259ª Seduta pubblica
Mercoledì 11 giugno 2014 alle ore 09:33
L'Assemblea ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 1479 di conversione del decreto-legge 12 maggio 2014, n. 73, recante misure urgenti di proroga di commissari per il completamento di opere pubbliche. Il testo passa ora all'esame della Camera.
Nella seduta di ieri, dopo che i relatori, sen. Dalla Zuanna (SC) e Borioli (PD), hanno dato conto delle modifiche proposte dalle Commissioni riunite, lavori pubblici e ambiente, si è svolta la discussione generale.
L'articolo 1 consente la prosecuzione dell'attività del Commissario nominato per fronteggiare l'emergenza nel territorio delle regioni Campania e Puglia in relazione alla vulnerabilità sismica della Galleria Pavoncelli. L'articolo 2 consente il completamento delle opere inerenti la viabilità dell'asse stradale Lioni-Grottaminarda, in provincia di Avellino. Dopo aver ascoltato il commissario ad acta, di cui hanno apprezzato il lavoro, le Commissioni hanno proposto di prorogare la gestione commissariale anziché sostituirla con una nuova struttura del Ministero delle infrastrutture. L'articolo 3 prevede che nelle more del completamento, da parte della regione Campania, dell'affidamento delle gestioni degli impianti di collettamento e depurazione di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni, Cuma e impianto di grigliatura e derivazione di Succivo, continuino a produrre effetti le disposizioni di cui all'ordinanza n. 4022 del 2012 del Presidente del Consiglio dei ministri.
Intervenendo in replica i sen. Dalla Zuanna (SC) e Borioli (PD) hanno ribadito che, pur condividendo molte delle osservazioni svolte dalle opposizioni, il decreto appare necessario ad assicurare l'efficienza e l'efficacia dell'azione delle diverse gestioni commissariali che, in considerazione delle limitate risorse a disposizione, stanno svolgendo un lavoro congruo.
Nel passaggio all'esame degli emendamenti sono state approvate le proposte di modifica delle Commissioni riunite 1.100, 1.200, 2.100, 3.100 (testo 2), 3.200 (testo2) e 3.6, nonché l'emendamento del Governo 3.0.800 su una proroga di termini inerente il commissariamento delle attività della Concordia. Sono stati approvati anche gli emendamenti 1.200/100 le 2.100/103 dei senatori Crosio e Arrigoni (LN-Aut). Il Governo ha poi accolto un ordine del giorno dei senatori Crosio e Arrigoni (LN-Aut) che impegna i commissari straordinari a informare Ministro e Commissioni competenti qualora le perizie di variante superino il 10 per cento dell'importo originario dei lavori, e un ordine del giorno del senatore Cioffi (M5S) ed altri, volto ad evitare l'ulteriore ricorso a proroghe e deroghe che non favoriscono il ritorno alla gestione ordinaria.
Hanno svolto dichiarazione di voto finale a favore del provvedimento i sen: Susta (SC), Di Biagio (PI), Marinello (NCD), Piccoli (FI-PdL) e Laura Cantini (PD). Hanno annunciato voto contrario i sen: Crosio (LN-Aut), Cervellini (Misto-SEL) e Cioffi (M5S).
La Lega Nord, dopo aver posto l'accento sulla peculiarità, tutta italiana, di nominare decine di commissari per realizzare opere pubbliche, ha criticato l'eccesso di burocrazia e di ricorsi a deroghe e proroghe. SEL ha biasimato la mancanza di dati certi nella programmazione degli interventi dei commissari ad acta, che non consente di superare la logica dell'emergenza. Fortemente contrario Movimento 5 Stelle per il quale il provvedimento non favorisce il ritorno alla gestione ordinaria.
PD, Scelta Civica e PI hanno richiamato la necessità di proseguire i lavori, nell'interesse dei cittadini. NCD, pur dichiarandosi a favore del provvedimento, ha auspicato chiarimenti del Governo sulle attività di smaltimento del relitto della Concordia. FI, pur criticando le scarse informazioni fornite dalle Commissioni in ordine alle coperture e ai tempi di proroga, si è dichiarato a favore del decreto per consentire la realizzazione delle opere.
L'Assembleaha respinto, con due distinte votazioni a scrutinio segreto, le dimissioni presentate dallesenatrici Bignami e Mussini, elette nelle liste del Movimento 5 Stelle.
La sen. Bignami (Misto), intervenendo per motivare le proprie dimissioni, ha richiamato il primato della morale sulla politica. Un'attività parlamentare svolta con passione e impegno è priva di significato, se non diventa segno tangibile di rinnovamento della classe politica.
La sen. Mussini (Misto), ricordando l'impegno profuso nel movimento di provenienza, ha dichiarato che il senso delle sue dimissioni va ricercato nell'allontanamento irregolare di colleghi dal M5S.
A garanzia delle prerogative e della dignità del parlamentare, si sono pronunciati contro le dimissioni i sen: Buemi (Misto-PSI); Barani e D'Anna (GAL); Divina e Candiani (LN-Aut); Campanella, Battista (Misto-ILC); Ichino (PD), Romano (PI), Compagna e Falanga (FI-PdL); Marcucci (PD), Loredana De Petris (Misto-SEL).
Ha invece preso atto delle dimissioni il sen. Buccarella (M5S) che, pur riconoscendo alcune anomalie nelle modalità di espulsione, ha sottolineato che in Inghilterra si sta pensando di introdurre la possibilità di richiamare l'eletto che viola il proprio mandato.