401ª Seduta pubblica
Martedì 3 marzo 2015 alle ore 12:02
L'informativa del Ministro dell'interno Alfano sulle devastazioni provocate a Roma da un gruppo di tifosi olandesi non ha avuto luogo. In apertura di seduta i sen. Calderoli (LN), Loredana De Petris (SEL), Cioffi (SEL), Paolo Romani (FI-PdL) hanno lamentato l'assenza del Ministro Alfano che, in base all'ordine del giorno, deciso nell'ultima Conferenza dei Capigruppo, avrebbe dovuto intervenire in Aula. Le opposizioni hanno stigmatizzato lo sgarbo nei confronti del Parlamento e hanno posto l'accento sull'errore politico commesso dal Ministro che dà l'impressione di sottrarsi alle sue responsabilità. Il Presidente di turno Gasparri ha comunicato che il Ministro Alfano è impegnato oggi in un incontro con il prefetto di Roma. Il sen. Schifani (NCD-UDC) ha invitato l'Assemblea a non personalizzare la vicenda, essendo il Governo rappresentato dal Vice Ministro Bubbico. Il sen. Zanda (PD) si è dichiarato favorevole allo svolgimento dell'informativa da parte del Vice Ministro Bubbico: la Presidenza del Senato chiederà poi al Ministro Alfano di riferire, quando possibile, sui temi della sicurezza. I sen. Malan (FI-PdL) e Cioffi (M5S) hanno proposto invece di sospendere l'informativa. Prima della votazione della proposta, è mancato due volte il numero legale. Apprezzate le circostanze, il Presidente Gasparri ha sospeso la seduta fino alle ore 16,30.
Nel pomeriggio l'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1345, recante disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il ddl, nel testo modificato in sede referente dalle Commissioni giustizia e ambiente, si propone di conseguire un salto di qualità nell'azione di prevenzione e repressione dei delitti contro l'ambiente attraverso l'introduzione nel codice penale quattro nuovi reati: il delitto di inquinamento ambientale; il delitto di disastro ambientale; il delitto di traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività e il delitto di impedimento del controllo. I termini di prescrizione per i reati ambientali sono raddoppiati. E' prevista una diminuzione di due terzi delle pene in caso di ravvedimento operoso. In sede di condanna o patteggiamento per reati ambientali sono previsti la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi.
Nelle precedenti sedute, sono stati approvati emendamenti all'articolo 1 che ridefiniscono il danno ambientale in termini di deterioramento significativo e misurabile di una risorsa naturale; aumentano le pene per le lesioni personali e le morti conseguenti al delitto di inquinamento ambientale; prevedono uno sconto di pena per i reati dolosi; sostituiscono i reati di pericolo con i reati colposi. Sono stati accantonati gli emendamenti riguardanti il traffico e l'abbandono di materiale ad alta radioattività.
Nella seduta odierna, il Governo ha accolto un ordine del giorno, derivante dalla trasformazione dell'emendamento 1.301, a prima firma del sen. D'Alì (FI-PdL), che impegna il Governo a non rilasciare nuove autorizzazioni per la ricerca di idrocarburi in mare e a sospendere le trivellazioni non conformi alle prescrizioni europee. E' stato approvato l'emendamento 1.333 (testo 2), a prima firma del sen. Casson (PD), che riguarda l'aggravante ambientale. Dopo che il Ministro dell'ambiente Orlando ha corretto il parere precedentemente espresso, è stato approvato l'emendamento 1.310, a prima firma della sen. Fucksia (M5S), sostitutivo della disciplina sul ravvedimento operoso. Conseguentemente, è stato presentato e approvato l'emendamento 1.800 (testo 2) dei relatori, in base al quale il corso della prescrizione è sospeso, qualora il giudice, su richiesta dell'imputato, sospenda il procedimento. Approvati anche gli emendamenti 1.329 e 1.338 dei relatori Albertini e Sollo, 1.349, della sen. Puppato (PD), e 1.336, a prima firma della sen. Nugnes (M5S), che prevede la reclusione da uno a quattro anni e la multa da ventimila a ottantamila euro per omessa bonifica. Approvato l'emendamento 1.194 (testo 2), a prima firma del sen. Malan (FI-PdL), in base al quale la confisca non trova applicazione quando l'imputato abbia provveduto alla messa in sicurezza. Nonostante il parere contrario di relatori e Governo, l'Assemblea ha approvato l'emendamento 1.80, a prima firma del sen. Compagnone (GAL), che punisce con la reclusione da uno a tre anni chi utilizzi la tecnica dell'air gun nell'ispezione dei fondali marini finalizzata alla coltivazione di idrocarburi. Approvati gli emendamenti 1.351, a prima firma della sen. Nugnes, 1.355 del relatore Albertini, 1.702/103 e 1.702/106 a prima firma della sen. Nugnes (M5S), 1.702/120 a prima firma della sen. De Petris (SEL), e 1.702 del Governo che introduce, al decreto legislativo n. 152 del 2006, la disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale. Approvato l'emendamento aggiuntivo 1.0.302, a prima firma della sen. Cirinnà (PD). Ripreso l'esame degli accantonati, sono stati approvati gli emendamenti 1.281 e 1.283 a prima firma del sen. Caliendo (FI-PdL), 1.500 del relatore Sollo e 1.286 dei relatori Sollo e Albertini che riguardano il trasporto e l'abbandono di rifiuti e materiale radioattivo.
Sono iniziate le dichiarazioni di voto finale, che si concluderanno domani. Il sen. Compagnone (GAL) ha annunciato voto favorevole. Il sen. Arrigoni (LN) ha annunciato l'astensione: favorevole alla tutela ambientale, che è garantita dai controlli sul territorio, la Lega Nord è invece contraria all'introduzione di nuovi reati non sufficientemente definiti, che eludono il principio di tassatività.