172ª Seduta pubblica
Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 09:33
L'Assemblea ha proseguito l'esame del ddl n. 580, recante disposizioni per la razionalizzazione delle competenze in materia di demolizione di manufatti abusivi.
Il provvedimento, che prende le mosse dalla grave situazione in cui versa la regione Campania, mira a ricondurre la procedura per la demolizione dei manufatti abusivi, conseguente a sentenza di condanna, alla procedura relativa agli abusi edilizi non sanabili, che viene disposta dal prefetto. Si prevede perciò che il giudice trasmetta al prefetto del luogo in cui il manufatto è stato realizzato copia della sentenza, affinché egli provveda "assicurando l'ordine pubblico".
Nella seduta pomeridiana dello scorso 15 gennaio ha avuto inizio la discussione generale che si è conclusa con gli interventi dei senatori Crosio, Consiglio, Candiani, Centinaio, Silvana Comaroli, Raffaella Bellot (LN-Aut); Casson (PD); Loredana De Petris (SEL) e Palma (FI-PdL).
Intervenendo in replica il relatore, senatore Caliendo (FI-PdL), dopo aver negato che il ddl preveda una sanatoria, ha sottolineato che il provvedimento individua un ordine di priorità nelle procedure di demolizione, garantendo un'applicazione uniforme della legge. Il Sottosegretario di Stato per la giustizia Berretta ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto in Commissione che ha raggiunto un migliore equilibrio tra le indicazioni delle diverse forze politiche.
Nel passaggio all'esame degli emendamenti è stata approvata soltanto la proposta di modifica 1.200 (testo 2), a firma del relatore, che consente al pubblico ministero in singoli casi di derogare all'ordine dei criteri indicati dal provvedimento.
Nelle dichiarazioni di voto finali hanno svolto dichiarazione di voto a favore del provvedimento i senatori: Dalla Zuanna (SC), D'Anna (GAL), Albertini (PI), D'Alì (NCD), Falanga (FI) e Rosaria Capacchione (PD). Hanno annunciato voto contrario i senatori: Cervellini (SEL), Arrigoni (LN), Buccarella (M5S).
Fortemente contraria la Lega Nord, che giudica il provvedimento un condono mascherato per l'oggettiva impossibilità di procedere alla demolizione di un elevato numero di unità abitative e ha criticato la negligenza degli amministratori locali campani. Movimento 5 Stelle e SEL, pur con diversi accenti, hanno criticato l'atteggiamento lassista nei confronti dell'abusivismo edilizio e hanno lamentato l'impossibilità di apportare proposte migliorative al ddl per la ristrettezza dei tempi.
Forza Italia e Gal hanno dichiarato il loro appoggio convinto ad un provvedimento che risponde a una drammatica emergenza sociale. PD, Nuovo Centrodestra, Scelta Civica e Per l'Italia hanno affermato che il provvedimento, pur non risolvendo alla radice il problema degli ordini di demolizione, rappresenta un primo passo verso la legalità.
La votazione finale è stata rinviata alla seduta pomeridiana.