453ª Seduta pubblica
Mercoledì 20 maggio 2015 alle ore 09:32
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1261, nel testo proposto dalla Commissione, recante disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.
Nella seduta antimeridiana del 14 maggio la Presidente della Commissione affari costituzionali, sen. Finocchiaro (PD), ha illustrato i contenuti del ddl, sottolineando la scelta del legislatore di non introdurre nuove norme penali. L'articolo 1 introduce una definizione ampia e articolata di cyberbullismo, che identifica azioni aggressive e intenzionali eseguite, attraverso un utilizzo distorto delle nuove tecnologie, da una persona singola o da un gruppo, miranti a colpire e danneggiare un coetaneo incapace di difendersi. L'articolo 2 istituisce una procedura semplificata per la tutela rafforzata del Garante per la protezione dei dati personali, che può adottare provvedimenti inibitori e prescrittivi a tutela della dignità del minore. L'articolo 3 istituisce un tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo e un comitato di monitoraggio. L'articolo 4 prevede l'adozione di linee di orientamento nelle scuole. L'articolo 5 reca misure per sostenere l'attività della Polizia postale e delle comunicazioni. L'articolo 6 prevede che il questore, per evitare il processo penale, possa rivolgere un ammonimento verbale al minorenne ultraquattordicenne, responsabile di atti di cyberbullismo.
La discussione generale è proseguita e si è conclusa con gli intervenuti dei sen. Josefa Idem, Laura Fasiolo, Lo Giudice, Venera Padua, Pamela Orrù, Donatella Mattesini (PD); Maria Mussini, Laura Bignami (Misto); Elisa Bulgarelli (M5S); Mazzoni (FI-PdL). In attesa della relazione tecnica, l'esame è stato rinviato alla seduta pomeridiana.
Al termine dell'esame della relazione conclusiva della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, l'Assemblea ha approvato una risoluzione unitaria che impegna il Governo a istituire una banca dati nazionale per la rilevazione degli episodi intimidatori, a monitorare le dimissioni degli amministratori locali, a ovviare alle carenze di organico della magistratura e delle forze dell'ordine nelle aree più segnate dalla presenza della criminalità organizzata, a implementare sistemi di videosorveglianza degli edifici municipali, a potenziare gli strumenti di raccordo e scambio di informazioni tra amministrazioni centrali e periferiche dello Stato.
La relatrice, sen. Lo Moro (PD), ha riassunto l'attività svolta dalla Commissione e ha ricordando i numeri emersi nell'inchiesta: 1.265 atti intimidatori nei confronti di amministratori locali registrati dal gennaio 2013 all'aprile 2014; 254 decreti di scioglimento di consigli comunali per infiltrazioni mafiose dal 1991 ad oggi; 132 omicidi consumati negli ultimi quarant'anni e 70 casi di dimissioni a seguito di atti intimidatori; 341 misure di protezione. Oltre a misure organizzative, la Commissione propone di introdurre una fattispecie penale procedibile d'ufficio che renda possibile l'utilizzo delle intercettazioni e preveda sanzioni adeguate. Una strada percorribile potrebbe essere la modifica dell'articolo 338 del codice penale (violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario) per renderlo applicabile alla violenza o minaccia nei confronti di un amministratore locale. La pena edittale (reclusione da uno a sette anni) consentirebbe il ricorso a misure cautelari, oltre che alle intercettazioni. La Commissione suggerisce infine specifiche misure per i settori correlati ai principali moventi delle intimidazioni: demolizioni e abusivismo edilizio, attività estrattive, settore del commercio e delle licenze, appalti (settore per il quale si propone di favorire forme centralizzate di committenza).
Nella discussione generale sono intervenuti i sen. Angioni, Donatella Albano, Laura Cantini (PD); Vilma Moronese (M5S); Zuffada (FI-PdL).
Dopo che il Vice Ministro dell'interno Bubbico ha accolto la proposta di risoluzione unitaria, nelle dichiarazioni di voto hanno preso la parola i sen. Tosato (LN), Uras (SEL), Gualdani (NCD-UDC), Vilma Moronese (M5S), Piccoli (FI-PdL), Valeria Cardinali (PD).