245ª Seduta pubblica
Martedì 13 maggio 2014 alle ore 11:02
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1413 di conversione del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, recante misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015.
Un primo obiettivo del decreto è fornire immediato sostegno economico alle categorie sociali meno abbienti che non riescono più a pagare l'affitto: l'articolo 1 assegna al Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione una dotazione di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 e aumenta la dotazione del Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli. Un secondo obiettivo del decreto è incrementare l'offerta di alloggi in affitto a canone concordato: l'articolo 2 sostiene le iniziative di comuni e regioni tese a favorire la mobilità nel settore della locazione attraverso il reperimento di alloggi da concedere in locazione a canone concordato. Un terzo obiettivo del provvedimento è incrementare l'offerta di alloggi sociali anche attraverso le attività di recupero, manutenzione e gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, senza consumo di nuovo suolo. L'articolo 3 prevede la conclusione di accordi tra Governo, regioni ed enti locali per semplificare le procedure di alienazione a favore degli inquilini. degli immobili di proprietà degli ex Istituti autonomi per le case popolari (IACP). Le risorse derivanti dalle vendite saranno destinate a un programma straordinario di realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e di manutenzione straordinaria del patrimonio esistente. La Commissione propone che la vendita riguardi soltanto gli inquilini residenti.
L'articolo 4 prevede un piano di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari, a cui è assegnata una disponibilità finanziaria di 500 milioni di euro. L'articolo 5 dispone che chiunque occupi abusivamente un immobile senza titolo non possa chiedere la residenza né l'allacciamento a pubblici servizi. L'articolo 6 dispone che fino all'eventuale riscatto dell'unità immobiliare da parte del conduttore i redditi derivanti dalla locazione degli alloggi sociali non concorrono alla formazione del reddito d'impresa nella misura del 40 per cento. L'articolo 7 prevede che ai soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi sociali, adibiti ad abitazione principale, spetti una detrazione IRPEF pari a 900 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro, e a 450 euro, se il reddito complessivo supera 15.493,71 euro ma non 30.987,41 euro. La Commissione propone che si possa accedere alla detrazione fiscale se l'affitto incide sul reddito per il 14 per cento. L'articolo 8 agevola l'acquisto della casa in affitto. L'articolo 9 riduce al 10 per cento, limitatamente al quadriennio 2014-2017, l'aliquota della cedolare secca per contratti a canone concordato.
L'articolo 10 persegue la riduzione del disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati attraverso l'aumento dell'offerta di alloggi sociali in locazione, assicurando comunque il contenimento del consumo di suolo e il risparmio energetico. L'articolo 11 prevede che i decreti di assegnazione delle risorse stabiliscano le modalità di utilizzo delle stesse, di monitoraggio dell'avanzamento degli interventi e di applicazione di misure di revoca. L'articolo 12 reca disposizioni urgenti in materia di qualificazione degli esecutori di lavori pubblici. Per evitare distorsioni sul mercato degli appalti pubblici, con effetti penalizzanti per le imprese specialistiche, si sospendono fino al 29 settembre 2014 gli effetti di una decisione del Capo dello Stato che ha annullato due articoli del regolamento di esecuzione del codice degli appalti. L'articolo 13, per agevolare la realizzazione di EXPO 2015, concede al comune di Milano un contributo di 25 milioni di euro e la possibilità di derogare al codice degli appalti pubblici in materia di contratti di sponsorizzazione e di concessioni di servizi.
Nella seduta antimeridiana dell'8 maggio si è conclusa la discussione generale. In replica, il relatore, sen. Mirabelli (PD), ha rivendicato la scelta di agevolare, con misure fiscali e interventi di ristrutturazione, l'affitto a canone concordato di alloggi vuoti, pubblici o privati e ha difeso le norme sull'alienazione del patrimonio pubblico, sulla lotta all'occupazione abusiva, sul bonus per mobili ed elettrodomestici e sul sostegno al comune di Milano per Expo 2015.
Il Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Nencini ha ricordato che il provvedimento ha due obiettivi: aumentare l'offerta di case in affitto e alloggi sociali e stimolare la ripresa economica attraverso incentivi nell'edilizia. Ha auspicato infine una revisione, nel segno della semplicità e della trasparenza, del codice degli appalti e dei contratti di servizi.
Nel passaggio all'esame degli emendamenti, i relatori e il rappresentante del Governo hanno annunciato parere favorevole alle proposte di modifica delle Commissioni riunite che hanno il nulla osta della Commissione bilancio. Sono stati approvati gli emendamenti delle Commissioni 2.3 (testo 2), 2.5 (testo corretto), 2.6 (testo corretto), 2.12 (testo 2), 2.17, 2.18, 3.90, 3.7 (testo 2), 3.13, 3.18, 3.19, 3.27, 4.34, 5.414, 5.170, 5.18 (testo 5), 9.9, 10.5, 10.15 (testo 2), 10.19, 10.24, 10.34, 10.44, 10.50, 10.59, 10.60 (testo 2), 10.74, 10.79, 10.90, 11.2. Approvati anche gli emendamenti 2.6/1 dei sen. Arrigoni e Crosio (LN-Aut), 3.202 della sen. Cantini (PD) identico al 3.203 del sen. Compagnone (GAL) e altri, 3.25 della sen. Mattesini (PD), 9.10 del relatore Mirabelli, 10.45 (testo 2) del sen. Ranucci (PD) e altri. Dopo gli approfondimenti della Commissione bilancio sono stati approvati l'emendamento dei relatori 4.700 e gli emendamenti delle Commissioni riunite 4.16, 4.22, 4.30, 7.4, 8.2000.
Dopo che è mancato due volte il numero legale, chiesto dal sen. Calderoli (LN-Aut) sulla proposta di votazione per parti separate dell'emendamento 9.160, la Presidente di turno Fedeli ha rinviato a domani il seguito dell'esame.
Questa mattina, a seguito della richiesta del sen. Buccarella (M5S) di calendarizzare il ddl in materia di lotta alla corruzione e alla concussione, si è svolto un breve dibattito al termine del quale il Presidente Grasso ha convocato la Conferenza dei Capigruppo.
A favore della proposta di discutere il ddl in tempi brevi, tenendo conto dell'esigenza di completare i lavori in sede referente e della necessità di convertire altri provvedimenti urgenti, si sono dichiarati i sen. Zanda (PD), Sacconi (NCD) e Buemi (Aut-PSI). D'accordo anche il sen. Palma (FI), che ha auspicato un raccordo tra le due Camere qualora il Governo intenda presentare un ddl sul riciclaggio. La richiesta è stata condivisa anche dai sen. Volpi (LN-Aut) e De Cristofaro (Misto-SEL): il primo ha sottolineato che le responsabilità, per le vicende dell'Expo, sono imputabili alla dirigenza amministrativa e non alla politica; il secondo ha posto l'accento sulla necessità di contrastare il processo di disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni.
I sen. Di Biagio (PI) e Campanella (Misto) hanno chiesto che il Presidente del Consiglio riferisca sulle vicende giudiziarie legate agli appalti di Expo 2015.
I sen. Gasparri (FI-PdL) e Calderoli (LN-Aut) hanno giudicato inaccettabili le dichiarazioni su decisioni politiche e pareri tecnici del Senato rese dal Presidente del Consiglio che ha definito false e dettate da spirito di vendetta le osservazioni del Servizio del bilancio sulla copertura finanziaria del decreto Irpef e ha bollato come "accozzaglia di valore zero" la maggioranza che in Commissione affari costituzionali ha approvato un ordine del giorno sulle modalità di riforma del Parlamento. Secondo il sen. Zanda (PD) gli interventi dei colleghi hanno natura politica e non attengono all'ordine dei lavori.
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 5 giugno. Questa settimana sono previste tre sedute uniche senza orario di chiusura per esaminare i decreti-legge in scadenza. Nella settimana dal 27 al 29 maggio saranno esaminarti ddl di ratifica e le norme anticorruzione; sarà avviata inoltre la discussione del decreto-legge su competitività e giustizia sociale.