526ª Seduta pubblica
Martedì 20 ottobre 2015 alle ore 16:33
L'Assemblea ha avviato l'esame, nel testo proposto dalla Commissione, del ddl n. 1728, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il ddl ha lo scopo di definire un quadro normativo di riferimento unitario per le attività già avviate dallo Stato e dalle Regioni, in attuazione dei trattati internazionali ratificati dall'Italia e delle strategie definite a livello europeo e nazionale.
La relatrice, sen. Pignedoli (PD) ha riferito sui contenuti del provvedimento, che è ampiamente condiviso. L'articolo 1 evidenzia il particolare rilievo della tutela del territorio rurale da fenomeni di spopolamento e di inquinamento genetico. Definisce, inoltre, la struttura del sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, che è costituito dall'Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, istituita all'articolo 3, dalla Rete nazionale, istituita all'articolo 4, dal Portale nazionale, istituito aall'articolo 5 e dal Comitato permanente, istituito dall'articolo 8. L'articolo 2 contiene le definizioni di risorse genetiche, risorse locali, agricoltori e allevatori custodi. L'articolo 6 assegna al Ministero delle politiche agricole e alle Regioni il compito di individuare i soggetti pubblici e privati di comprovata esperienza per attivare la conservazione ex situ delle risorse genetiche locali del proprio territorio, mentre è rimessa alle Regioni l'individuazione degli agricoltori custodi per attivare la conservazione in situ delle risorse genetiche locali a rischio. L'articolo 7 detta disposizioni per le modalità di aggiornamento del Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo e delle Linee guida nazionali per la conservazione della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse agrario. Con l'articolo 9 si interviene sul codice della proprietà industriale al fine di esplicitare che non sono oggetto di brevetto le varietà vegetali iscritte all'Anagrafe nazionale, nonché le varietà dalle quali discendono produzioni contraddistinte dai marchi certificati. L'articolo 10 istituisce, a decorrere dal 2015, il Fondo per la tutela della biodiversità agraria e alimentare. L'articolo 11 interviene in tema di commercializzazione di sementi di varietà da conservazione, estendendo il diritto alla vendita di tali sementi tramite la vendita diretta e in ambito locale, e introducendo il diritto al libero scambio delle sementi all'interno della Rete nazionale della biodiversità agraria e alimentare. L'articolo 12 demanda allo Stato e alle Regioni la realizzazione di periodiche campagne promozionali di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare. L'articolo 13 prevede la possibilità di promuovere l'istituzione di comunità del cibo e della biodiversità agraria e alimentare, quali gli ambiti locali derivanti da accordi tra agricoltori, associazioni, enti e istituti pubblici. Con l'articolo 14 viene prevista l'istituzione, nel giorno 22 maggio, della giornata della biodiversità agraria e alimentare, mentre l'articolo 15 prevede la possibilità di promuovere, presso le scuole di ogni ordine e grado, azioni e iniziative volte alla conoscenza dei prodotti agroalimentari e delle risorse locali. L'articolo 16 prevede interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare, da inserire nel piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura. L'articolo 17 detta disposizioni di attuazione, mentre l'articolo 18 dispone la copertura finanziaria.
Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Venera Padua, Laura Fasiolo, Donella Mattesini, Donatella Albano (PD); Fabiola Anitori (AP); Daniela Donno, Gaetti (M5S); Paola De Pin (GAL); Consiglio (LN); Compagnone, Dalla Tor (AL); Loredana De Petris (SEL). Le opposizioni, in particolare M5S e LN, hanno evidenziato il rischio di creare strutture burocratiche, con un effetto poltronificio. La sen. De Pin ha rilevato che il ddl non incide sulle politiche mondiali ed è in contrasto con il TTIP, il trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti che distrugge la qualità agricola e alimentare.
In replica il Vice Ministro delle politiche agricole e alimentari Olivero ha evidenziato che le produzioni caratteristiche e i presidi territoriali di prodotto non sono sufficienti ad evitare la scomparsa di specie vegetali e animali. Occorre un migliore coordinamento tra Stato e Regioni per la salvaguardia della biodiversità, che deve diventare un obiettivo dell'agricoltura nazionale.
Sono stati approvati i primi nove articoli. All'articolo 3 è stato approvato l'emendamento 3.201 del sen. Gaetti (M5S); all'articolo 8 è stato approvato l'emendamento 8.201 (testo 2), a prima firma della sen. De Petris (SEL), che eleva da uno a tre i rappresentanti degli agricoltori custodi nel Comitato per la biodiversità.
In apertura di seduta la sen. Bottici (M5S) ha chiesto informazioni sulla legge di stabilità, che il Governo avrebbe dovuto presentare entro il 15 ottobre. La Presidente di turno Lanzillotta ha precisato che la legge di stabilità non è stata ancora presentata al Senato.