402ª Seduta pubblica
Mercoledì 4 marzo 2015 alle ore 09:31
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1345, recante disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente. Il testo torna alla Camera dei deputati.
Il ddl si propone di conseguire un salto di qualità nell'azione di prevenzione e repressione dei delitti contro l'ambiente attraverso l'introduzione nel codice penale di quattro nuovi reati: il delitto di inquinamento ambientale; il delitto di disastro ambientale; il delitto di traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività e il delitto di impedimento del controllo. I termini di prescrizione per i reati ambientali sono raddoppiati. È prevista una diminuzione dei due terzi delle pene in caso di ravvedimento operoso. In sede di condanna o patteggiamento per reati ambientali sono previsti la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi.
Nelle precedenti sedute, sono stati approvati emendamenti all'articolo 1 che aumentano le pene per le lesioni personali e le morti conseguenti al delitto di inquinamento ambientale; stabiliscono uno sconto di pena per i reati dolosi; prevedono la reclusione da uno a quattro anni e la multa da 20.000 a 80.000 euro per omessa bonifica; che il corso della prescrizione sia sospeso, qualora il giudice, su richiesta dell'imputato, sospenda il procedimento; che la confisca non trovi applicazione quando l'imputato abbia provveduto alla messa in sicurezza; riguardanti l'aggravante ambientale, il ravvedimento operoso, la disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale ed il trasporto e l'abbandono di rifiuti e materiale radioattivo.
Nella seduta odierna sono proseguite le dichiarazioni di voto finale. Hanno annunciato voto favorevole la sen. De Petris (SEL), il sen. Marinello (NCD-UDC), il sen. Buccarella (M5S) e il sen. Casson (PD), i quali hanno ricordato i numerosi tentativi non andati a buon fine per introdurre gli ecoreati ed hanno espresso soddisfazione per l'importante traguardo raggiunto.
Ha annunciato voto contrario il sen. Caliendo (FI-PdL), che ha sottolineato i principali difetti del testo - la genericità delle norme e la sproporzione delle pene previste - lamentando il mancato accoglimento delle proposte emendative del Gruppo. In dissenso dai rispettivi Gruppi, hanno annunciato voto contrario anche il sen. D'Anna (GAL), che ha definito il ddl un compromesso al ribasso che soddisfa principalmente i grandi finanziatori del Presidente del Consiglio; la sen. Fucksia (M5S), secondo al quale l'indeterminatezza delle definizioni di danno e disastro ambientale impediranno un'efficace prevenzione e ripristino dei luoghi.
Il ministro Orlando ha apprezzato la collaborazione realizzatasi tra tutte le forze politiche ed ha auspicato un proficuo dialogo anche durante l'esame delle misure in materia di giustizia.
L'Assemblea ha poi ripreso l'esame del disegno di legge n. 922, recante modifiche al codice penale ed alla legge n. 91 del 1999, in materia di traffico di organi destinati al trapianto, nel testo approvato dalla Commissione.
Nella seduta del 27 novembre, il relatore, sen. Casson (PD), illustrò il contenuto del provvedimento, che, all'articolo 1, introduce nel codice penale un nuovo reato volto ad incriminare il traffico di organi prelevati da persona vivente. Il delitto è punito con la reclusione da 3 a 12 anni e con la multa da 50.000 a 300.000 euro. Il secondo comma punisce con la pena minore della reclusione da 3 a 7 anni chiunque organizzi o propagandi il turismo dei trapianti. L'articolo 2 introduce un riferimento ai reati per i quali si applica un'aggravante di pena, con l'evidente intenzione di considerare di particolare allarme sociale il traffico di organi prelevati da persona vivente. Gli articoli 3 e 4 recano disposizioni di coordinamento.
Nella seduta odierna si è svolta la discussione generale. Sono intervenuti il sen. Romani, la sen. Simeoni e la sen. Bencini(Misto); la sen. Padua, il sen. Lo Giudice, la sen. Dirindin (PD); il sen. Scilipoti Isgrò e il sen. Caliendo (FI-PdL); il sen. Consiglio (LN-Aut); il sen. Aiello (NCD-UDC); il sen. Cappelletti (M5S). Gli intervenuti hanno la carenza di efficaci strumenti di prevenzione internazionale e hanno ricordato la sproporzione tra la richiesta di trapianti e le liste d'attesa, che costituisce un terreno fertile per il proliferare del traffico illecito transnazionale di organi, prelevati da individui particolarmente vulnerabili e indigenti, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Hanno ricordato che il ddl prevede l'interdizione perpetua per gli esercenti della professione sanitaria responsabili di trapianti illeciti e hanno sottolineato inoltre la necessità di un ulteriore intervento per diffondere in Italia la cultura della donazione degli organi e per tutelare più concretamente la salute dei soggetti coinvolti.
In fase di replica, il relatore Casson (PD) ha ribadito che il provvedimento mira alla tutela del diritto all'integrità fisica ed alla dignità dell'uomo. Ha preannunciato parere contrario, per estraneità alla materia, all'emendamento 1.103, a prima firma del sen. Giovanardi (NCD-UDC), che ricomprende nella fattispecie di reato il traffico di cellule e tessuti. Si è detto infine contrario ad ogni ipotesi di un rinvio del provvedimento.
Il sottosegretario di Stato per la giustizia Ferri, ha preannunciato parere favorevole sugli emendamenti 1.300, del relatore, volto a punire anche chi tratta, oltre che chi procura gli organi, e 1.101, che prevede la reclusione da 12 a 24 anni in caso di morte. Ha invitato infine a ritirare l'emendamento 1.103.
Il presidente di turno Gasparri ha comunicato che alle ore 13 è convocata la Conferenza dei Capigruppo e che la trattazione del provvedimento riprenderà alle ore 16,30.