226ª Seduta pubblica
Mercoledì 9 aprile 2014 alle ore 09:30
L'Assemblea ha approvato, in via definitiva, il ddl n. 1164, recante Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012.
La linea alta velocità Torino-Lione si inserisce nel Corridoio 5 Lisbona-Kiev, compreso tra i dieci collegamenti prioritari dell'Unione europea. La realizzazione dell'opera, secondo il relatore, può garantire all'Italia benefici occupazionali; in ogni caso l'Accordo non consente di per sé la realizzazione di un collegamento che ha incontrato molte critiche e dovrà essere disciplinato da un ulteriore Protocollo addizionale.
Nella seduta di ieri il relatore, sen. Cociancich (PD), ha riferito sui contenuti del provvedimento, l'Assemblea ha respinto la pregiudiziale di costituzionalità avanzata dal sen. Scibona (M5S) ed è iniziata la discussione generale, proseguita oggi con gli interventi dei senatori: Cappelletti, Lucidi, Girotto, Martelli, Morra, Daniela Donno, Sara Paglini (M5S); Romano e Maurizio Rossi (PI), che ha preannunciato a titolo personale il proprio voto contrario sul provvedimento; Barozzino, Cervellini (Misto-SEL); Liuzzi, Gibiino (FI-PdL) e Stefano Esposito (PD).
M5S e Misto-SEL hanno fortemente criticato un'opera costosa, che è avversata dalla popolazione della Val di Susa perché dannosa per l'ambiente, infiltrata dalla mafia e inutile sotto il profilo logistico ed economico. PI, PD e SC hanno invece sottolineato che la mancata realizzazione dell'infrastruttura comporterebbe un danno economico e la perdita di credibilità del Paese per mancato adempimento di impegni internazionali.
Intervenendo in replica il Vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti Nencini ha posto l'accento sul carattere strategico dell'opera e ha evidenziato che la scelta di potenziare il trasporto merci su ferro a scapito di quello su gomma garantisce la riduzione di gas serra.
L'Assemblea, dopo aver respinto la proposta di non passaggio agli articoli, avanzata dal sen. Petrocelli (M5S), è passata all'esame degli emendamenti e degli ordini del giorno, che sono stati tutti respinti.
In un clima di vivace protesta animata dal Movimento 5 Stelle, hanno svolto dichiarazione di voto favorevole al provvedimento i sen. Susta (SC), Di Biagio (PI), Stucchi (LN-Aut), Mancuso (NCD), Malan (FI-PdL) e Borioli (PD), i quali hanno segnalato i benefici per il sistema produttivo del Paese. Dopo una breve sospensione, decisa dalla Presidente di turno Lanzillotta, che ha dichiarato inaccettabile un comportamento volto ad impedire il regolare svolgimento dei lavori, hanno dichiarato voto contrario al provvedimento i sen. Scibona (M5S) e Cervellini (Misto-SEL). Movimento 5 Stelle ha criticato la dichiarazione di inammissibilità di quasi mille emendamenti e ha ricordato che la ratifica dell'accordo, consentendo una parziale cessione di sovranità alla Francia, permetterà infiltrazioni mafiose negli appalti. La sen. Puppato (PD) è intervenuta in dissenso dal Gruppo.