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Archivio delle notizie

Produttività del lavoro pubblico: sì definitivo al "ddl Brunetta"

Con 154 voti favorevoli e 1 contrario, l'Aula ieri ha dato il via libera definitivo al ddl 847-B (cosiddetto "ddl Brunetta") recante "Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti", di cui è primo firmatario il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta.
Come riferito in Aula nella seduta di martedì 24 febbraio dal relatore sen. Vizzini, la Camera ha introdotto «alcuni elementi di novità, soprattutto per quanto attiene, in primo luogo, alla riforma del lavoro pubblico, poi alla valutazione delle strutture e del personale delle amministrazioni pubbliche e alle norme sulla funzione della Corte dei conti, con particolare riferimento ai nuovi e incisivi poteri di controllo sulle gestioni pubbliche e statali che il disegno di legge le ha attribuito».
Gli obiettivi della delega sono precisati dall'art. 2 del provvedimento:

a) convergenza degli assetti regolativi del lavoro pubblico con quelli del lavoro privato, con particolare riferimento al sistema delle relazioni sindacali;
b) miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia delle procedure della contrattazione collettiva;
c) introduzione di sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture, finalizzati ad assicurare l'offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità e a consentire agli organi di vertice politici delle pubbliche amministrazioni l'accesso diretto alle informazioni relative alla valutazione del personale dipendente;
d) garanzia della trasparenza dell'organizzazione del lavoro nelle pubbliche amministrazioni e dei relativi sistemi retributivi;
e) valorizzazione del merito e conseguente riconoscimento di meccanismi premiali per i singoli dipendenti sulla base dei risultati conseguiti dalle relative strutture amministrative;
f) definizione di un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici;
g) affermazione del principio di concorsualità per l'accesso al lavoro pubblico e per le progressioni di carriera;
h) introduzione di strumenti che assicurino una più efficace organizzazione delle procedure concorsuali su base territoriale, conformemente al principio della parità di condizioni per l'accesso ai pubblici uffici, da garantire, mediante specifiche disposizioni del bando, con riferimento al luogo di residenza dei concorrenti, quando tale requisito sia strumentale all'assolvimento di servizi altrimenti non attuabili o almeno non attuabili con identico risultato;
i) previsione dell'obbligo di permanenza per almeno un quinquennio nella sede della prima destinazione anche per i vincitori delle procedure di progressione verticale, considerando titolo preferenziale nelle medesime procedure di progressione verticale la permanenza nelle sedi carenti di organico.

Sport di base e dilettantistico: indagine in 7a Commissione

La Commissione Istruzione ha proseguito l'indagine conoscitiva sullo sport di base e dilettantistico con l'audizione dei rappresentanti della Federazione italiana rugby (FIR) e della Federazione italiana di atletica leggera (FIPAV).

Produttività del lavoro pubblico: sì definitivo al "ddl Brunetta"

Con 154 voti favorevoli e 1 contrario, l'Aula ieri ha dato il via libera definitivo al ddl 847-B (cosiddetto "ddl Brunetta") recante "Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti", di cui è primo firmatario il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta.
Come riferito in Aula nella seduta di martedì 24 febbraio dal relatore sen. Vizzini, la Camera ha introdotto «alcuni elementi di novità, soprattutto per quanto attiene, in primo luogo, alla riforma del lavoro pubblico, poi alla valutazione delle strutture e del personale delle amministrazioni pubbliche e alle norme sulla funzione della Corte dei conti, con particolare riferimento ai nuovi e incisivi poteri di controllo sulle gestioni pubbliche e statali che il disegno di legge le ha attribuito».
Gli obiettivi della delega sono precisati dall'art. 2 del provvedimento:

a) convergenza degli assetti regolativi del lavoro pubblico con quelli del lavoro privato, con particolare riferimento al sistema delle relazioni sindacali;
b) miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia delle procedure della contrattazione collettiva;
c) introduzione di sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture, finalizzati ad assicurare l'offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità e a consentire agli organi di vertice politici delle pubbliche amministrazioni l'accesso diretto alle informazioni relative alla valutazione del personale dipendente;
d) garanzia della trasparenza dell'organizzazione del lavoro nelle pubbliche amministrazioni e dei relativi sistemi retributivi;
e) valorizzazione del merito e conseguente riconoscimento di meccanismi premiali per i singoli dipendenti sulla base dei risultati conseguiti dalle relative strutture amministrative;
f) definizione di un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici;
g) affermazione del principio di concorsualità per l'accesso al lavoro pubblico e per le progressioni di carriera;
h) introduzione di strumenti che assicurino una più efficace organizzazione delle procedure concorsuali su base territoriale, conformemente al principio della parità di condizioni per l'accesso ai pubblici uffici, da garantire, mediante specifiche disposizioni del bando, con riferimento al luogo di residenza dei concorrenti, quando tale requisito sia strumentale all'assolvimento di servizi altrimenti non attuabili o almeno non attuabili con identico risultato;
i) previsione dell'obbligo di permanenza per almeno un quinquennio nella sede della prima destinazione anche per i vincitori delle procedure di progressione verticale, considerando titolo preferenziale nelle medesime procedure di progressione verticale la permanenza nelle sedi carenti di organico.

L'agenda dell'Aula

La Conferenza dei Capigruppo, riunita il 19 febbraio, ha stabilito il programma dell'attività dell'Aula fino al 5 marzo.
Questa settimana è in calendario il ddl su sviluppo economico, semplificazione, competitività e processo civile.
La prima settimana di marzo vedrà invece l'Aula impegnata con il decreto-legge n. 4 in materia di produzione lattiera, e con l'avvio della discussione generale del ddl nn. 10 e connessi in materia di consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, previsto per la seduta antimeridiana di giovedì 5.

Presidenza italiana G8: audizione del Ministro Tremonti

La Commissione Esteri del Senato, congiunta alla III Commissione della Camera, ha ascoltato il Ministro dell'economia Giulio tremonti nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla presidenza italiana del G8 e le prospettive della governance mondiale. L'audizione è stata trasmessa in diretta dal canale satellitare e dalla webtv del Senato.

Collegato su sviluppo economico in Aula

L'Aula è impegnata nella discussione del disegno di legge collegato, contenente "disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile", già approvato dalla Camera dei deputati (ddl 1082).
Come riferito il 25 febbraio dal sen. Malan, il disegno di legge contiene misure specifiche rilevanti, tra cui gli interventi infrastrutturali nelle aree sottoutilizzate, volti a facilitare l'adeguamento delle reti di comunicazione all'evoluzione tecnologica, e la costituzione di un fondo per i progetti di eccellenza nel settore del turismo, pari a 48 milioni di euro. In materia di semplificazione, vengono indicati diversi principi cui il Governo è tenuto ad adeguarsi nella redazione dei testi legislativi - tra i quali l'obbligo di indicare espressamente le eventuali norme sostituite, modificate, abrogate o derogate - e si stabilisce che ogni 7 anni debba provvedersi all'aggiornamento dei codici e dei testi unici, secondo le procedure previste dalla legge n. 400 del 1988. Il provvedimento reca inoltre misure sulla certezza dei tempi di conclusione del procedimento amministrativo, sul meccanismo del silenzio assenso e sull'istituto della conferenza dei servizi, prevedendo in particolare la partecipazione dei concessionari e dei gestori di pubblici servizi solo nel caso in cui il procedimento amministrativo abbia effetto diretto o indiretto sulle loro attività.
Il sen. Delogu ha invece riferito sugli aspetti del provvedimento riguardanti le modifiche al codice di procedura civile volte a semplificare determinate procedure e a ridurre la durata dei processi. Vengono tra la'ltro ridotti i termini entro i quali possono essere recepite o rilevate le eccezioni; si stabilisce che nella sentenza non è più necessario esporre lo svolgimento del processo ma si devono indicare solo le ragioni che hanno portato alla decisione; si stabilisce che i consulenti, i custodi e gli altri ausiliari devono rispettare i termini fissati dal giudice, i quali di norma non devono superare i tre mesi; si prevede che la procura alle liti possa essere conferita con sistema informatico; vengono snellite le modalità di svolgimento delle prime udienze e la procedura relativa alle consulenze. Si prevede inoltre che il giudice, su accordo delle parti, possa disporre di assumere le testimonianze per iscritto; vengono elencati dettagliatamente i casi di ammissibilità dei ricorsi in Cassazione e si predispone un filtro, presso la stessa Corte di cassazione, per valutare preventivamente tale ammissibilità; viene snellito il procedimento del pignoramento presso terzi e si inserisce il procedimento sommario di cognizione; si stabilisce che il giudice debba fissare il calendario del processo in modo che le parti possano sapere quando la causa terminerà. Il provvedimento conferisce inoltre delega al Governo per l'adozione di decreti legislativi in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili e di mediazione e conciliazione delle controversie civili e commerciali. Esso contiene infine una serie di disposizioni transitorie che riguardano la pratica dei rapporti tra lo Stato e l'amministrazione della giustizia e non incidono in modo significativo sulla durata dei processi.



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