171ª Seduta pubblica
Martedì 21 gennaio 2014 alle ore 16:42
A conclusione del dibattito sulla relazione sull'amministrazione della giustizia svolta dal Ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri, l'Assemblea ha accolto la proposta di risoluzione n. 1, sottoscritta dai Gruppi di maggioranza, che approva la relazione. Con una modifica richiesta dal Governo e senza alcuni capoversi della premessa, è stato approvato anche il dispositivo della proposta di risoluzione n. 2, presentata da SEL, che impegna a limitare le condotte penalmente rilevanti a fatti realmente gravi, ad archiviare la pratica dei condoni e a rafforzare il controllo di legalità nel ciclo economico, pubblico e privato, prevedendo norme anticorruzione più incisive, riforma del codice degli appalti, trasparenza nel finanziamento della politica, reintroduzione del reato di falso in bilancio. La risoluzione impegna infine a valutare la discussione della legge Fini-Giovanardi sulle sostanze stupefacenti.
Votata per parti separate la proposta di risoluzione n. 3 del Movimento 5 Stelle, sono stati approvati i capoversi che impegnano il Governo a reperire risorse per il processo civile telematico e per l'ampliamento degli organici, a semplificare l'accesso all'amministrazione della giustizia, a potenziare le misure anticorruzione. Sono stati respinti invece, con il parere contrario del Ministro, i punti del dispositivo che impegnano a rivedere le norme di riorganizzazione degli uffici giudiziari, ad abbandonare il ricorso a strumenti emergenziali e a eliminare il fenomeno dei magistrati in distacco.
Il Presidente Grasso ha dichiarato inammissibile la proposta di risoluzione n. 4 della Lega Nord, perché si configura come una mozione di sfiducia individuale
Nella relazione introduttiva il Ministro ha premesso che i punti di maggiore criticità dell'amministrazione della giustizia continuano a riguardare il funzionamento del sistema giudiziario, indebolito dalle carenze di organico, afflitto dalla scarsità di risorse, appesantito dall'incremento della litigiosità e della criminalità ma anche dal riconoscimento di nuove fattispecie di diritto. Il pagamento degli indennizzi rappresenta ancora una nota dolente. Nel 2013 l'impegno del Ministero si è concentrato sull'emergenza carceraria e sulla riforma della geografia giudiziaria; è proseguito inoltre il processo di informatizzazione dei procedimenti giudiziari. L'accorpamento degli uffici giudiziari è stato accompagnato dall'assunzione di nuovi magistrati, dal reclutamento di giudici ausiliari e dalla proroga dei giudici di pace. Il Ministro ha ricordato le misure sull'istituto della mediazione contenute nel decreto del fare, le norme di semplificazione processuale e di deflazione giudiziaria che sono all'esame del Parlamento, la delega al Governo in materia di depenalizzazione e ricorso a misure alternative alla detenzione carceraria. Sul piano sostanziale, il Ministro ha dedicato particolare attenzione alla violenza di genere. Nel 2014 proseguirà la razionalizzazione del sistema giudiziario per diminuire i costi e aumentare l'efficienza del servizio. Miglioramenti sono attesi anche dalla cooperazione internazionale, che sarà intensificata durante il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea. Infine, per ridurre la popolazione carceraria sarà aumentato il ricorso all'istituto dell'affidamento ai servizi sociali.
Nella discussione sono intervenuti i senatori: Caliendo, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Falanga (FI-PdL); Rossana Filippin, Monica Cirinnà, Lo Giudice (PD); Giovanardi, D'Ascola (NCD); Crimi, Cappelletti (M5S); Susta (SC); Buemi (Aut-PSI); De Cristofaro (Misto-Sel); Erika Stefani (LN-Aut).
A favore della risoluzione di maggioranza hanno svolto dichiarazione di voto i senatori Susta (SC), Albertini (PI), Buemi (Aut-PSI), Sacconi (NCD), Lumia (PD), il quale ha sollecitato il ricorso a decreti correttivi sulla riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie. Sono intervenuti in dichiarazione di voto anche i senatori: D'Anna (GAL), De Cristofaro (Misto-Sel), che ha annunciato l'astensione sulla risoluzione di maggioranza, Erika Stefani (LN-Aut), Buccarella (M5S), che ha annunciato voto contrario alla risoluzione di maggioranza, Caliendo (FI-PdL). In dissenso dal Gruppo, il senatore Scilipoti (FI-PdL) ha dichiarato voto contrario alla relazione.
In apertura di seduta, il senatore Caleo (PD) ha sollecitato il riconoscimento della situazione di emergenza nazionale per la Liguria, dove la pioggia continua ha provocato frane e smottamenti. La Presidenza ha espresso cordoglio per le vittime e solidarietà alle popolazioni colpite dall'ondata di maltempo.