439ª Seduta pubblica
Mercoledì 29 aprile 2015 alle ore 15:32
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1577, nel testo proposto dalla Commissione, recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria, è articolato in quattro capi: il capo I riguarda le semplificazioni amministrative, il capo II l'organizzazione, il capo III il personale, il capo IV la semplificazione normativa. L'articolo 1 delega il Governo ad adottare uno o più decreti per garantire la totale accessibilità on line alle informazioni e ai servizi della pubblica amministrazione. L'articolo 2 delega il Governo a riordinare la disciplina in materia di conferenza dei servizi. L'articolo 3 disciplina il silenzio assenso tra amministrazioni statali. L'articolo 4 prevede una delega per individuare i procedimenti oggetto di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso. L'articolo 5 modifica la disciplina dell'autotutela amministrativa. L'articolo 6 delega il Governo a riordinare e semplificare le disposizioni in materia di trasparenza e anticorruzione. L'articolo 7 reca deleghe per la riorganizzazione della Presidenza del Consiglio, dei Ministeri, delle agenzie governative nazionali e degli enti pubblici non economici. L'articolo 8 delega il Governo a riordinare funzioni e finanziamento delle camere di commercio. L'articolo 9 prevede una delega in materia di dirigenza pubblica e valutazione di rendimento dei pubblici uffici. L'articolo 10 è volto a promuovere orari di lavoro flessibili. Gli articoli 11, 12, 13 e 14 recano criteri di semplificazione e deleghe in materia di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, riordino dei servizi pubblici locali di interesse economico generale. L'articolo 15 prevede una delega per sopprimere decreti ministeriali e regolamenti che abbiano ostacolato l'attuazione di norme di legge. L'articolo 16 prevede una clausola di salvaguardia per le province autonome di Trento e Bolzano. L'articolo 17 prevede che dall'attuazione della legge e dei decreti legislativi non debbano derivare nuovi oneri per la finanza pubblica. Nella seduta antimeridiana sono stati approvati, con emendamenti, gli articoli 7 e 8.
All'articolo 9 sono stati approvati gli emendamenti del relatore 9.700 e 9.701, che prevedono l'inquadramento dei dirigenti delle camere di commercio nel ruolo unico delle regioni, anziché dello Stato, e sopprimono il superamento degli automatismi nella valutazione dei risultati. Approvati anche l'emendamento 9.321 (testo 2), a prima firma del sen. Casini (NCD-UDC), che esclude la confluenza della carriera diplomatica nel ruolo unico dei dirigenti statali, 9.416 (testo 2) e 9.419 della sen. Lanzillotta (PD), che fissano in quattro anni la durata degli incarichi dirigenziali, rinnovabili per ulteriori due anni, 9.448 (testo 2), a prima firma della sen. Guerra (PD), sulla procedura rafforzata di espressione dei pareri parlamentari. Approvato, infine, l'emendamento 9.0.302 (testo 3), a prima firma del sen. Bocchino (Misto), che conferisce una delega per la semplificazione e lo scorporo dalla PA degli enti pubblici di ricerca e la disciplina dello status giuridico dei ricercatori. La proposta di stralciare la norma sull'abolizione dei segretari comunali, avanzata dalla sen. De Petris (SEL) a tutela di un presidio di legalità, è stata invece respinta. L'articolo 10 è stato approvato senza emendamenti. All'articolo 11 è stato approvato l'emendamento 11.323 (testo 2), a prima firma della sen. Guerra (PD), che prevede una procedura rinforzata per l'espressione del parere parlamentare sui decreti delegati. All'articolo 12 sono stati approvati gli emendamenti: 12.319 (testo 4), a prima firma del sen. Cuomo (PD), che prevede l'introduzione di norme transitorie finalizzate all'assunzione di vincitori di concorsi pubblici; 12.700 del relatore che prevede, nell'ambito della riorganizzazione delle funzioni in materia di accertamento medico-legale, l'intesa in sede di conferenza tra Stato e Regioni per le modalità di impiego del personale medico; 12.336 (testo 2), a prima firma del sen. Berger (Aut), che prevede la facoltà per le amministrazioni pubbliche di promuovere il ricambio generazionale mediante riduzione volontaria e non revocabile dell'orario di lavoro e della retribuzione del personale prossimo al pensionamento, nell'invarianza della contribuzione previdenziale; 12.630 (testo 3), a prima firma del sen. Zeller (Aut), volto a riconoscere alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome la potestà legislativa in materia di lavoro del proprio personale dipendente. All'articolo 13, riguardante il riordino della disciplina delle società partecipate, sono stati approvati gli emendamenti 13.305 e 13.307, a prima firma della sen. Lanzillotta (PD), volti a garantire l'autonomia degli organi di controllo societario e la pubblicità dei dati economico-patrimoniali. All'articolo 14, riguardante il riordino dei servizi pubblici locali, è stata respinta la proposta di stralcio dei sen. Loredana De Petris (SEL) e Volpi (LN). Respinti anche tutti gli emendamenti volti a garantire la gestione pubblica dei servizi idrici nel rispetto dell'esito del referendum popolare del 2011, e l'autogestione dei servizi idrici per i piccoli comuni. E' stato invece accolto l'ordine del giorno G14.100, a prima firma del sen. Volpi (LN), che impegna il Governo a riconoscere la natura pubblica dell'acqua. All'articolo 15 sono stati approvati gli emendamenti 15.700 e 15.701 del relatore, che prevedono l'invarianza di spesa per l'esercizio della delega volta all'attuazione delle leggi, e 15.317 (testo 2), a prima firma della sen. Guerra (PD), sulla procedura di espressione del parere parlamentare.
Le ultime votazioni, le dichiarazioni e il voto finale sono rinviati a domani.