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Adempimenti comunitari in materia di giochi: il decreto in 6a Commissione

Con la relazione del sen. Gentile la Commissione Finanze ha avviato l'11 novembre l'esame del ddl 1196, di conversione del decreto-legge n. 149, recante disposizioni urgenti per assicurare adempimenti comunitari in materia di giochi, già approvato dalla Camera dei Deputati.
La Commissione tornerà a riunirsi nella mattinata di martedì 18 novembre per concludere l'esame del disegno di legge entro le ore 10,30, quando il provvedimento passerà all'esame dell'Aula.

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Sicurezza pubblica: ddl in Aula

Dopo aver respinto le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall'opposizione, l'Aula il 12 novembre è passata alla discussione generale delle disposizioni in materia di sicurezza pubblica, previste dal ddl governativo n. 733. Nella seduta antimeridiana del 13 novembre non si è potuto proseguire la trattazione a causa della mancanza del numero legale. Il seguito è comunque previsto per la prossima settimana.

Come riferito in Aula lo scorso 11 novembre dal sen. Vizzini, il disegno di legge 733 è volto a colpire in maniera più efficace i reati che contribuiscono alla diffusione di un sentimento di insicurezza collettiva e a promuovere un maggiore controllo del territorio da parte dello Stato nelle aree in cui vi è una forte presenza della criminalità organizzata. Il testo è stato oggetto di un approfondito esame presso le Commissioni riunite 1a e 2a, nel corso del quale sono state approvate numerose modifiche, anche su proposta dell'opposizione, volte ad ampliare e a rendere più efficace l'intervento legislativo. All'interno dell'articolato sono contenute varie disposizioni in materia di lotta alla criminalità organizzata, volte, tra l'altro, a rendere più rigoroso il regime di detenzione previsto dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, a prevenire le infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti, a contrastare le operazioni di riciclaggio del denaro e a rendere più cogenti le responsabilità in caso di scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazioni mafiose. Sul fronte della tutela della sicurezza dei cittadini, il disegno di legge introduce nuove fattispecie di reato, prevede aggravanti speciali per i reati che destano particolare allarme sociale (in particolare quelli contro i minori o contro il patrimonio) ed amplia i poteri delle Forze dell'ordine e delle autorità di pubblica sicurezza. Alcune misure hanno in realtà il fine di promuovere nei cittadini il senso di legalità e di appartenenza alla collettività: è il caso, per esempio, della possibilità attribuita agli enti locali di collaborare con associazioni volontarie ai fini della sicurezza e del presidio del territorio.

Il sen. Berselli, relatore per la 2a Commissione, aveva sottolienato che il provvedimento amplia le tutele nei confronti di alcune categorie di cittadini particolarmente deboli, come gli anziani e i minori, soprattutto attraverso l'introduzione e l'estensione delle aggravanti speciali come quella derivante dalla cosiddetta minorata difesa, cioè dall'aver approfittato dell'età avanzata della persona che subisce il danno. Tra i reati sui quali si interviene, vi sono il commercio di esseri umani, gli omicidi perpetrati in occasione di violenze carnali, l'induzione all'accattonaggio, il sequestro e la violenza sessuale perpetrata ai danni di minori, la sottrazione e il trattenimento all'estero di minori di quattordici anni, le attività di riciclaggio, ma anche, su altro versante, il danneggiamento, l'imbrattamento o il deturpamento di cose altrui, in particolare su immobili e mezzi di trasporto pubblici e privati. Per il reato di ingresso illegale nel territorio dello Stato, oggetto di forti critiche da parte dell'opposizione, si è passati, tramite un emendamento del Governo, dalla previsione di una sanzione penale detentiva alla quella di una sanzione penale pecuniaria, rispetto alla quale l'espulsione dello straniero determina il non luogo a procedere.



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