237ª Seduta pubblica
Giovedì 24 aprile 2014 alle ore 09:34
L'Assemblea ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 1417 di conversione in legge del decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52, recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG). Il testo passa all'esame della Camera.
Il provvedimento che posticipa la soppressione definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari, prorogando al 31 marzo 2015 il termine per la loro sostituzione con le nuove strutture sanitarie per l'esecuzione delle misure di sicurezza (REMS). Al Governo sono attribuiti poteri sostitutivi qualora dalle comunicazioni delle regioni risulti che lo stato di realizzazione e riconversione delle strutture sia tale da non garantire il completamento del processo di superamento entro il termine previsto. Il testo prevede inoltre che il giudice disponga nei confronti dell'infermo di mente l'applicazione di una misura di sicurezza, anche in via provvisoria, diversa dal ricovero in un OPG, salvo quando siano acquisiti elementi dai quali risulta che ogni altra misura non è idonea ad assicurare cure adeguate e a contenere la pericolosità sociale.
Le Commissioni giustizia e sanità del Senato hanno proposto modifiche tese a impedire ergastoli bianchi e a favorire l'uscita delle persone internate attraverso valutazioni individuali della pericolosità sociale.
Nella seduta pomeridiana di ieri si è svolta la discussione generale.
L'Assemblea ha approvato gli emendamenti dei relatori 1.2 (testo 3), 1.11 (testo 3), 1.15 (testo 2), 1.350 e gli emendamenti delle Commissioni riunite 1.8, 1.6, 1.9 (testo 3), 1.10, 1.14, 1.20 (testo 2). Le modifiche approvate prevedono che l'accertamento di pericolosità sociale avviene unicamente sulla base delle qualità soggettive della persona; che la sola mancanza di programmi terapeutici individuali non costituisce elemento idoneo a supportare il giudizio di pericolosità sociale; che le misure di sicurezza provvisorie, compreso il ricovero nelle REMS, non possono durare oltre il tempo della pena detentiva. Le regioni predispongono programmi individuali di dimissione di ciascuna delle persone ricoverate, provvedono a riqualificare i dipartimenti di salute mentale, organizzano corsi di formazione per i percorsi terapeutici. Entro trenta giorni dalla entrata in vigore della legge è attivato, presso il Ministero della salute, un tavolo per il superamento degli OPG con funzioni di monitoraggio e coordinamento.
Contro il decreto, che affida la valutazione dell'infermo di mente al giudice anziché al medico, ha svolto dichiarazione di voto il sen. Barani (GAL). Pur essendo favorevole al superamento degli OPG, la sen. Alberti Casellati (FI-PdL) ha annunciato l'astensione, ritenendo inaccettabili la manifestazione di impotenza dello Stato, che rinuncia ad esercitare i poteri sostitutivi, e le contraddizioni di un testo che non tutela né la dignità del malato né la sicurezza sociale. In dissenso dal Gruppo, la sen. Bottici (M5S) si è astenuta, ritenendo il provvedimento incompleto e inefficace.
Hanno dichiarato invece voto favorevole i sen. Romani (PI), Laniece (Aut-PSI), Erika Stefani (LN-Aut), Aiello (NCD), Nerina Dirindin (PD). Con accenti critici hanno annunciato voto favorevole anche la sen. Petraglia (Misto-SEL), la quale teme che le REMS replichino la logica di segregazione delle vecchie strutture e avrebbe preferito come misura sanzionatoria per le regioni inadempienti i tagli sulla spesa sanitaria, e la sen. Simeoni (M5S), secondo la quale per riformare il sistema attuale ed evitare un ulteriore rinvio bisognerebbe affrontare le carenze di personale medico specializzato e riqualificare i dipartimenti di salute mentale.
I sen. intervenuti hanno espresso rammarico per la terza proroga, rilevando però che il decreto non si limita a disporre un rinvio ma potenzia il monitoraggio e introduce sanzioni per le inadempienze regionali. Hanno sottolineato la priorità dei progetti individualizzati di cura, con presa in carico effettiva del paziente da parte dei servizi di salute mentale; hanno richiamato la necessità di contemperare la tutela della dignità della persona con le esigenze di sicurezza sociale; hanno auspicato una riforma del codice penale sui temi del giudizio di pericolosità sociale e dell'applicabilità delle misure di sicurezza.
Su proposta della sen. Ghedini (PD), la Presidenza ha rinviato alla prossima settimana la discussione del ddl n. 112 sulla responsabilità disciplinare dei magistrati.