58ª Seduta pubblica
Giovedì 4 luglio 2013 alle ore 09:31
L'Assemblea ha proseguito l'esame congiunto dei ddl n. 587, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea (legge di delegazione europea 2013), n. 588, recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea (legge europea 2013), della relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2013 e della relazione consuntiva riferita all'anno 2012.
E' stato introdotto un articolo aggiuntivo dopo il 3 e sono stati approvati emendamenti agli articoli 9 e 12 della legge di delegazione europea 2013, che contiene rettifiche alla normativa europea in materia di IVA e direttive da attuare concernenti la prevenzione dell'inquinamento industriale, il permesso di soggiorno per i rifugiati, i requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri, i gestori di fondi di investimento alternativi.
Della legge europea 2013 è stato stralciato l'articolo 33 e sono stati approvati, senza modifiche, i restanti 35 articoli, che riguardano i settori della libera circolazione delle persone, della fiscalità, del lavoro e politica sociale, della sanità pubblica e dell'ambiente. Il ddl provvede a sanare venti procedure di infrazione, a risolvere undici casi EU Pilot (annunci di infrazione), a evitare la probabile apertura di due procedure di infrazione, a dare attuazione a due decisioni della Commissione europea e a due regolamenti.
Il Doc. LXXXVII-bis n. 1, recante la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione per l'anno 2013, è articolata in tre capitoli. Il primo si sofferma su aree di risalto per il processo di integrazione: l'evoluzione degli istituti di governo dell'economia, il negoziato sul quadro finanziario pluriennale, l'attuazione delle modifiche istituzionali introdotte dal Trattato di Lisbona. Il secondo capitolo passa in rassegna i principali sviluppi previsti nelle singole aree tematiche in cui si articola l'attività dell'Unione, soffermandosi in particolare sul completamento del mercato interno, sulla dimensione esterna dell'Unione, sul rafforzamento dello spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, sulle politiche settoriali. Il terzo capitolo illustra le priorità in materia di adempimenti dell'Italia, che riguardano la prevenzione e risoluzione delle procedure d'infrazione al diritto dell'UE, il contrasto delle frodi, la comunicazione ai cittadini sull'attività dell'Unione.
Il Doc. LXXXVII, n. 1, recante la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia alla UE, è articolata in quattro parti: la prima tratta gli sviluppi del processo di integrazione europea; la seconda illustra la partecipazione dell'Italia alla realizzazione delle principali politiche settoriali (mercato interno e competitività, agricoltura e pesca, trasporti, occupazione e politiche sociali, istruzione e politiche giovanili, cultura, turismo, salute, tutela dei consumatori, ricerca, ambiente, energia, fiscalità). Nella terza parte è analizzata la partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione; nella quarta sono descritti le politiche di coesione e l'andamento dei flussi finanziari dall'Unione verso l'Italia.
La discussione congiunta, iniziata nella seduta pomeridiana di ieri, si è conclusa con gli interventi dei senatori: Giovanardi, Federica Chiavaroli, Liuzzi, Floris (PdL); Elena Fattori, Martelli, Puglia, Orellana, Paola Taverna (M5S); Nadia Ginetti, Mucchetti, Monica Cirinnà (PD); Adele Gambaro (Misto); Panizza, Laniece, Palermo (Aut-PSI); Uras, Loredana De Petris (Misto-SEL); Laura Bianconi (GAL); Maran (SCpI). I temi più evidenziati nel dibattito sono stati: la direttiva sulla sperimentazione sugli animali, l'adesione al brevetto europeo, l'assimilazione ad aiuti di Stato delle misure a sostegno delle aree colpite da calamità naturali. I Gruppi di opposizione hanno posto l'accento sul carattere apologetico delle relazioni, sulle contraddizioni evidenti tra obiettivi di crescita e politiche di austerità, sui ritardi e le inadempienze dell'Italia che ha ancora una scarsa capacità di spesa dei fondi europei.
Intervenendo in replica, il Ministro per gli affari europei Moavero ha ricordato che la nuova legge quadro sui rapporti tra l'Italia e l'Unione europea rafforza il ruolo del Parlamento nella fase ascendente del procedimento di decisione europea. Ha quindi sottolineato che la soluzione delle procedure d'infrazione è condizione essenziale per aumentare l'influenza dell'Italia che, a livello europeo, si è adoperata per l'adozione del patto per la crescita e per lo stanziamento di fondi a sostegno dell'occupazione.
Il Ministro per gli affari europei ha quindi accolto la risoluzione n. 3, dei senatori Zanda (PD), Schifani (PdL) e Susta (SCpI), che impegna il Governo a promuovere misure di stimolo della crescita; a rilanciare le politiche infrastrutturali anche tramite la sperimentazione di eurobond e l'aumento della capacità finanziaria della Banca europea per gli investimenti; a sostenere il varo di iniziative concrete di politica industriale europea; a porre attenzione alle esigenze di finanziamento delle piccole e medie imprese; a rafforzare la competitività tramite l'adesione al brevetto unitario europeo e il potenziamento del settore agricolo; ad adoperarsi per l'estensione della vigilanza unica sulle banche; ad assumere un ruolo attivo per l'integrazione della Turchia. Il Ministro Moavero ha dichiarato di condividere anche aspetti delle proposte di risoluzione n. 1, del senatore Bitonci (LN-Aut) e altri, e n. 2 del senatore Morra (M5S) e altri. Aspetto qualificante della risoluzione del Movimento 5 Stelle è l'insistenza su un effettivo coordinamento delle politiche macroeconomiche, anche attraverso meccanismi di riequilibrio tra le bilance commerciali dei Paesi europei. La risoluzione della Lega Nord si caratterizza invece per la richiesta di potenziamento dell'Agenzia Frontex e di un'intesa per la distribuzione dei migranti su tutto il territorio europeo.
Le dichiarazioni di voto e le votazioni finali sono rinviate alla seduta di lunedì 7 luglio.