione Puglia.
Dovendo infine procedere all'attribuzione del seggio resosi vacante nella Regione Veneto, a seguito delle dimissioni del senatore Giancarlo Galan, è stato quindi proclamato senatore al suo posto Piero Longo, che lo seguiva immediatamente nell'ordine progressivo della sua lista.
Renato Schifani eletto Presidente del Senato
Con 178 voti Renato Schifani è stato eletto Presidente del Senato al termine della prima seduta della XVI Legislatura. I senatori presenti e votanti erano 319. La maggioranza richiesta era pari a 162 voti.
Renato Schifani è nato a Palermo l'11 maggio 1950. Figlio di impiegati, si è laureato in giurisprudenza con 110 e lode. E' avvocato patrocinante in Cassazione.
E' sposato e ha due figli maschi.
Ha aderito a Forza Italia nel febbraio del '95 e l'anno dopo è stato eletto in Parlamento. Dal '96 al 2001 è stato capogruppo azzurro in Commissione Affari Costituzionali al Senato e ha fatto parte della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali (cosiddetta "Bicamerale"). Dal 2001 (XIV Legislatura) è presidente dei senatori di Forza Italia, riconfermato nella XV Legislatura.
E' stato eletto in Sicilia.
XVI Legislatura: l'accoglienza degli eletti a Palazzo Madama
Gli eletti al Senato possono chiamare al numero 0667062255 - dalle ore 9.00 alle 20.30, da lunedì a venerdì, fino al 30 aprile - per chiedere tutte le informazioni relative ai primi adempimenti. Dal 28 al 30 aprile è in funzione una struttura di accoglienza, all'interno di Palazzo Madama, dove i Senatori, dalle 8 alle 21, possono compilare il foglio notizie, fare la fotografia ufficiale per il tesserino e il sito, ricevere il "vademecum" contenente le informazioni necessarie per l'attività parlamentare.