288ª Seduta pubblica
Mercoledì 23 luglio 2014 alle ore 09:30
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl costituzionale n. 1429, e connessi, recante disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, il contenimento dei costi delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della Costituzione.
E' stata completata l'illustrazione degli emendamenti riferiti all'articolo 1 che ridefinisce le funzioni del Senato. Quest'ultimo rappresenta le istituzioni territoriali, concorre alla funzione legislativa, esercita la funzione di raccordo tra l'Unione europea, lo Stato e gli altri enti della Repubblica, partecipa alla formazione degli atti normativi comunitari, valuta l'attività delle pubbliche amministrazioni, verifica l'attuazione delle leggi dello Stato, controlla le politiche pubbliche, concorre all'espressione di pareri su nomine governative.
M5S ha ribadito di voler concorrere ad una riforma della seconda parte della Costituzione giusta ed equa, che concorra a restituire linfa alla democrazia e a ridurre i costi di funzionamento delle istituzioni. Gli emendamenti presentati prevedono perciò la riduzione del numero di senatori e deputati e la differenziazione delle funzioni delle due Camere, elette entrambe a suffragio universale diretto. Il ddl in esame, invece, ispirato a un decisionismo privo di progettualità e associato ad una legge elettorale ipermaggioritaria, accentra potere nelle mani dell'Esecutivo, svilisce gli istituti di democrazia diretta, taglia sulla rappresentatività del Senato anziché sui costi. Il Gruppo ha richiamato infine le pressioni indebitamente esercitate dal Presidente della Repubblica sul Parlamento e le minacce del premier, che sembra cercare un pretesto per andare alle urne.
I sen. Santangelo (M5S) e Minzolini (FI-PdL) hanno sottoscritto l'emendamento del sen. D'Alì (NCD) che propone l'elezione di un'Assemblea costituente per procedere all'approvazione di una riforma costituzionale condivisa, che maturi al riparo dello scontro politico contingente. Il sen. Scilipoti (FI-PdL) ha sottoscritto gli emendamenti della Lega Nord.
La sen. De Petris (Misto-SEL) ha chiesto di conoscere la valutazione del Presidente in ordine alle richieste di scrutinio segreto, prima che inizi la votazione degli emendamenti. Alla richiesta si sono associati i sen. Minzolini (FI-PdL) e Candiani (LN-Aut). La Presidente di turno Lanzillotta ha assicurato che la valutazione del Presidente Grasso sarà comunicata dopo l'espressione dei pareri, prima della votazione degli emendamenti.
In sede di espressione dei pareri, i relatori e il Ministro per le riforme Boschi hanno proposto una riformulazione degli emendamenti sulla parità di genere: le leggi che stabiliscono le modalità di elezione delle Camere promuovono la parità tra uomini e donne. Hanno proposto una riformulazione anche dell'emendamento 1.1991, a prima firma del sen. Russo (PD), che attribuisce al Senato la funzione di valutare anche l'impatto di atti normativi e politiche europee. Hanno espresso parere contrario su tutti i restanti emendamenti all'articolo 1, compreso l'emendamento 1.1926 del sen. Azzollini (NCD) in relazione al quale hanno però preannunciato la presentazione di una specifica proposta.
Su due emendamenti del sen. Candiani (LN-Aut), che attribuiscono al Senato la competenza legislativa paritaria in materia di famiglia e trattamenti sanitari e prevedono un numero minimo di rappresentanti delle minoranze linguistiche alla Camera, i pareri sono stati difformi: il relatore Calderoli ha espresso parere favorevole, mentre la relatrice Finocchiaro e il Ministro Boschi hanno espresso parere contrario.
In relazione alla convocazione della Giunta del Regolamento, chiamata a pronunciarsi sui criteri di ammissibilità delle richieste di votazione segreta, e al protrarsi dei suoi lavori, la seduta è stata sospesa e poi tolta.