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Il Presidente: Discorsi

Dalle aule parlamentari alle aule scolastiche. Lezioni di Costituzione

Presidente della Camera, Onorevoli colleghi, cari studenti e professori,
Sessantatre anni fa si diede inizio alla stesura della nostra carta costituzionale.
L'Italia stava uscendo dalla guerra, dal regime autoritario, iniziava a percorrere i primi passi verso la democrazia. Libertà, uguaglianza, giustizia, diritto al lavoro, diritto di esprimere liberamente le proprie idee: questi erano i grandi valori di cui tutti gli italiani chiedevano con forza il riconoscimento. Perché soltanto un progetto che dettava le basi della vera convivenza civile, che codificava le esigenze essenziali e le garanzie nei confronti di tutti gli italiani poteva consentire alla nostra Nazione di divenire un Paese democratico e liberale.

La nostra Carta Costituzionale è entrata in vigore il 1 gennaio 1948, ha 61 anni, ma i principi fondamentali in essa racchiusi conservano tutta la loro attualità. Per questo oggi la manifestazione che si svolge nell'Aula del Senato della Repubblica vede voi giovani protagonisti; avete studiato, approfondito gli articoli più importanti, avete discusso nelle vostre scuole, avete voluto mettere per iscritto le vostre riflessioni. Questo vuole dire che avete anche voi riconosciuto quanta valenza, quanta profondità di pensiero, quanta carica simbolica racchiuda la nostra Costituzione. Sono stato da sempre convinto che iniziative come questa siano utili a creare un rapporto diretto tra voi giovani e le Istituzioni.

La nostra Carta Costituzionale non è una prerogativa dei nostri padri o dei nostri nonni, di cui si legge sui libri di storia, ma uno strumento che è ancora alla base della nostra vita di tutti i giorni. Abbiamo voluto questo incontro per contribuire a farvi capire che ciò che fate quotidianamente - le parole che dite, i viaggi che intraprendete, i libri che leggete, le ore che passate davanti alla televisione e quelle che dedicate alla scuola, allo sport, al gioco - tutto questo vi è consentito perché esiste la Costituzione. Senza di essa, senza i sacrifici veri che tanta gente delle generazioni precedenti ha affrontato, noi non saremmo oggi qui a discutere, voi non avreste potuto dire quello che pensate, noi non saremmo stati eletti dal popolo, molti di voi non avrebbero studiato.

Voglio ribadire, con sobrietà e senza alcuna retorica, che nulla si ottiene senza sacrifici e sono stati tanti quelli che ci hanno consentito di godere di queste libertà. Per questo tutti voi dovete fare tesoro dei valori della nostra Costituzione e seguirli in ogni azione e comportamento della vita. Nell'esprimervi il mio rammarico di non potere essere qui assieme a voi ed ai vostri professori che con grande entusiasmo e capacità hanno guidato il vostro percorso di conoscenza, desidero concludere il mio saluto con un messaggio.

La Costituzione rappresenta il nostro passato, è il nostro presente, garantisce il nostro futuro. Voi giovani che iniziate ad affrontare le vostre scelte di vita, rappresentate la parte migliore della nostra società. In voi le nostre generazioni ripongono ogni speranza: fate in modo che questo giorno non diventi soltanto un ricordo, ma sia un forte impegno al rispetto e alla difesa degli alti principi di uguaglianza, democrazia, libertà, giustizia di cui discuterete oggi.
Non dimenticate mai che essere italiani è un grande privilegio, perché vivete in uno Stato libero e democratico.
Vi auguro buon lavoro.



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