191ª Seduta pubblica
Giovedì 13 febbraio 2014 alle ore 10:01
Il Ministro degli affari esteri Emma Bonino ha reso un'informativa sulla vicenda dei due fucilieri di marina Latorre e Girone, trattenuti in India.
Condividendo le preoccupazioni per le conseguenze della vicenda sulle missioni internazionali antipirateria, l'Europa e la Nato hanno rinnovato la loro piena solidarietà all'Italia, che ha sempre contestato la giurisdizione indiana su una questione di diritto internazionale. Dopo l'incontro con l'ambasciatore italiano, vanno considerate superate le dichiarazioni che il Segretario generale dell'ONU ha reso martedì scorso sull'opportunità di risolvere la questione bilateralmente. Anche se questa posizione riflette la tradizionale posizione delle Nazioni Unite, esistono infatti molteplici convenzioni e risoluzioni del Consiglio di sicurezza sulla lotta alla pirateria e al terrorismo ed è opportuno che siano organismi internazionali a vigilare sull'abuso di queste nozioni. Il Governo è impegnato a far rientrare in Italia i due fucilieri e si riserva di esercitare nuove pressioni dopo l'udienza del 18 febbraio.
Nella discussione successiva all'intervento del Ministro sono intervenuti i sen. Casini (PI); Latorre, Tonini (PD); Candiani, Centinaio (LN-Aut); Maran (SC); Scavone (GAL); Nencini (Aut-PSI); De Cristofaro (SEL); Mancuso (NCD); Orellana (M5S); Gasparri (FI).
Il PD ha espresso apprezzamento per la ritrovata unità nazionale, ha chiesto che la solidarietà internazionale si esprima in un'iniziativa concreta e ha precisato che l'intento del Parlamento non è mettere in discussione le missioni internazionali bensì proporre, eventualmente, il definanziamento delle missioni antipirateria. Scelta Civica e Autonomie hanno sottolineato l'opportunità di rinnovare gli impegni internazionali dell'Italia, sostenendo tuttavia che, dopo l'assurda accusa di terrorismo nei confronti dei fucilieri italiani, occorre optare per la strategia della fermezza, puntando a internazionalizzare la vicenda. Nuovo Centrodestra ha posto l'accento sul ruolo di difensori della legalità dei fucilieri di marina italiani e ha giudicato inaccettabile l'assimilazione dell'Italia ad un Paese terrorista Secondo Per l'Italia la linea di low profile seguita in questi due anni dal Governo non ha prodotto risultati e, di fronte alla presa in giro del Segretario delle Nazioni Unite, è necessario difendere la dignità e l'onore del Paese. GAL ha rilevato l'impossibilità di una soluzione bilaterale per l'inaffidabilità della controparte e ha chiesto che i fucilieri siano sottoposti a giudizio in Italia. SEL, dopo aver ribadito la mancanza di credibilità della politica estera italiana negli ultimi anni, ha auspicato una riflessione sul significato delle missioni italiane all'estero. M5S ha sottolineato che oggetto della questione è l'onorabilità dell'Italia, messa in discussione dalle dichiarazioni del Segretario delle Nazioni Unite che sostengono di fatto le posizioni dell'India. La Lega Nord ha giudicato imbarazzante il ritardo con cui il Governo ha intrapreso azioni, non ancora decisive, in favore dei marò, reputando inaccettabile la richiesta dell'Esecutivo di rifinanziare le missioni internazionali. Forza Italia ha sottolineato positivamente la coesione politica che imprime forza all'azione del Governo, al quale ha chiesto di intensificare le iniziative a livello internazionale.
Il sen. Santangelo (M5S) ha preso la parola per stigmatizzare il comportamento del Premier Letta che ieri ha annunciato in conferenza stampa, anziché di fronte al Parlamento, un nuovo programma di Governo. Ha chiesto quindi che il Presidente del Consiglio si presenti al più presto in Senato, ai sensi dell'articolo 105 del Regolamento.
L'Assemblea ha poi avviato la discussione di mozioni sul sistema di telecomunicazioni satellitari MUOS.
La mozione n. 125, presentata dal Movimento 5 Stelle, impegna il Governo ad adottare opportune iniziative per verificare se siano fondate le preoccupazioni relative alle conseguenze sulla salute umana dell'installazione del sistema di telecomunicazioni satellitari MUOS.
La mozione n. 213, presentata dal SEL, impegna il Governo ad attivarsi, per quanto di competenza, per sospendere l'esecuzione di ogni accordo bilaterale relativo alla realizzazione del sistema MUOS nella base militare di Niscemi e rimettere ogni accordo al Parlamento ai fini dell'approvazione preventiva, ai sensi degli articoli 80 e 87 della Costituzione, previa informativa al Parlamento sulle reali caratteristiche e condizioni d'uso dell'impianto di trasmissione.
Il Presidente ha rinviato il seguito dell'esame ad altra seduta.