Valutazione e controllo parlamentare: differenze e affinità
La valutazione delle politiche pubbliche nel sistema parlamentare contemporaneo*
L'analisi e la valutazione delle politiche pubbliche possono perseguire finalità generali, quali il corretto impiego delle risorse e l'ammodernamento delle strutture pubbliche (ad esempio negli Stati Uniti), la semplificazione amministrativa (in Germania con riferimento puntuale ai processi di abbattimento degli oneri burocratici) e la riduzione della spesa pubblica (in Italia, in forma ancora embrionale, a supporto dei piani di spending review degli anni più recenti).
In altri casi, possono concentrarsi su obiettivi settoriali in ambiti ritenuti strategici, quali il mercato del lavoro (in Germania esteso al tema della previdenza sociale), la povertà e il benessere (in Francia attraverso progetti politici complessivi non compiutamente realizzati), l'istruzione (in tempi meno recenti paradigmatico è stato il caso statunitense), la salute, la revisione dei conti, l'inflazione.
In ogni caso, per l'istituzione parlamentare la valutazione delle politiche pubbliche non significa limitarsi a quantificare e qualificare le proprie attività - proponendo come output del "bravo legislatore" la statistica delle leggi approvate, dei dibattiti svolti, delle ore di seduta di Assemblea e Commissioni - bensì rispondere a una domanda centrale: quali effetti si sono riscontrati in seguito alle decisioni assunte? Quale rapporto esiste tra tali effetti e gli strumenti, gli obiettivi, gli assetti organizzativi che caratterizzano una policy che il Parlamento ha esaminato, discusso, approvato?
* A cura di Federico Silvio Toniato
Segretario generale del Senato della Repubblica