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Archivio delle notizie

Il Ministro Gelmini: modifiche legislative solo se strettamente necessario

Proporre modifiche legislative solo laddove strettamente necessario; contenere l'irresistibile tendenza burocratica a produrre montagne di regolamentazione confusa e incomprensibile; favorire l'adozione di criteri generali e indicazioni nazionali leggibili, evitando la metastasi delle norme di dettaglio e preservando quanto di positivo fatto dai Governi precedenti. Sono questi gli impegni che il Ministro dell'istruzione, università e ricerca, Mariastella Gelmini, ha elencato nell'audizione che si è svolta mercoledì 11 giugno davanti alla Commissione Istruzione del Senato, sugli indirizzi generali della politica del Dicastero.
Il Ministro ha ricordato che i quindicenni italiani risultano, nelle comparazioni internazionali, tra i più impreparati d'Europa in ambito matematico, scientifico e della lettura, anche se i risultati cambiano in relazione alla tipologia di scuola e all'area geografica. Quanto agli insegnanti, il Ministro Gelmini ha sottolineato che gli stipendi sono drammaticamente inferiori rispetto alla media Ocse. C'è da augurarsi quindi che la legislatura in corso veda uno sforzo unanime affinché essi siano adeguati agli standard internazionali. Ma è indispensabile aggredire le cause di iniquità del sistema, mediocre nell'erogazione dei compensi, nei risultati e nelle speranze. Una scuola ostaggio di rivendicazioni, più finalizzata al controllo ideologico che non al recupero dei compiti del sistema - ha aggiunto il Ministro - ha prodotto un esito che né i sindacati, né i partiti, né la società italiana possono condividere: stipendi inadeguati, nonché tramonto della cultura del merito e del senso della scuola.

Morti bianche: sì unanime della 11a Commissione all'istituzione della Commissione d'inchiesta

La Commissione Lavoro ha concluso mercoledì 11 giugno la trattazione del Doc. XXII, n. 6, recante "Proposta d'istituzione Commissione di inchiesta infortuni sul lavoro e morti bianche", con l'approvazione di un emendamento all'articolo 6 e conferendo all'unanimità il mandato al relatore Castro a riferire favorevolmente all'Assemblea sul documento, come emendato.

Il Senato ha ricordato Giuseppe Saragat

«Equilibrato interprete e protagonista di una posizione progressista e riformista nel panorama delle forze politiche nazionali». Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha ricordato, nella seduta pomeridiana dell'11 giugno, Giuseppe Saragat nel ventennale della scomparsa dell'uomo politico che fu Capo dello Stato. Il Presidente Schifani, concludendo il suo discorso, ha ricordato le parole pronunciate dallo stesso Saragat nel lontano 1925: «La libertà è la premessa indispensabile di qualsiasi lotta politica e civile. La libertà è l'atmosfera nella quale le altre idee vivono e in relazione alla loro vitalità isteriliscono o si sviluppano. È l'atmosfera nella quale si vincono le battaglie dello spirito moderno».

Dopo il Presidente Schifani sono intervenuti i rappresentanti dei Gruppi e, per il Governo, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Carlo Giovanardi.

Il Ministro Sacconi in 12a Commissione

La Commissione Sanità ha ascoltato il seguito delle comunicazioni del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Sacconi sugli indirizzi programmatici del suo Dicastero in materia di sanità.

"Decreto sicurezza": discussione in Aula

Si è conclusa in Aula, nella seduta antimeridiana del 12 giugno, la discussione generale del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante "misure urgenti in materia di sicurezza pubblica" (scadenza il 25 luglio 2008). Le repliche dei relatori e del Governo e l'esame dell'articolato riprenderanno martedì 17 giugno.
Nel pomeriggio di mercoledì 11 giugno era iniziata la discussione in Aula, con le relazioni dei senatori Vizzini e Berselli, presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. Gli emendamenti dovranno essere presentati entro le ore 14 di lunedì 16 giugno; i subemendamenti entro le ore 18.

Proposta di indagine conoscitiva sulle ricerche italiane nel settore della fusione nucleare

Le Commissioni 7a (Istruzione) e 10a (Industria) hanno concordato di chiedere al Presidente del Senato la prescritta autorizzazione ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, per procedere congiuntamente allo svolgimento di una indagine conoscitiva sulle ricerche italiane nel settore della fusione nucleare.

L'energia da fusione - è stato osservato nel dibattito che si è svolto all'interno delle due Commissioni - costituisce la fonte energetica primaria potenzialmente più rilevante a disposizione dell'umanità, trattandosi del processo principale che fornisce l'energia irradiata dalle stelle, tra cui il Sole. Dopo la scoperta di questa fonte energetica, nei più importanti paesi industriali si sono sviluppati, a partire dagli anni Cinquanta, imponenti programmi di ricerca volti a realizzarne utilizzazioni pacifiche in particolare per la produzione di energia elettrica. La ricerca si è concentrata, per motivi di convenienza, sulla fusione di nuclei di deuterio e trizio, entrambi isotopi dell'idrogeno. La loro fusione risulta tuttavia difficilissima poiché tutti e due sono elettricamente carichi con polarità positiva e la loro repulsione può essere superata solo ad temperature elevatissime, sopra i 100 milioni di gradi. Il tipo di reattore che si pensa di utilizzare per raggiungere tali temperature è chiamato "tokamak".
Dopo sessant'anni di incessanti sforzi non si è ancora riusciti a realizzare reattori in cui abbiano luogo in modo stabile reazioni di fusione di nuclei di deuterio e trizio. Negli ultimi anni si è quindi avviata una sperimentazione internazionale per la realizzazione di un impianto di grande potenza denominato International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER), cui partecipano l'Unione europea ed altri paesi industrialmente avanzati come gli Stati Uniti e il Giappone, nonché la Corea del Sud, la Russia, la Cina e l'India.

Le Commissioni Istruzione e Industria hanno quindi concordato di fare il punto sulle attività di ricerca e sviluppo svolte in questo settore negli ultimi anni in Italia, di cospicuo impegno finanziario, e, in secondo luogo, di valutare lo stato di avanzamento del progetto ITER.

L'informativa del Governo sui gravi fatti della clinica Santa Rita

«Il punto non è chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati, ma bisogna evitare che questi episodi si ripetano in futuro. In particolare i fatti di Milano aprono una serie di interrogativi inquietanti: i controlli sono adeguati? Il tetto del 2 per cento di controlli è adeguato? I criteri di accreditamento sono adeguati? È trasparente l'informazione data ai pazienti? E infine resta aperta la grande tematica dei rapporti tra pubblico e privato in sanità». E' quanto ha affermato nella seduta antimeridiana del 12 giugno in Aula il Sottosegretario per il lavoro, la salute e le politiche sociali, professor Ferruccio Fazio, informando i senatori sui gravi fatti della clinica Santa Rita di Milano.

«Non è questo certamente il momento - ha aggiunto il professor Fazio - per discutere a fondo tutti i problemi sollevati, che però sono all'attenzione del Governo e che il Governo è disponibile a discutere nel dettaglio in qualsiasi momento e nelle opportune sedi referenti. Però mi sembra giusto affrontare brevemente alcuni di questi aspetti anche per dare un'indicazione di come il Governo intende muoversi al riguardo nel prossimo futuro. Anzitutto il Ministero intende procedere in tempo brevissimi ad incrementare le percentuali dei controlli minimi dal 2 al 10 per cento su base campionaria: parliamo evidentemente del livello nazionale e quindi occorrerà uno strumento legislativo adeguato. In secondo luogo, affiancare ai controlli campionari il controllo sistematico su tutte le cartelle cliniche relative alle prestazioni ad alto rischio di inappropriatezza, rispetto sia ai medici prescrittori che alle strutture erogatrici».

Dopo l'informativa del Sottosegretario, sono intervenuti i rappresentanti dei Gruppi.

Giovedì 19 giugno si riuniscono le Commissioni bicamerali

Giovedì 19 giugno, nella sede di Palazzo San Macuto, avrà luogo la costituzione delle Commissioni bicamerali, della cui composizione è stato dato annuncio nella seduta pomeridiana del 4 giugno scorso.
Le Commissioni bicamerali sono convocate nei seguenti orari:

  • Ore 13,30: Commissione parlamentare per le questioni regionali; Commissione parlamentare per l'infanzia; Commissione parlamentare per il controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale; Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria.
  • Ore 14,30: Commissione per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi; Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione; Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.

Morti bianche: un minuto di silenzio per le vittime dell'incidente di Mineo

Su invito del Presidente Schifani, l'Assemblea di Palazzo Madama ha osservato mercoledì 11 giugno un minuto di silenzio per la tragica morte, in un gravissimo infortunio sul lavoro, di sei operai in località Mineo, in provincia di Catania. Nel corso della seduta pomeridiana è anche intervenuto il Presidente della Commissione Lavoro, Pasquale Giuliano, per rendere noto che la stessa Commissione ha approvato in sede referente la proposta di legge, a firma del senatore Tofani e di altri senatori, sull'istituzione di una Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro e in particolare sulle cosiddette morti bianche. «Tale proposta - ha detto il sen. Giuliano - è stata approvata all'unanimità in tempi assolutamente rapidi, e si farà carico anche del lavoro di precedenti Commissioni istituite sullo stesso fenomeno». Il Presidente Schifani ha quindi ricordato che il Senato ha già fissato in calendario per la prossima settimana l'istituzione della Commissione d'inchiesta sulle morti bianche. L'importanza della calendarizzazione di questo provvedimento è stata sottolineata dal presidente del Gruppo Pd, Anna Finocchiaro.

Nomina dei Presidenti delle Autorità portuali di Venezia e Catania

La Commissione Lavori Pubblici ha espresso parere favorevole sulle proposte di nomina presentate dal Governo per la presidenza dell'Autorità portuale di Venezia (prof. Paolo Costa) e la presidenza dell'Autorità portuale di Catania (signor Santo Castiglione).

Trattato di Lisbona: inizia l'iter parlamentare di ratifica

E' iniziato giovedì 12 giugno l'iter parlamentare, nella Commissione Esteri in sede referente, del disegno di legge: "Ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona che modifica il Trattato sull'Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea e alcuni atti connessi, con atto finale, protocolli e dichiarazioni, fatto a Lisbona il 13 dicembre 2007" (ddl 759). Relatore è lo stesso Presidente della Commissione, Lamberto Dini. Tutte le altre Commissioni permanenti sono chiamate ad esprimersi in sede consultiva.



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