In ricordo del Maresciallo Capo Daniele Paladini, caduto in Afghanistan
Onorevoli colleghi,
il 24 novembre nella valle di Pagman, una località a circa 15 chilometri da Kabul, perdevano la vita a seguito di un attentato suicida il Maresciallo Capo dell'Esercito Daniele Paladini del 2° Reggimento Pontieri di Piacenza e nove civili afgani tra cui quattro bambini. Altri tre militari italiani rimanevano feriti insieme a numerosi civili.
Sono certo di interpretare il pensiero di tutta l'Assemblea ricordando, in apertura dei nostri lavori, tutte le vittime di questo atto inumano e il sacrificio di un uomo che senza esitazione, a costo della sua vita, ha operato per consentire l'individuazione dell'attentatore riducendo così sensibilmente un ben più tragico possibile bilancio.
Un atto di generosità quello del Maresciallo Capo Paladini e di tutti i militari italiani che incarna lo spirito della nostra missione in quella terra come nelle altre nostre missioni, spirito sempre proteso ad affermare la vita e la speranza in aree sfigurate dalla guerra e dalla violenza.
I militari italiani si trovavano in quella zona per l'inaugurazione di un ponte che li aveva visti impegnati nella ricostruzione. Un luogo scelto non a caso dall'attentatore per distruggere oltre la vita anche la possibilità di una rinascita civile e sociale di un Paese già duramente provato.
Il Senato della Repubblica si stringe alla famiglia del Maresciallo Capo Paladini e alle famiglie delle vittime civili e ai militari italiani impegnati nelle missioni all'estero. Ai militari italiani feriti auguriamo un pronto ristabilimento.
Vi invito ad osservare un momento di raccoglimento.