430ª Seduta pubblica
Mercoledì 15 aprile 2015 alle ore 09:32
Con 161 voti favorevoli, 108 contrari e un'astensione, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 1854 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
Nella seduta antimeridiana di ieri sono state svolte le relazioni e, nella seduta pomeridiana, al termine della discussione generale, il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione del testo licenziato dalla Camera.
Il decreto-legge che si compone di 21 articoli. I primi dieci articoli, anche in attuazione della risoluzione n. 2178 del 2014, adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, intervengono sul codice penale, elevando a reato anche gli atti cosiddetti preparatori e gli spostamenti mirati alla partecipazione ad atti di terrorismo; modificano inoltre il codice di procedura penale, l'ordinamento penitenziario, il codice antimafia e il codice per la tutela della privacy; ampliano l'azione dei Servizi di informazione e sicurezza e istituiscono e la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo. Gli articoli 11, 12 e 13 confermano l'autorizzazione di spesa, sino al 30 settembre 2015, per la partecipazione italiana alle missioni internazionali, che sono raggruppate sulla base di criteri geografici: Europa (Georgia, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Albania, Cipro e Mediterraneo), Asia (Afghanistan, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Libano e anche una proroga dell'impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi), Africa (Libia, Mali, Corno d'Africa, Repubblica Centrafricana). Il prosieguo dell'operazione anti-pirateria dell'Unione europea è subordinato alla valutazione degli sviluppi della vicenda dei due fucilieri della Marina militare attualmente trattenuti in India. L'articolo 14 autorizza una spesa di circa due milioni di euro per interventi urgenti a favore della popolazione locale, disposti dai comandanti dei contingenti militari che partecipino alle missioni in Afghanistan, Libano, Balcani, Corno d'Africa e Libia. Gli articoli 17 e 18 autorizzano una spesa di 240,6 milioni di euro per iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.
Nelle dichiarazioni di voto, hanno negato la fiducia i senatori: Divina (LN), Giovanni Mauro (GAL), De Cristofaro (SEL), Marton (M5S) e Gasparri (FI-PdL). LN ha posto l'accento sul controllo dei flussi migratori, denunciando il lassismo dell'Italia e dell'Unione europea. GAL ha ricordato che la missione antipirateria in India prosegue, nonostante la mancata soluzione della vicenda dei marò. SEL ha denunciato l'impossibilità di valutare missioni di natura molto diversa e ha ricordato che la nascita di Isis è anche conseguenza di scelte geopolitiche sbagliate. M5S ha posto l'accento sulla mancanza dei requisiti costituzionali di necessità, urgenza e omogeneità del decreto e ha ricordato che la fiducia ha impedito di esaminare gli emendamenti. Nel merito, ha rilevato che l'introduzione di nuove figure di reato è priva di efficacia deterrente e i fondi destinati alle missioni militari troverebbero un impiego più proficuo nell'autentica cooperazione. FI-PdL ha rilevato che il ricorso della questione di fiducia impedisce di votare a favore delle missioni internazionali, che incontrano tradizionalmente un sostegno unitario. Ha proposto la fine del blocco del turn over nelle forze dell'ordine e ha denunciato la mancanza di un rappresentante del Gruppo nel Comitato parlamentare sul controllo dei servizi di informazione. Hanno rinnovato, invece, la fiducia i sen. Albertini (NCD-UDC), Buemi (Aut), che ha espresso forti perplessità sulle norme antiterrorismo limitative dei diritti individuali e ha invocato la necessità di una politica mediterranea più incisiva, Zanda (PD), che ha evidenziato i pericoli derivanti dal controllo delle risorse energetiche in Libia da parte di Isis.
L'Assemblea ha approvato, nel testo proposto dalla Commissione, il ddl n. 1791, recante ratifica ed esecuzione degli Emendamenti alla Convenzione sulla protezione fisica dei materiali nucleari del 3 marzo 1980, adottati a Vienna l'8 luglio 2005, e norme di adeguamento dell'ordinamento interno. Il testo torna alla Camera dei deputati. Nella seduta n. 426 era stata svolta la relazione.
L'Assemblea ha poi approvato, nel testo proposto dalla Commissione, il ddl n. 1335, recante ratifica ed esecuzione dell'accordi di libero scambio tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di corea dall'altra con allegati, fatto a Bruxelles il 6 ottobre 2010. Il testo passa alla Camera. Il sen. Corsini (PD) ha svolto la relazione. La sen. Stefani (LN) e il sen. Airola (M5S) hanno dichiarato voto contrario. Il sen. Amoruso (FI-PdL) ha annunciato voto favorevole.
L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1625, recante ratifica ed esecuzione dell'accordo fra il Governo della repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma il 17 luglio 2003, con scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 25 giugno giungo 2012 e il 3 settembre 2012. Dopo la relazione del sen. Zin (Aut), il sen. Lucidi (M5S) ha dichiarato voto favorevole.