Cordoglio in Aula per la scomparsa di Luigi Preti
In apertura della seduta antimeridiana l'Aula ha ricordato la figura di Luigi Preti, definito dal Presidente Schifani in un messaggio «uno dei padri della socialdemocrazia italiana e della nostra Costituzione, protagonista di molti decenni di storia italiana e successivamente attento osservatore della vita sociale e politica del nostro Paese, raccontata con passione e lucidità nei suoi scritti».
Nomina Presidente Unuci
La Commissione Difesa riunita in sede consultiva su atti del Governo, ha espresso parere favorevole sulla proposta di nomina del generale di squadra aerea Giovanni Tricomi a Presidente dell'Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia (Unuci)(n. 24).
Nuovo calendario dei lavori fino al 29 gennaio
La Conferenza dei Capigruppo, riunita il 13 gennaio, ha stabilito il nuovo calendario dei lavori dell'Aula fino al 29 gennaio.
Il federalismo sarà in agenda dalle ore 11 del 20 gennaio e per tutta questa settimana.
Dalle ore 15 del 26 gennaio alla seduta antimeridiana del 28 l'Assemblea esaminerà il decreto-legge anticrisi, ora al vaglio della Camera.
Nella seduta pomeridiana del 28 gennaio il Ministro della giustizia svolgerà la relazione sullo stato della Giustizia, mentre la relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sull'elezione contestata nella Circoscrizione estero sarà posta all'ordine del giorno dell'Assemblea nella seduta antimeridiana del 29 gennaio. Al sindacato ispettivo sarà dedicata la seduta pomeridiana del 29 gennaio.
COPASIR: audizione
Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, oggi martedì 20 gennaio, ha svolto l'audizione del Presidente emerito della Corte Costituzionale, dottor Renato Granata, Presidente della Commissione istituita per definire le procedure di accesso alla documentazione per la quale viene a decadere il Segreto di Stato.
Prosegue indagine su Agenzie del lavoro in 11a Commissione
Martedì 20 gennaio alle ore 15 la Commissione Lavoro ha svolto l'audizione dell'ISFOL, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul funzionamento delle Agenzie del lavoro.
Sì unanime della 4a Commissione al ddl sull'arruolamento dei congiunti di appartenenti alle Forze armate vittime del dovere
«Il 13 febbraio scorso, nella Valle di Uzbeen, in Afghanistan, a seguito di un attacco compiuto ai danni di un convoglio del contingente militare italiano, perdeva la vita il sottotenente Giovanni Pezzulo. L'episodio suscitò particolare emozione nell'opinione pubblica, anche a causa delle parole pronunciate dalla giovane figlia del caduto, la diciottenne Giusy, che nel ricordare come il padre fosse "orgoglioso di far parte di un esercito che lavora per ricostruire, per portare pace ed aiuto", dichiarò, con profonda dignità e sentito amor patrio, di voler intraprendere la carriera militare per portare a compimento il sogno del genitore scomparso. Purtroppo, però, ad oggi, il desiderio di Giusy Pezzulo è rimasto tale: e ciò in quanto la sua statura, inferiore rispetto al metro e sessantuno richiesto dalla legge per le donne, la esclude dall'applicazione dell'articolo 6 del decreto legislativo 28 febbraio 2001, n. 82, che disciplina l'ammissione nelle Forze armate dei congiunti dei militari deceduti o divenuti permanentemente inabili nell'espletamento del proprio servizio».
Così la relazione che accompagna il disegno di legge 1202 illustra i fatti che hanno dato origine all'iniziativa dei senatori, appartenenti a diversi Gruppi parlamentari, che hanno presentato il testo del ddl, approvato oggi all'unanimità in sede deliberante dalla Commissione Difesa. E' «giusto e doveroso - si legge ancora nella relazione - un intervento del Parlamento, che, attraverso la modifica dei parametri richiesti per l'arruolamento dei congiunti delle vittime del dovere, onora la memoria ed il sacrificio di quanti hanno perso la vita servendo la Patria».
Il ddl, di cui è primo firmatario il Presidente della Commissione Difesa, senatore Cantoni, passa ora all'esame della Camera.
Decreto "anti-crisi" in Commissione
Audizione in Commissione SSN
La Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, oggi martedì 20 gennaio ha svolto l'audizione del direttore generale della Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dottor Filippo Palumbo.
Pacchetto sicurezza in Aula
E' proseguita la scorsa settimana in Aula la discussione delle disposizioni in materia di sicurezza pubblica, proposte dal ddl 733. L'esame è stato quindi sospeso e riprenderà probabilmente il 3 febbraio, come deciso dall'ultima Conferenza dei Capigruppo. Come riferito in Aula l'11 novembre dal sen. Vizzini, il disegno di legge 733 è volto a colpire in maniera più efficace i reati che contribuiscono alla diffusione di un sentimento di insicurezza collettiva e a promuovere un maggiore controllo del territorio da parte dello Stato nelle aree in cui vi è una forte presenza della criminalità organizzata. Il testo è stato oggetto di un approfondito esame presso le Commissioni riunite 1a e 2a, nel corso del quale sono state approvate numerose modifiche, anche su proposta dell'opposizione, volte ad ampliare e a rendere più efficace l'intervento legislativo.
Le norme del ddl sono volte, tra l'altro, a rendere più rigoroso il regime di detenzione previsto dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, a prevenire le infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti, a contrastare le operazioni di riciclaggio del denaro e a rendere più cogenti le responsabilità in caso di scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazioni mafiose.
Sul fronte della tutela della sicurezza dei cittadini, il disegno di legge introduce nuove fattispecie di reato, prevede aggravanti speciali per i reati che destano particolare allarme sociale (in particolare quelli contro i minori o contro il patrimonio) ed amplia i poteri delle Forze dell'ordine e delle autorità di pubblica sicurezza. Alcune misure hanno in realtà il fine di promuovere nei cittadini il senso di legalità e di appartenenza alla collettività: è il caso, per esempio, della possibilità attribuita agli enti locali di collaborare con associazioni volontarie ai fini della sicurezza e del presidio del territorio.
Il sen. Berselli, relatore per la 2a Commissione, ha sottolienato che il provvedimento amplia le tutele nei confronti di alcune categorie di cittadini particolarmente deboli, come gli anziani e i minori, soprattutto attraverso l'introduzione e l'estensione delle aggravanti speciali come quella derivante dalla cosiddetta minorata difesa, cioè dall'aver approfittato dell'età avanzata della persona che subisce il danno.
Tra i reati sui quali si interviene, figurano il commercio di esseri umani, gli omicidi perpetrati in occasione di violenze carnali, l'induzione all'accattonaggio, il sequestro e la violenza sessuale perpetrata ai danni di minori, la sottrazione e il trattenimento all'estero di minori di quattordici anni, le attività di riciclaggio, ma anche, su altro versante, il danneggiamento, l'imbrattamento o il deturpamento di cose altrui, in particolare su immobili e mezzi di trasporto pubblici e privati. Per il reato di ingresso illegale nel territorio dello Stato, oggetto di forti critiche da parte dell'opposizione, si è passati, tramite un emendamento del Governo, dalla previsione di una sanzione penale detentiva alla quella di una sanzione penale pecuniaria, rispetto alla quale l'espulsione dello straniero determina il non luogo a procedere.