463ª Seduta pubblica
Mercoledì 10 giugno 2015 alle ore 16:30
L'Assemblea ha approvato, con modifiche, il testo proposto dalla Commissione sui ddl nn. 859, 1357, 1378, 1484 e 1553, che, nel nuovo titolo, reca "introduzione del reato di omicidio stradale e reato di lesioni personali stradali". Il testo passa all'esame della Camera.
L'articolo 1 introduce l'omicidio stradale come autonomo reato, prevedendo la reclusione da otto a dodici anni per chi, ponendosi alla guida di un veicolo a motore o di un natante in stato di ebbrezza alcolica o alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti, cagioni per colpa la morte di una persona. La pena è aumentata fino a un massimo di diciotto anni in caso di morte di più persone. E' prevista un'aggravante se il conducente si dà alla fuga. L'articolo 2 prevede la reclusione da due a quattro anni per il reato di lesioni personali stradali. Tra le pene accessorie è prevista la revoca della patente. L'articolo 3 reca modifiche di coordinamento al codice penale. L'articolo 4 prevede l'esecuzione coattiva degli accertamenti se la persona si rifiuta di sottoporvisi. L'articolo 5 modifica il codice di procedura penale, prevedendo l'arresto obbligatorio in flagranza in caso di omicidio stradale. L'articolo 6 reca modifiche al codice della strada.
Nella seduta antimeridiana, agli articoli 1 e 2, sono stati approvati emendamenti che hanno soppresso le norme sull'omicidio nautico e sulle lesioni nautiche; hanno previsto la diminuzione della pena, fino alla metà, se l'evento non è esclusiva conseguenza dell'azione o omissione colpevole; hanno aumentato la pena da un terzo alla metà, se il conducente si dà alla fuga; hanno previsto la riduzione della pena, fino alla metà, in caso di concorso di colpa nelle lesioni; hanno stabilito che, dopo la revoca della patente, non se ne possa conseguire una nuova prima di trent'anni se l'interessato guidava in stato di ebbrezza o si sia dato alla fuga.
Nella seduta pomeridiana è stato ripreso l'esame degli emendamenti accantonati all'articolo 1. Nonostante il parere contrario del Governo, sono stati approvati gli emendamenti 1.114 del sen. Filippi (PD), identico all'1.115 del sen. Orellana (Misto), e 1.117 del sen. Filippi (PD), che escludono la reclusione da sette a dieci anni per i conducenti di veicoli a motore che cagionino la morte di una persona a seguito di attraversamento del semaforo rosso, inversione del senso di marcia, sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale.
Nelle dichiarazioni di voto, sono intervenuti a favore del provvedimento i sen. Patrizia Bisinella (Misto), Maria Mussini (Misto), D'Ascola (AP), Cappelletti (M5S), Nadia Ginetti (PD). Annunciando voto favorevole, la sen. Stefani (LN) ha però denunciato le contraddizioni di un Governo che inasprisce le sanzioni e approva misure svuota carceri. I sen. Falanga (CR) e Malan (FI-PdL) hanno annunciato l'astensione: favorevoli alla previsione di una fattispecie penale ad hoc per l'omicidio stradale, Conservatori e Riformisti e Forza Italia non possono votare a favore di un ddl privo di equilibrio sotto il profilo sanzionatorio, soprattutto in tema di lesioni. Anche il sen. De Cristofaro (SEL) ha annunciato l'astensione, criticando un approccio che privilegia la repressione e altera la proporzionalità delle pene. A titolo personale il sen. Barani (GAL) ha espresso contrarietà ad un provvedimento populista che prevede pene detentive eccessive, senza intervenire sul piano della prevenzione.
In apertura di seduta il Presidente Grasso ha comunicato le integrazioni al calendario dei lavori deliberate dalla Conferenza dei Capigruppo. La prossima settimana, presumibilmente mercoledì, sarà discussa la relazione sugli effetti finanziari della sentenza della Corte costituzionale in materia di indicizzazione delle pensioni. La proposta del sen. Paolo Romani (FI-PdL) di discutere domani la mozione sugli sbarchi dei migranti è stata respinta. Respinta anche la proposta della sen. Montevecchi (M5S), sostenuta da LN e SEL, di inserire in calendario un'informativa del Ministro dell'interno e del Ministro di giustizia sull'inchiesta mafia capitale. La sen. Bonfrisco (CR) ha preannunciato la richiesta di un'informativa del Governo sugli esiti del Consiglio d'Europa in tema di immigrazione.