Approvando con una votazione a scrutinio segreto un ordine del giorno presentato dal sen. De Gregorio (PdL) e da altri senatori in difformità dalle conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, il Senato ha deliberato di rinviare, fino a quando non sia stato conseguito un accertamento con autorità di cosa giudicata sui fatti oggetto del relativo procedimento penale, l'annullamento dell'elezione del sen. Nicola Paolo Di Girolamo (PdL). La vicenda prende le mosse dal ricorso presentato dal signor Raffaele Fantetti, primo dei non eletti nella ripartizione Europa, che ha eccepito la mancanza dei requisiti di eleggibilità del sen. Di Girolamo nella circoscrizione estero.

• Comunicato di fine seduta »

Nella seduta pomeridiana dell'Aula di ieri, mercoledì 28 gennaio, è intervenuto il Ministro della giustizia Alfano, che ha illustrato la relazione sull'amministrazione della giustizia nell'anno 2008, esponendo nel contempo le linee di intervento programmate in materia.
Il Senato ha quindi votato a favore della proposta di risoluzione n. 1 della maggioranza (primi firmatari i Capigruppo del PdL Gasparri e della LNP Bricolo), con cui si approvano le comunicazioni del Ministro e si indicano alcune priorità per rendere efficiente il servizio della giustizia e ad assicurare ad ogni cittadino sicurezza e libertà.
Approvata anche la proposta di risoluzione n. 2 (testo 2) a prima firma del sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut) cui il Ministro aveva dato parere favorevole, mentre sono state respinte le proposte di risoluzione n. 3 dei sen. Belisario (IdV) ed altri e n. 4 dei sen. Casson (PD) ed altri.

La Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, martedì 27 gennaio ha avviato l'audizione dell'ispettore generale capo dell'Ispettorato generale per la spesa sociale della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze, dottor Francesco Massicci, che ha fornito una panoramica sulla situazione dei disavanzi finanziari nelle Regioni.
Giovedì 29 gennaio ha svolto il seguito dell'audizione del direttore generale della Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dottor Filippo Palumbo.

L'Ufficio di Presidenza della Commissione Sanità ha svolto l'audizione informale sui ddl 145 e connessi in materia di medicine non convenzionali.
Giovedì 29 sono stati ascoltati i rappresentanti della Lega italiana contro l'epilessia.

La Commissione Ambiente, in sede referente, ha proseguito l'esame del ddl 1306 ("Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente").
E' stato fissato alle ore 19 di giovedì 29 gennaio, il termine per la presentazione di subemendamenti.

Nella seduta antimeridiana di ieri, mercoledì 28 gennaio, l'Aula ha licenziato per la Camera il ddl 1279 di "Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità". Come riportato nella relazione, la Convenzione «è stata elaborata in seno alle Nazioni Unite e costituisce la prima fattispecie di accordo in sede internazionale in materia di disabilità, per dar vita ad uno strumento vincolante per le parti contraenti, a differenza delle regole standard dell'ONU sulla disabilità del 1993 di contenuto non precettivo. Detta Convenzione si inserisce nell'alveo delle misure volte a dare concreta attuazione alla garanzia della piena tutela dei diritti umani, a partire dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, di cui, tra l'altro, proprio il prossimo 10 dicembre ricorre il sessantesimo anniversario. A livello contenutistico, la Convenzione sancisce per le persone con disabilità i princìpi fondamentali di pari opportunità e di non discriminazione, affinché esse possano godere, sulla base degli ordinamenti degli Stati di appartenenza, degli stessi diritti riconosciuti agli altri consociati».