Nel 2013 l'Italia ha ratificato la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e approvato il decreto anti-femminicidio. Da allora, grazie a leggi come il Codice rosso del 2019, poi rafforzato nel settembre 2023, e al recentissimo disegno di legge governativo approvato in via definitiva dal Senato il 22 novembre, molto è cambiato dal punto di vista legislativo e processuale.

Nuovi reati sono stati aggiunti al codice penale (revenge porn, deformazione dell'aspetto, matrimoni forzati), molte pene inasprite (per maltrattamenti, atti persecutori, violenza sessuale), e introdotte misure più dure a protezione delle vittime (ammonimento del questore, braccialetto elettronico, distanza minima di avvicinamento).

Nel 2021 il legislatore è intervenuto anche sul processo civile per contrastare la diffusa sottovalutazione della violenza nelle cause di separazione, divorzio o affidamento dei figli.