459ª Seduta pubblica
Giovedì 4 giugno 2015 alle ore 10:01
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche e integrazioni del calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 25 giugno. La prossima settimana saranno esaminati il ddl sull'omicidio stradale e la delega in materia di appalti. Il 24 giugno il Presidente del Consiglio terrà comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno. Il decreto-legge sul rilancio del settore agricolo sarà esaminato tra il 23 e il 25 giugno. Respinta la proposta di SEL e M5S di integrare il calendario con i ddl su reddito minimo garantito e reddito di cittadinanza. Respinte anche le proposte di M5S di discutere la mozione sul caso Cervia e le mozioni di sfiducia nei confronti del Ministro della salute Lorenzin e del Ministro dell'interno Alfano. Respinta, infine, la proposta di LN e M5S di calendarizzare la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro dell'istruzione Giannini.
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 667, nel testo proposto dalla Commissione, recante modifica all'articolo 278 del codice penale, in materia di offesa all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica. Il provvedimento passa alla Camera dei deputati.
L'articolo 1 prevede che la pena della reclusione da uno a cinque anni, di cui all'articolo 278 del codice penale, è sostituita con la multa da 5.000 a 20.000 euro e, se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, con la reclusione fino a due anni.
Nella seduta pomeridiana di ieri sono state svolte la relazione e la discussione generale. In replica, il Sottosegretario di Stato per la giustizia Ferri ha giudicato equilibrato il testo licenziato dalla Commissione che mantiene e attenua la pena della reclusione per le offese gravi, prevedendo una pena pecuniaria per i casi meno gravi. Sono stati quindi respinti gli emendamenti di M5S e di SEL volti ad abrogare, anziché a modificare, il reato di vilipendio del Capo dello Stato.
Nelle dichiarazioni di voto hanno annunciato voto favorevole i sen. Giovanardi (AP) e Lumia (PD). Pur essendo favorevoli all'abrogazione del reato, anche i sen. Barani (GAL), Ciampolillo (M5S) e Gasparri (FI-PdL) hanno annunciato voto favorevole. I sen. Erika Stefani (LN) e De Cristofaro (SEL-Misto) hanno invece dichiarato voto contrario: la modifica di una norma del codice penale risalente all'epoca fascista rappresenta un compromesso al ribasso, mantenendo un reato di opinione che appare incompatibile con la tutela costituzionale della libera manifestazione del pensiero e del diritto alla critica politica.