420ª Seduta pubblica
Martedì 31 marzo 2015 alle ore 16:04
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 19 e connessi, recanti norme in materia di corruzione.
La prima parte del provvedimento inasprisce le pene principali e accessorie per i reati contro la pubblica amministrazione (corruzione, indebita induzione, peculato). Sono previsti obblighi di riparazione pecuniaria, attenuanti in caso di collaborazione utile alle indagini, scambi di informazioni tra giudice amministrativo, pubblico ministero e Autorità anticorruzione. La seconda parte del provvedimento riguarda i delitti di falsa comunicazione sociale. Su proposta del Governo, la Commissione giustizia ha modificato gli articoli 2621 e 2622 del codice civile, distinguendo la fattispecie delle false comunicazioni sociali delle società quotate da fatti di lieve entità e prevedendo la non punibilità per fatti di particolare tenuità.
Nella seduta antimeridiana del 26 marzo si sono svolte le repliche del relatore e del Ministro della giustizia Orlando e sono stati approvati emendamenti all'articolo 1.
In apertura di seduta il Presidente della Commissione giustizia, sen. Palma (FI-PdL), ha rilevato la mancanza di equilibrio del sistema sanzionatorio: per il reato di concussione è prevista una pena inferiore a quella prevista per il reato di corruzione.
All'articolo 3 è stato approvato l'emendamento 3.700 del relatore che, dopo le parole "con la sentenza di condanna" sopprime le parole "ovvero con la sentenza di applicazione della pena ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale". Senza modifiche, sono stati approvati gli articoli 4 (associazioni di tipo mafioso) e 5 (modifiche in materia di applicazione della pena su richiesta delle parti). All'articolo 6 è stato approvato l'emendamento 6.300 (testo 2), a prima firma del sen. Lo Giudice (PD), che, ai fini della sospensione condizionale della pena, prevede, in alternativa alla riparazione pecuniaria, la prestazione di attività non retribuita a favore della collettività. All'articolo 7 è stato approvato l'emendamento 7.301 (testo 2), a prima firma del sen. Caliendo (FI-PdL), che obbliga le stazioni appaltanti a trasmettere informazioni sulla trasparenza. Il Governo ha accolto come raccomandazione un ordine del giorno di M5S volto a ripristinare le somme assegnate all'Autorità anticorruzione.
Il seguito dell'esame è rinviato alla seduta di domani.