Elezioni 2001, completata la revisione delle schede della regione Sicilia: nessuna irregolarità
Il Comitato per la revisione delle schede della regione Sicilia ha completato i suoi lavori.
E' quanto comunicano i Senatori Carloni (Ulivo), Carrara (Fi) e Manzione (Ulivo), componenti del Comitato per la revisione schede della regione Sicilia che ha svolto i suoi lavori dal 20 gennaio al 6 giugno 2007.
Nel pieno rispetto delle delibere della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato assunte per la revisione delle schede delle elezioni politiche per il Senato in sette regioni, il Comitato - affermano i tre Senatori - ha revisionato le schede bianche, nulle e contestate di 2.144 sezioni siciliane, corrispondenti al 40% del totale delle sezioni della regione Sicilia. Si è trattato di un controllo ben superiore ai parametri minimi dettati dalla Giunta, essendosi attestato quindici punti percentuali oltre il livello minimo del 25%. In ogni provincia si è comunque rispettato il criterio del 10% minimo delle schede non valide.
Rispettando il criterio di campionatura per le schede valide, sono state revisionate poi 27 sezioni scelte secondo quanto dettato dalle delibere della Giunta.
Nessuna irregolarità è stata riscontrata e, pertanto, è stato conferito mandato alla relatrice Anna Maria Carloni di proporre alla Giunta la convalida di tutti i senatori eletti della regione Sicilia.
Marini e Bertinotti al Presidente del Tribunale di Milano
I Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, Franco Marini e Fausto Bertinotti, hanno inviato al Presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, la seguente lettera: «Gli organi di stampa hanno dato notizia del prossimo deposito di trascrizioni di intercettazioni di conversazioni telefoniche, alle quali hanno preso parte parlamentari, disposte da un Giudice per le indagini preliminari presso codesto Tribunale, nell'ambito del procedimento penale concernente la cosiddetta "vicenda Antonveneta".La questione sembra coinvolgere le prerogative parlamentari di cui all'articolo 68 della Costituzione, come attuato dalla legge n. 140 del 2003. Su tale profilo hanno anche richiamato la nostra attenzione i Presidenti delle competenti Giunte dei due rami del Parlamento. Le chiediamo pertanto - nella piena autonomia delle decisioni dell'Autorità giudiziaria e alla luce del principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato - di farci pervenire ogni utile elemento di informazione che possa fugare le preoccupazioni emerse in Parlamento, con specifico riguardo all'applicazione delle disposizioni e delle garanzie di cui all'articolo 6 della citata legge n. 140 del 2003 e delle norme processuali ivi richiamate».