Lavori usuranti: sì dell'Aula
L'Aula ha approvato il ddl 1167 di "delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali"; la parola passa ora alla Camera. Il provvedimento è collegato alla manovra finanziaria.
Il 24 novembre i relatori, sen. Castro e Saltamartini (PdL), avevano evidenziato i principali ambiti di intervento della delega. Anzitutto le norme sulla conciliazione e sull'arbitrato intesi come strumenti per la valorizzazione del ruolo e dell'autonomia delle parti contrattuali e delle parti sociali. Vi sono poi le misure in tema di riforma del processo del lavoro, al fine di allineare la strumentazione giudiziaria ai migliori standard internazionali. Viene inoltre reintrodotto lo staff leasing, che consente alta qualità di prestazione professionale a basso costo, e si interviene in materia previdenziale. Numerosi gli interventi in tema di riforma della pubblica amministrazione, a partire dalle misure tendenti a garantire il diritto allo studio nelle università, dove viene riconosciuto l'elettorato passivo per l'elezione degli organi statutari e collegiali anche ai professori di seconda fascia. Si introducono inoltre norme innovative in materia di mobilità del personale pubblico, si interviene sul conferimento di incarichi e l'attribuzione di funzioni dirigenziali e si prevede la possibilità per i pubblici dipendenti di chiedere un anno di aspettativa per avviare attività professionali e imprenditoriali. Viene inoltre riconosciuta la specificità delle Forze armate, delle Forze di Polizia e del Corpo dei vigili del fuoco onde equiparare, anche sul piano economico, normativo e funzionale, il personale statale in regime di diritto pubblico e quello in regime non delegificato. Si introducono norme di riordino dei congedi, delle aspettative e dei permessi, si interviene in materia di portatori di handicap e di misure relative al sostegno della paternità e della maternità, si modifica la concezione secondo cui il certificato di malattia debba contenere semplicemente l'attestazione della prognosi e non della diagnosi, si innova in tema di incarichi del personale del comparto sicurezza nella pubblica amministrazione, si omogeneizza l'istituto del comando delle forze militari presso altre pubbliche amministrazioni e si innova in materia di requisiti di accesso ai gruppi sportivi delle Forze armate e delle Forze dell'ordine, nonché in tema di ruoli tecnici della Polizia di Stato.