Nel corso della riunione dei Capigruppo di Palazzo Madama, che si e svolta questa mattina in sala Pannini, il Presidente del Senato, Marcello Pera, ha letto una lettera che gli e stata inviata nei giorni scorsi dal Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, in relazione alle ormai prossime votazioni per le elezioni degli otto componenti "laici" dell'Organo di autogoverno della Magistratura. Il Presidente Pera, condividendo pienamente il passaggio della missiva in cui il Presidente della Repubblica afferma che la "recente, difficile esperienza" dei giudici costituzionali "suggerisce che i Gruppi parlamentari vengano investiti, con tempestivita, del compito di favorire la maturazione di soluzioni concordate, in modo che sia possibile giungere alla riunione del 25 giugno con la concreta prospettiva di un risultato utile", ha subito portato il problema all'attenzione della Capigruppo. Nella sua lettera infatti, il Presidente della Repubblica - dopo aver ricordato che le Camere "sono convocate in seduta comune il 25 giugno", e che "per l'elezione degli 8 membri del CSM da parte del Parlamento, e richiesta la maggioranza dei tre quinti dei componenti nei primi due scrutini e la maggioranza dei tre quinti dei votanti dal terzo scrutinio in poi" - sottolinea che "ci troviamo di fronte ad un adempimento che ripropone, a distanza di poco tempo il problema che si e dovuto affrontare per superare l'impasse che per ben 17 mesi ha ritardato la nomina di due Giudici Costituzionali". Ciampi, confidando nell'opera dei Presidenti di Camera e Senato, peraltro, si dice certo "che i Gruppi parlamentari abbiano ormai acquisito piena consapevolezza del fatto che, per il conseguimento di quorum qualificati che la Costituzione o, in questo caso, la legge stabiliscono, a ragion veduta, a livelli che vanno ben oltre il confine che separa la maggioranza dall'opposizione, e indispensabile la ricerca di ampie convergenze, dovendo il risultato finale essere frutto di scelte condivise".

"Gentile Maestro, la ringrazio per il cortese invito a partecipare al concerto che avra luogo questa sera a Modena" cosi inizia un telegramma inviato dal Presidente del Senato Marcello Pera al tenore Luciano Pavarotti in occasione del concerto per l'Angola che si svolgera tra poche ore nella citta emiliana. "Purtroppo - continua il telegramma di Pera - concomitanti impegni non mi consentiranno di essere presente, desidero tuttavia esprimere a lei e a quanti per questa iniziativa, giunta ormai alla nona edizione, profondono il loro impegno, il mio sincero ringraziamento". "La musica ha, in questo caso, - continua il Presidente del Senato - non solo il grande merito di sensibilizzare l'opinione pubblica, ma anche quello di portare un concreto gesto di solidarieta e un messaggio di speranza a chi ne ha piu bisogno". "Invio a lei e a tutti quanti avranno la fortuna di assistere a questo concerto - conclude Pera - i miei cordiali e sentiti saluti".