378ª Seduta pubblica
Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 16:02
Il Ministro della giustizia Orlando ha presentato la relazione annuale sull'amministrazione della giustizia e le linee di intervento del Governo. Con l'intento di chiudere una stagione in cui la giustizia è stata terreno di scontro politico, il Ministro ha ricercato il dialogo con gli operatori della giustizia e con le forze politiche per affrontare le emergenze più gravi: situazione carceraria, avvio del processo civile telematico obbligatorio, abbattimento dell'arretrato civile, evidenziando la necessaria complementarietà tra interventi di carattere normativo e innovazione organizzativa. Il vicepresidente della Commissione europea ha riconosciuto la bontà delle riforme in materia civile, che avranno una ricaduta positiva sull'economia del Paese. Per la prima volta dal 2009 si scende, come dato complessivo, sotto la soglia dei cinque milioni di cause pendenti. Rimane comunque elevato il carico di lavoro dei tribunali: per ottenere un'immediata riduzione del numero dei processi, il decreto-legge n.132 del 2014 ha optato per strumenti di definizione stragiudiziale delle liti, in particolare l'arbitrato e la negoziazione assistita da avvocati, oltre a divorzio e separazioni consensuali davanti al sindaco. Sono state adottate, inoltre, misure per disincentivare il ritardo nei pagamenti e le liti temerarie. Per rafforzare la tutela del credito si è intervenuto sul processo esecutivo. Il 29 agosto scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato un ddl delega per l'efficienza del processo civile, che si propone di ampliare le competenze del tribunale dell'impresa e di istituire il tribunale della famiglia e delle persone; di accelerare i tempi del processo civile (con la semplificazione dei riti, la centralità della prima udienza, la sinteticità degli atti del giudice); di adeguare le norme processuali al processo civile telematico. Il Ministro Orlando ha poi richiamato la riorganizzazione del Ministero della giustizia; il decreto-legge n.90 del 2014, che ha promosso l'ufficio del processo; i risultati della riforma della geografia giudiziaria; le iniziative adottate per il coordinamento dei fondi strutturali. Tra gli obiettivi del Governo vi è una riforma più organica del processo civile telematico, che ha fin qui prodotto risparmi di spesa e ha innescato processi virtuosi di collaborazione. Il Ministro ha ricordato poi l'apertura di tavoli di confronto per attuare i regolamenti della riforma forense e la previsione, nella legge di stabilità, di un nuovo Fondo destinato all'informatizzazione e all'efficientamento degli uffici. Sul versante della giustizia penale, sono stati potenziati gli strumenti di contrasto alle più gravi forme di criminalità (fenomeno mafioso, reati economici, terrorismo internazionale). Particolarmente sentita è l'esigenza di un efficace contrasto alla corruzione: si è proposto di elevare i limiti edittali, con conseguente ampliamento dei tempi di accertamento giudiziale. In tema di falso in bilancio, il Governo propone di elevare le pene. Il Ministro ha poi richiamato l'introduzione del reato di autoriciclaggio; il ddl, in corso di esame al Senato, sui dei reati ambientali; le iniziative, durante il semestre di Presidenza italiana, per il coordinamento investigativo, la cooperazione giudiziaria, l'istituzione di una procura europea. Ha poi evidenziato la necessità di potenziare il patteggiamento per deflazionare il carico giudiziario: indispensabili, in questo quadro, la riforma del giudizio d'appello e la razionalizzazione dei casi di ricorribilità per Cassazione. In tema di sovraffollamento carcerario, il Governo punta sull'aumento delle misure alternative alla detenzione e sull'approvazione della riforma della custodia cautelare. Il numero dei detenuti stranieri è diminuito, anche grazie ad accordi internazionali, mentre è aumentata la capienza degli istituti penitenziari. Per ottemperare alla sentenza Torreggiani (che ha condannato l'Italia per trattamento degradante dei detenuti), il decreto-legge n.92 del 2014 ha riconosciuto il diritto a un indennizzo pecuniario ovvero a una riduzione della pena. Il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari ha subito una proroga per la complessità delle procedure necessarie a realizzare le strutture sostitutive. Il Ministro ha richiamato infine la necessità di una nuova disciplina sulla responsabilità civile dei magistrati, che preveda la rivalsa nei confronti del giudice in caso di negligenza inescusabile o dolo.
Nella conseguente discussione sono intervenuti i sen. Cucca, Monica Cirinnà, Rosanna Filippin, Lo Giudice, Nadia Ginetti, Manconi, Rosaria Capacchione, Lumia (PD); Erika Stefani, Divina (LN); Crimi, Cappelletti, Giarrusso (M5S); Falanga, Malan, Caliendo (FI-PdL); Barani (GAL); Buemi (Aut-PSI); Maria Mussini (Misto); Giovanardi (NCD-UDC).
La Lega Nord è contraria la divorzio facile e a forme surrettizie di depenalizzazione. Movimento 5 Stelle è contrario alla prescrizione, invoca l'approvazione di misure anticorruzione, intravede rischi negli appalti e nell'esternalizzazione dei servizi della giustizia. Forza Italia apprezza il metodo del dialogo, chiede maggiore chiarezza sul tema delle unioni civili, auspica una riforma ordinamentale per ridurre i tempi del processo civile. GAL auspica una riforma garantista del processo penale. Il Gruppo delle Autonomie sollecita una riforma del CSM. Il Gruppo Misto ha ricordato che il reato di autoriciclaggio non è ancora istituito, le risorse stanziate per la digitalizzazione sono irrisorie, non si registrano progressi nel superamento degli OPG.
Sono state depositate proposte di risoluzione da parte dei Gruppi di maggioranza, Lega, SEL e M5S. La replica del Ministro, le dichiarazioni di voto e la votazioni delle risoluzioni avranno luogo nella seduta antimeridiana di domani.
In apertura di seduta le sen. De Petris (SEL) e Montevecchi (M5S) hanno censurato le parole infamanti, nei confronti delle cooperanti sequestrate in Siria, pronunciate dal sen. Gasparri al quale hanno chiesto di dimettersi dalla carica di Vice Presidente del Senato. Il sen. Zanda (PD) ha ringraziato il Governo per la liberazione delle due ragazze e ha invitato il sen. Gasparri alla prudenza. Il sen. Divina (LN) ha ribadito la contrarietà del Gruppo alle trattative con i terroristi. Il sen. Giovanardi (NCD-UDC) ha invitato alla sobrietà su argomenti delicati. Nel quindicesimo anniversario della scomparsa di Bettino Craxi, il sen. Barani (GAL) ha affermato che la riviviscenza del terrorismo è dovuta alla scomparsa della politica. Il sen. Gasparri (FI-PdL) si è scusato per eventuali offese, ma ha ribadito che la cooperazione in teatri di guerra comporta rischi per il Paese.